La leggendaria Porsche di Robert Redford: la passione per i motori di un attore immortale
- Postato il 17 settembre 2025
- Curiosità
- Di Virgilio.it
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Robert Redford ci ha lasciati a 89 anni, morendo nel sonno nella sua casa in Ohio. Il suo mito, però, va oltre i limiti dell’esistenza terrena ed è scolpito nella pietra. L’attore e regista americano ha condotto un’esistenza ricca di trionfi, senza però aver mai ceduto ai lustrini di Hollywood. La sua carriera, lunga e carica di successi, si è sempre distinta per sobrietà e stile, anche lontano dalle telecamere. Una filosofia di vita che si rifletteva anche nella sua passione per i motori, mai ostentata, ma profonda. A testimoniarlo è una delle sue vetture più affascinanti e rare mai possedute: la Porsche 904 GTS del 1964, oggi considerata un oggetto di culto nel mondo del collezionismo a quattro ruote.
La Porsche “verde Redford”
Consegnata originariamente nel gennaio del 1964 con una verniciatura Silbermetall e interni in tessuto blu, la 904 GTS di Redford venne poi riverniciata in una tonalità verde scuro, Irish Green, che sembrava fatta apposta per fondersi con i paesaggi dello Utah, quelli da lui più amati. Un colore sobrio, elegante, coerente con la sua personalità e con quella delle sue pellicole più celebri, da “La stangata” a “Tutti gli uomini del presidente”.
Ma il fascino di quest’auto non è solo estetico. Progettata dalla divisione motorsport Porsche nel 1963 e disegnata da Butzi Porsche, la 904 è stata la prima vettura del marchio ad adottare una carrozzeria interamente in fibra di vetro, abbinata a un telaio in acciaio. L’esemplare appartenuto a Redford è ancora in condizioni originali: carrozzeria, telaio e sospensioni conservate, motore Carrera Tipo 587/3 a quattro cilindri boxer da due litri, capace di erogare 180 CV, con cambio manuale a cinque rapporti e quattro freni a disco. Venduta nel 2022 all’asta da Bonhams a 1,345 milioni di euro è il simbolo di un uomo che ha sempre scelto con cura ciò che valeva davvero.

Auto da corsa a tutti gli effetti
La Porsche 904 non era un semplice esercizio di stile. Era un’arma da pista, costruita in soli 100 esemplari per ottenere l’omologazione FIA, e ha gareggiato con onore nelle corse più leggendarie: Spa-Francorchamps, Nürburgring e Le Mans. E prima di finire nel garage dell’attore, nel 1966, partecipò a diverse competizioni, passando anche tra le mani del pilota Steve Earle.
Il fatto che sia stata tra le predilette di Redford non è un dettaglio casuale: lui, come l’amico e collega Paul Newman, condivideva una passione autentica per le quattro ruote, ma vissuta con riservatezza. Niente collezioni da ostentare, niente copertine patinate: solo amore per la meccanica pura e per il design. La 904 GTS rimase con lui per circa dieci anni, prima di essere venduta nel 1976 a un altro appassionato americano.
L’eredità di un mito
Oggi quella stessa vettura è considerata una delle 904 meglio conservate e preziose al mondo, sia per le sue condizioni sia per il valore storico legato al proprietario. Ma più di tutto, rappresenta una filosofia: quella di chi sceglie la qualità, l’autenticità e la bellezza. Redford ha vissuto la sua vita all’insegna del rispetto per l’ambiente, per il pubblico e per l’arte. E quella Porsche, nata per vincere in pista ma amata per la sua eleganza, è un riflesso perfetto del suo spirito. Nessuna macchina più di questa racconta meglio il connubio tra design, ingegneria e sensibilità artistica.
In un’epoca in cui il lusso si misura in cavalli e superfici touch, la 904 GTS di Redford ci ricorda che l’eccellenza non ha bisogno di rumore per farsi notare. Con le sue linee sinuose, il rombo contenuto del boxer a quattro cilindri, e quella livrea verde che sa di foreste e libertà, resta una delle Porsche più poetiche mai costruite. E, in fondo, l’unica davvero degna di portare il nome di Robert Redford.