La Corte dei conti fa tremare il Ponte dello Stretto
- Postato il 25 settembre 2025
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Il Quotidiano del Sud
La Corte dei conti fa tremare il Ponte dello Stretto
La Corte dei Conti fa tremare il Ponte, dubbi su tempistiche, costi e procedure e intanto Mit e Stretto di Messina: «Fisiologica interlocuzione». I giudici contabili danno 20 giorni di tempo per chiarire alcuni aspetti dell’opera.
ROMA – Un terremoto si è abbattuto sul Ponte sullo Stretto nella giornata di ieri, quando la Corte dei Conti, che sta vagliando la legittimità delle procedure per la realizzazione dell’opera, ha avanzato una serie di osservazioni sull’iter chiedendo «chiarimenti ed elementi informativi». Nelle 6 pagine inviate alla Presidenza del consiglio, la Corte dei Conti esprime dubbi sulla delibera con la quale il Cipess ha dato l’ok alla mega infrastruttura. La magistratura contabile sottolinea in particolare come questa «risulterebbe non compiutamente assolto l’onere di motivazione difettando, a sostegno delle determinazioni assunte dal Cipess, anche in relazione a snodi cruciali dell’iter procedimentale, una puntuale valutazione degli esiti istruttori». Dunque, la delibera del Cipess «si appalesa più come una ricognizione delle attività intestate ai diversi attori istituzionali del procedimento che come una ponderazione delle risultanze di dette attività, sotto il profilo sia fattuale sia giuridico».
DUBBI SU TEMPISTICHE, NORME E ALTERNATIVE
Il documento della Corte dei Conti mette in discussione diversi aspetti chiave del processo decisionale come le tempistiche e le modalità di trasmissione degli atti: «Si chiedono chiarimenti anche con riferimento alla tempistica osservata per la trasmissione del provvedimento Mit-Mef con cui è stato assentito il terzo atto aggiuntivo». E ancora la Corte lamenta di aver ricevuto parte della documentazione tramite “condivisione di link” al sito della società Stretto di Messina. Vengono chiesti chiarimenti anche sulla validità della delibera del Consiglio dei ministri, che attraverso l’Iropi ha definito il Ponte un’opera di “interesse pubblico”, in relazione alle direttive europee e alle linee guida della Vinca, si legge, infatti: «Alla luce di recenti notizie di stampa si chiedono aggiornamenti in merito all’interlocuzione che sembra avviata, sul punto, con la Commissione europea».
Sulla delibera del 9 aprile 2025, inoltre, la Corte non è convinta dell’assenza di idonee alternative progettuali. Chiarimenti si rendono necessari sull’esclusione dell’Autorità di regolazione dei trasporti; mentre con riferimento alla fase progettuale la Corte osserva che non risulta negli atti il parere del Consiglio Superiore dei lavori pubblici.
QUESTIONI ECONOMICHE E STIME DI TRAFFICO
Sul piano economico viene segnalato un “disallineamento” tra l’importo certificato da KPMG (10,48 miliardi di euro) e quello approvato nel quadro economico (10,50 miliardi), richiedendo spiegazioni su questa discrepanza. Dubbi, poi, «In merito alla quantificazione delle diverse voci attestate nel quadro economico complessivo dell’investimento». Infine, sulle stime del traffico l’organo chiede lumi sulla modalità di scelta della società di consulenza TPlan Consulting e sulla validità delle sue stime di traffico, poste a fondamento del piano economico.
LA RISPOSTA DI MIT E STRETTO DI MESSINA
La Corte dei conti non commenta le indiscrezioni e sostiene che «Si tratta di una fase interlocutoria e non pubblica», spiegano fonti della magistratura contabile. «Se avrà cose da dire lo farà alla fine dei controlli», aggiungono. Per il Mit: «Tutti i chiarimenti e le integrazioni chieste dalla Corte dei Conti fanno parte della fisiologica interlocuzione tra istituzioni e saranno fornite nei tempi previsti, a maggior ragione per un’opera così rilevante. Il Ponte sullo Stretto non è in discussione e gli uffici competenti sono già al lavoro».
Sulla stessa linea l’amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci, che afferma: «L’Ufficio di Controllo della Corte non ha espresso alcuna bocciatura, giudizio di inadeguatezza né richieste di integrazione del progetto definitivo. Stretto di Messina, di concerto con le Istituzioni interessate, è pronta a fornire tutti gli elementi utili per consentire alla Corte di completare l’istruttoria finalizzata alla registrazione della delibera CIPESS, nella consapevolezza di aver operato nel pieno rispetto di quanto previsto dalla normativa italiana ed europea».
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La Corte dei conti fa tremare il Ponte dello Stretto