La Corte dei conti boccia i commissari voluti da Bucci per i nuovi ospedali: la denuncia del Pd

  • Postato il 10 luglio 2025
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  • Di Genova24
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Generico dicembre 2024

Genova. “La Corte dei conti, nella relazione allegata alla decisione di parifica sul rendiconto generale della regione Liguria per l’esercizio finanziario 2024, boccia le figure commissariali istituite dalla giunta Bucci per la realizzazione degli ospedali liguri e per organizzare le unità territoriali in ambito sanitario”. A denunciarlo oggi in una nota sono Davide Natale e Katia Piccardo, consiglieri regionali del Partito Democratico ligure.

“Nella relazione – riferiscono i dem – si legge nero su bianco che le figure istituite non trovano espressa previsione in alcuna disposizione di legge, tantomeno nella legge regionale 5 marzo 2021, n. 2, richiamata nelle delibere di giunta con la quale sono stati dati gli incarichi. Per la Corte dei Conti tutto il Fondo sanitario deve essere trasferito alle aziende del servizio sanitario e, pertanto, appare improprio l’utilizzo per finanziare incarichi di collaborazione direttamente conferiti e gestiti dalla Regione. La norma non permette che con il pay-back farmaceutico si possa finanziare nuova spesa corrente. In poche parole le nomine dei commissari e i compensi per loro previsti non sono in regola“.

I commissari per i nuovi ospedali erano stati nominati da Bucci a dicembre con una delibera di giunta firmata dagli assessori Giampedrone e Nicolò: Fabrizio Cardone per il nuovo Felettino della Spezia, Angelo Gratarola per il centro di medicina computazionale e tecnologica di Erzelli, Giuseppe Zampini per il nuovo Galliera, Santiago Vacca per la riqualificazione funzionale e strutturale dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure. Nominato anche Luciano Grasso come commissario per le unità territoriali. Istituito il commissario per l’ospedale unico di Taggia, che verrà nominato nei prossimi giorni.

L’incarico dei commissari è triennale, rinnovabile sino al completamento degli interventi previsti. Eccetto Grasso e Zampini, che vengono ingaggiati a titolo gratuito, i commissari percepiscono un compenso lordo di 63mila euro all’anno per un totale di 756mila euro nei prossimi tre anni, soldi a carico del bilancio regionale su un capitolo di spesa alimentato dai fondi provenienti dalle aziende farmaceutiche. Bucci però aveva promesso che sarebbero stati compensati dai budget dei progetti.

“Ancora una volta – accusano Natale e Piccardo – per soddisfare gli appetiti dei partiti il presidente Bucci ha provato a piegare le norme per creare nuove poltrone. Fin da subito avevamo messo in dubbio la correttezza dell’operazione e oggi anche la Corte dei Conti riconosce che i compensi previsti per i commissari sono fondi sottratti a sanità e cittadini e che ogni euro a disposizione della Regione non può essere usato per finanziare fantomatiche figure di commissari, ma deve servire per garantire servizi ai liguri.

“Per conferire questi incarichi la giunta avrebbe dovuto tenere conto delle modalità richieste dalla normativa di riferimento e quindi avviare una procedura comparativa pubblica, preceduta da concreta ricognizione circa l’assenza di personale interno in grado di assolvere alle attività richieste. È chiaro che la fretta e la voglia di assegnare incarichi ha fatto saltare tutta la procedura. Bucci torni indietro sui suoi passi e invece di impiegare risorse per nuove poltrone le impieghi per migliorare davvero la sanità ligure e garantire il diritto di cura a tutti e tutte”, concludono i consiglieri regionali.

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Genova24

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