La Global Sumud Flotilla salpa verso Gaza. Un flotta greca si unirà in mare aperto e poi rotta verso la Striscia

  • Postato il 19 settembre 2025
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Genova. Dopo una serie di rinvii e rimodulazioni, la Global Sumud Flotilla è salpata da Portopalo di Capo Passero, in Sicilia, dirigendosi verso la Striscia di Gaza. L’iniziativa, considerata la più grande missione umanitaria indipendente diretta nella regione, ha dovuto affrontare numerosi rallentamenti prima di poter prendere il largo: nei prossimi giorni sarà rimpinguata da una ulteriore flotta partita dalla Grecia, insieme alla quale faranno poi rotta verso la Strisci di Gaza.

Inizialmente prevista per l’inizio di settembre, la partenza è stata posticipata più volte. Tra le cause dei ritardi l’attacco incendiario subito da due navi in Tunisia e la necessità di apportare modifiche e riparazioni alle tante barche recuperate in ogni modo per la missione. Poi il coordinamento e il continua aggiornamento per preparare i dettagli e le “regole di ingaggio” per i momenti in cui saranno necessarie.

Nonostante tutto, la missione è ora in corso. “Siamo partiti, stavolta non ci fermiamo più”, ha dichiarato Maria Elena Delia, portavoce della Global Sumud Flotilla. Un totale di 42 imbarcazioni sono salpate dalla rada di Siracusa, a cui se ne sono aggiunte altre sei partite dalla Grecia.

L’obiettivo della missione è duplice: portare aiuti umanitari e lanciare un chiaro messaggio politico. La portavoce ha citato il motto di Vittorio Arrigoni, attivista e giornalista ucciso a Gaza, che concludeva i suoi messaggi con la frase “Restiamo umani”. Delia ha sottolineato l’importanza di questo principio, soprattutto in un momento in cui le comunicazioni con Gaza sono interrotte, nascondendo “cose che stanno andando oltre il disumano”. Ha denunciato la situazione drammatica della popolazione, che sta morendo di fame e di sete, e ha definito la tragedia come un “genocidio conclamato”. La portavoce ha anche criticato l’atteggiamento di alcuni governi, tra cui quello italiano, che si sono astenuti dal votare per sanzioni contro il governo di Benjamin Netanyahu.

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Genova24

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