“La Cia offre incentivi all’esodo a tutto il personale, fa parte della strategia di Trump per rinnovare l’agenzia”: le rivelazioni della Cnn

  • Postato il 5 febbraio 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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La CIA è diventata la prima grande agenzia di sicurezza nazionale statunitense ad offrire a tutti i suoi dipendenti i cosiddetti “buyout“, ovvero incentivi all’esodo. La notizia, riportata dalla Cnn, si inserisce nel quadro del piano dell’allora Presidente di ridurre l’organico del governo federale e di rimodellarlo secondo il suo programma. Un portavoce dell’agenzia ha confermato l’offerta, specificando che coloro che aderiranno riceveranno circa otto mesi di, in riconoscimento della loro funzione critica. La decisione, ha spiegato il portavoce, rientra negli sforzi del direttore della CIA, John Ratcliffe dell’Amministrazione”, e fa parte di una “strategia olistica per infondere all’Agenzia rinnovata energia”.

Non è chiaro, tuttavia, se tutti i dipendenti potranno effettivamente usufruire dell’incentivo. Secondo alcune fonti citate dalla Cnn, è probabile che alcune specifiche occupazioni e aree di competenza saranno escluse, suggerendo che l’iniziativa sia meno ampia di quanto possa sembrare in un primo momento. È prevista inoltre una certa flessibilità per Ratcliffe nel gestire le tempistiche delle uscite, specialmente nelle aree critiche.

Il programma di dimissioni incentivate, definito “Reductions in Force”, ha suscitato scalpore in tutto il governo. L’offerta, che i sindacati hanno esortato i membri a non accettare, è stata presentata in un’e-mail di massa dall’Office of Personnel Management (OPM) ai dipendenti federali il 28 gennaio. Il pacchetto consente loro di lasciare volontariamente il lavoro e di essere pagati fino al 30 settembre, senza però dover continuare a lavorare. I licenziamenti, ha sottolineato la Cnn, colpiranno i dipendenti di tutto il governo che non accetteranno l’offerta di dimissioni incentivate, mettendoli a rischio di perdere il lavoro.

Nei giorni scorsi, l’ex Presidente ha annunciato la nomina a vice capo della CIA di Michael Ellis, avvocato e membro del think tank conservatore ‘Heritage Foundation’, che ha ricoperto vari incarichi all’interno dell’amministrazione. Ellis, ha sottolineato l’ex Presidente in una dichiarazione, “ha contribuito a denunciare gli abusi del processo di “smascheramento” da parte dell’amministrazione Obama all’inizio della bufala Russia, Russia, Russia” e “ha fortemente protetto il nostro diritto alla libertà di parola” come consulente generale di Rumble, una società di social media multimiliardaria.

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