La “maledizione” dell’opera di Verdi colpisce ancora: il tenore Jonas Kaufmann costretto a dare forfait alla Prima della Scala “per motivi familiari”

  • Postato il 20 novembre 2024
  • Cultura
  • Di Il Fatto Quotidiano
  • 1 Visualizzazioni

Non sarà il tenore tedesco Jonas Kaufmann a incarnare il ruolo di protagonista ne “La forza del destino”, l’opera di Giuseppe Verdi che il prossimo 7 dicembre inaugura la stagione del Teatro alla Scala di Milano. La parte di don Alvaro sarà interpretata dallo statunitense Brian Jagde, 44 anni, che ha già cantato in “Cavalleria Rusticana” la scorsa primavera.

A impedire al noto cantante lirico, 55 anni, di prendere parte al melodramma verdiano nella tradizionale serata inaugurale del tempio della lirica che a Sant’Ambrogio vede puntati i riflettori internazionali, sono “motivi familiari”. Ragioni che non gli permettono di partecipare alle prove a tre settimane dalla prima. Lo spiega lui stesso su X: “Cari amici, per ragioni familiari sono costretto a cancellare la mia partecipazione alla produzione de ‘La Forza del Destino’ di Verdi, che inaugurerà la stagione 2024-2025 al Teatro alla Scala il 7 dicembre”. Un imprevisto che arriva mentre il teatro è già sold out.

“La forza del destino” è da sempre considerata l’opera sfortunata per eccellenza, foriera di incidenti di percorso e sorprese indesiderate. Lo stesso Jonas Kaufmann aveva dichiarato al Corriere in un’intervista di portare sempre con sé un amuleto per quell’opera: “Non sono superstizioso ma è pur vero che questo titolo ha inanellato una serie di incidenti da brivido tanto da venir considerato ‘innominabile’”. Si tratta di un piccolo corno borbonico di corallo. “Lo terrò stretto quando indosserò i panni di don Alvaro, protagonista di una vicenda di per sé piena di sciagure”, raccontava. Il tenore sarà comunque presente a Milano per il concerto celebrativo del Centenario di Giacomo Puccini diretto dal Maestro Chailly il prossimo 29 novembre con le soprano Anna Netrebko e Mariangela Sicilia.

L’artista nato a Monaco di Baviera, che nella sua carriera ha interpretato oltre settanta ruoli nei principali teatri d’opera del mondo, Scala, Covent Garden, Bayerische Staatsoper, Metropolitan Opera, Opernhaus Zürich, Opéra National de Paris e Wiener Staatsoper, si dichiara davvero dispiaciuto. E’ consapevole di deludere sia il pubblico sia i colleghi per l’impossibilità di partecipare al grande evento (che quest’anno vede anche la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella): “Ho avuto il privilegio di prendere parte più volte nella mia carriera a questo momento di spicco della cultura italiana”, recita la nota diffusa dalla Scala. Nelle parole del tenore è chiara la speranza che pubblico e colleghi capiscano il suo dispiacere nel non poter fare altrimenti per questioni personali: “Spero nella loro comprensione, soprattutto in un Paese in cui la famiglia ha ancora una grande importanza”, specifica.

A sostituirlo sul palco del Piermarini nell’opera diretta da Leo Muscato con Riccardo Chailly sul podio, sarà il tenore americano Brian Jagde, che proprio nelle ultime settimane è stato impegnato in una produzione dello stesso titolo al Teatre del Liceu di Barcellona con grande successo. Jadge, oltre ad aver preso parte a “Cavalleria Rusticana”, si era esibito anche nel secondo cast di “Turandot” alla Scala a luglio, sostituendo un altro tenore che aveva dato forfait, Roberto Alagna. Ora prenderà il posto di Kaufmann nel ruolo di protagonista.

L'articolo La “maledizione” dell’opera di Verdi colpisce ancora: il tenore Jonas Kaufmann costretto a dare forfait alla Prima della Scala “per motivi familiari” proviene da Il Fatto Quotidiano.

Autore
Il Fatto Quotidiano

Potrebbero anche piacerti