Competenze polizia locale, il segretario del Siap Traverso scrive a Viscogliosi: “Faccia chiarezza sulla divisione dei ruoli”

  • Postato il 9 luglio 2025
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Genova. Roberto Traverso, segretario generale provinciale del Siap di Genova, ha scritto una lettera ufficiale all’assessore alla Sicurezza del Comune di Genova, Arianna Viscogliosi, per chiedere un chiarimento istituzionale pubblico e urgente in merito alle competenze operative della polizia locale, in particolare relativamente alle attività investigative e all’accesso al sistema di indagine Sdi.

La comunicazione è stata trasmessa per conoscenza anche al prefetto, al questore e a tutti i presidenti dei Municipi del Comune di Genova, “a conferma della rilevanza istituzionale del tema e della necessità di evitare che l’attuale dibattito pubblico produca disinformazione e confusione tra i cittadini”, precisa Traverso.

“Negli ultimi giorni sono emerse, anche attraverso canali istituzionali del Comune, affermazioni che sembrano attribuire alla polizia locale un’autonomia operativa e investigativa nella lotta allo spaccio. È quindi doveroso, nel rispetto delle normative vigenti e del principio di trasparenza, chiarire che la polizia locale non dispone di autonomia investigativa in senso pieno e non ha accesso diretto allo Sdi, sistema centrale di indagine a disposizione delle forze di polizia dello Stato”.

Traverso specifica che ciò non significa che gli appartenenti alla polizia locale non possano svolgere attività di polizia giudiziaria: “È corretto precisare che, quando sono in servizio e nell’ambito delle loro competenze, i vigili urbani rivestono la qualifica di agenti o ufficiali di polizia giudiziaria, e possono intervenire su delega dell’Autorità Giudiziaria o di iniziativa nei casi previsti dalla legge. Tuttavia, questo non configura un’autonomia investigativa strutturata né autorizza l’accesso diretto a sistemi informativi di polizia come lo Sdi, l’utilizzo del quale è riservato esclusivamente a polizia di Stato, arma dei carabinieri e forze di polizia statali. La polizia locale può operare sullo Sdi solo tramite le Forze dell’Ordine competenti, e tale principio è stato anche ribadito da una specifica ordinanza del questore di Genova”.

In questo momento, in cui è stata assunta una decisione importante da parte del prefetto e del questore – ovvero il ripristino della bipartizione del centro storico in materia di competenze per la sicurezza, che riafferma la centralità delle forze statali – Traverso ritiene indispensabile evitare che tale passo in avanti venga strumentalizzato o interpretato fuori dal quadro normativo vigente.

“Limitare il ragionamento al solo centro storico sarebbe un errore. La sicurezza urbana riguarda l’intera città di Genova, dalle delegazioni centrali alle periferie, passando per i quartieri più fragili, dove oggi si registrano forti criticità sul piano del presidio e della prevenzione. Per questo è necessario intervenire subito per sgomberare ogni ambiguità, impostare correttamente i rapporti tra forze dell’ordine e polizia locale, e costruire un modello di sicurezza urbana realmente efficace, integrato e coerente con le leggi dello Stato”.

Secondo il segretario del Siap “È altrettanto importante ricordare che la polizia locale può rappresentare una risorsa preziosa, soprattutto in termini numerici, ma che tale valore va espresso nel pieno rispetto dei ruoli, delle competenze e dei limiti normativi vigenti. La valorizzazione deve avvenire su due livelli ben distinti ma complementari: da un lato nella collaborazione operativa con le forze di polizia dello Stato, sotto il coordinamento dell’autorità giudiziaria, dall’altro nell’esercizio delle funzioni autonome tipiche della sicurezza urbana, quali il controllo del territorio, la gestione della viabilità, la prevenzione e il contrasto al degrado“.

Per Traverso “Confondere questi ambiti – o peggio, sovrapporli – crea disordine, mette a rischio la credibilità dell’intero sistema di sicurezza, disorienta la cittadinanza e mina la tenuta del coordinamento istituzionale. Per questo, chiedo con fermezza all’assessore Viscogliosi un chiarimento pubblico, netto e conforme alla normativa nazionale, che ad oggi resta pienamente vigente in attesa di una possibile riforma organica della polizia locale, attualmente ancora in discussione in sede parlamentare. Fino all’eventuale approvazione di un nuovo quadro normativo, le attuali regole restano in vigore e devono essere rispettate. Lo dobbiamo ai cittadini, che chiedono sicurezza vera e non slogan, ma lo dobbiamo soprattutto a tutti i lavoratori in divisa – siano essi appartenenti alle forze di polizia statali o alla polizia locale – che ogni giorno operano con dedizione e senso di responsabilità. Questi servitori dello Stato hanno diritto a lavorare all’interno di un sistema normativo chiaro, coerente, rispettoso dei ruoli e orientato all’efficacia operativa, senza sovrapposizioni né zone grigie”.

Autore
Genova24

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