La guerra mondiale che si avvicina riempie di gioia la florida industria degli armamenti

  • Postato il 15 settembre 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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È settembre. I bambini vanno a scuola tenendosi per mano. Molti sono chiaramente di origine straniera, a conferma del carattere irreversibilmente multietnico che sta assumendo la nostra società nonostante i proclami del grottesco Salvini, con la sua coorte di lugubri razzisti. Costoro vogliono trasformare l’Italia e l’intero Occidente in una sorta di replica su scala più grande di Israele, Stato disumano e antigiuridico fondato sull’apartheid e sul genocidio? Il cuore si riempie di tristezza al pensiero dei bambini di Gaza che in questo preciso momento stanno morendo di fame per il blocco criminale imposto da Netanyahu col consenso di Stati Uniti ed Unione Europea.

Un modello che già Trump sta attuando con la deportazione massiccia dei migranti irregolari in veri e propri campi di concentramento, cui si accompagna la repressione spietata del dissenso e la chiara tendenza alla fascistizzazione delle istituzioni statunitensi. Non a caso gli Stati Uniti scivolano sempre più rapidamente verso la guerra civile, come dimostrato dall’uccisione del giovane ideologo trumpiano Charlie Kirk e da tanti altri episodi meno conosciuti. Kirk era noto, fra le altre cose, per essere un grande fautore dell’accesso generalizzato alle armi. Forti inquietudini attraversano l’Occidente in crisi che sta perdendo la posizione di predominio mondiale che deteneva da oltre cinque secoli. Siamo a una svolta della storia mondiale, ma mentre il passato è chiaramente in fase di dissolvimento, ancora non si intravede nettamente il futuro.

Molto deludente appare il dibattito in seno alle Nazioni Unite. È al momento improbabile che l’Assemblea generale decida di scavalcare il Consiglio di sicurezza bloccato dal veto statunitense adottando una risoluzione sul modello di “Uniting for Peace” che decida l’intervento umanitario autodifeso per impedire il genocidio a Gaza. I sionisti fanno chiaramente il tifo per la guerra mondiale. Non c’è limite alla criminale arroganza di Netanyahu, come dimostrato dal proditorio attacco alla delegazione dei negoziatori di Hamas in Qatar.

La guerra mondiale che si avvicina a grandi passi riempie di gioia e di speranza i rappresentanti della florida industria degli armamenti. Costoro sono responsabili in prima persona di guerre e genocidi in atto e per questo motivo la denuncia per complicità in genocidio che trasmetteremo a inizio ottobre alla Corte penale internazionale riguarderà, oltre a tre pilastri del governo italiano come Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Guido Crosetto, anche l’amministratore delegato di Leonardo SpA, Roberto Cingolani.

La guerra sembra essere un’ottima soluzione anche per i “leader” europei abbarbicati alle poltrone. Guarda Macron, livido per la perdita dell’impero neocoloniale francese in Africa e chiaramente prossimo a dimettersi o essere rimosso. Eppure non si rassegna e continua a vaneggiare di intervento europeo sul terreno in Ucraina. Ma anche von der Leyen, Starner, Merz e Meloni legano sempre più il proprio destino a riarmo e guerra, mentre continuano a sostenere il genocida Netanyahu, nonostante qualche farfugliamento inconcludente del Parlamento europeo.

In una situazione del genere l’oscuro episodio dei droni sconfinati in Polonia arriva come il cacio sui maccheroni per chi vuole la continuazione in perpetuo del conflitto ucraino e non disdegna l’ipotesi della sua repentina degenerazione in guerra mondiale. Ecco perché, fra le varie ipotesi sulla faccenda dei droni, quella che trovo più probabile è quella di una provocazione messa su da Zelensky, il quale non è certo nuovo a imprese di questo genere, almeno da North Stream in poi.

Personaggi cinici e criminali incalliti come Netanyahu e – aggiungo – Zelensky, disposti a mandare pianeta e umanità a ramengo pur di salvaguardare il proprio potere, costituiscono oggi alcuni fra i peggiori nemici del genere umano in esercizio. Ma insieme ad essi vanno contemplati i vertici delle imprese multinazionali che fanno soldi a palate con le armi e continuano a promuovere il fossile, deteriorando in modo sempre più irreversibile l’ambiente in cui viviamo. Né migliore figura fa Trump, la cui natura guerrafondaia non viene certo messa in discussione dalle rozze avances a Putin, dettate dal ridicolo intento di dividerlo da Xi Jin Ping, e viene vieppiù confermato dall’invio della flotta da guerra nei Caraibi contro il Venezuela. Né ovviamente migliore figura fanno i demenziali e irresponsabili governanti europei, dei quali dobbiamo liberarci al più presto se vogliamo garantire un futuro degno di essere vissuto al nostro Paese, al nostro continente, ai nostri bambini, che ruschiano di pagare un prezzo enorme per la scellerataggine dei leader occidentali e la codardia dei loro popoli.

In una situazione del genere vanno sostenute senza esitazione imprese che vanno controcorrente come la Global Sumud Flotilla che vuole portare soccorso umanitario alla popolazione di Gaza, violando il criminale blocco israeliano. L’unica speranza dell’umanità in un nuovo ordine mondiale giusto e pacifico appare legata alla combinazione tra sforzi dal basso, come questi, e iniziativa degli Stati emergenti attorno alla Cina e ai VRICS.

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Il Fatto Quotidiano

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