Kungsleden: il trekking più affascinante della Svezia

  • Postato il 26 giugno 2025
  • Cammini
  • Di SiViaggia.it
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Il Kungsleden, che in svedese significa Sentiero del Re, è l’itinerario escursionistico più celebre della Svezia. Lungo oltre 430 chilometri, attraversa la selvaggia Lapponia svedese, dai paesaggi artici ai boschi boreali, dai ghiacciai ai laghi glaciali. Questo cammino iconico collega Abisko, a nord del Circolo Polare Artico, con Hemavan, nella regione del Norrland.

Chi sceglie di percorrerlo sceglie l’essenziale: natura incontaminata, silenzio, cielo ampio e un ritmo lento in armonia con l’ambiente. Il percorso si snoda attraverso cinque parchi nazionali e offre la possibilità di avvistare alci, linci, orsi bruni, ghiottoni e renne. Grazie a una buona rete di rifugi, stazioni alpine e campeggi liberi, il Kungsleden consente a ogni escursionista di costruire la propria esperienza, da una breve sezione di pochi giorni alla traversata completa in tre settimane.

La storia del Kungsleden

Il Kungsleden nacque all’inizio del Novecento per iniziativa della Svenska Turistföreningen (STF), l’associazione turistica svedese, con l’intento di rendere accessibile il paesaggio straordinario del nord del paese. Il nome “Sentiero del Re” fu scelto per evocare l’idea di un percorso regale, degno della solennità di quei luoghi.

Con il tempo è diventato un simbolo nazionale del trekking e della fruizione rispettosa dell’ambiente. Una fitta rete di rifugi, curata da volontari e operatori locali, ne garantisce la percorribilità. Il sentiero è anche teatro di sfide estreme: atleti come Emelie Forsberg e Louis-Philippe Loncke lo hanno affrontato di corsa, stabilendo primati e compiendo imprese memorabili, come la salita del Kebnekaise lungo il tragitto.

Oggi il Kungsleden è uno dei cammini più amati d’Europa: un’esperienza di immersione nella natura, nel silenzio e nello spirito profondo del Grande Nord.

Come è strutturato il cammino

Il Kungsleden può essere percorso in circa tre settimane, partendo da Abisko, alternando cammino e traghetti o altri mezzi. Il percorso completo del Kungsleden è diviso, infatti, in due principali sezioni:

  1. Il tratto settentrionale (Abisko – Saltoluokta) è lungo circa 100 km ed è il più frequentato;
  2. La parte meridionale (Saltoluokta – Hemavan), che si estende per oltre 300 km, è meno battuta e ha una minore disponibilità di rifugi.

Le tappe del Kungsleden, da Abisko a Saltoluokta

Il Kungsleden è suddiviso in più sezioni, ma il tratto settentrionale, da Abisko a Nikkaluokta, è il più celebre, frequentato e ben servito. Si estende per circa 100 km, attraversando paesaggi spettacolari: dalle foreste di betulle alle praterie artiche, dalle valli glaciali ai crinali alpini, fino ai piedi del Kebnekaise, la montagna più alta della Svezia.

Questo segmento è perfetto per chi si avvicina al trekking nordico: ben segnalato, attrezzato con rifugi STF, gestibile in 6 tappe e accessibile sia in estate che in inverno (con sci o racchette da neve). È considerato il “cuore” del Kungsleden, ed è ideale per un trekking completo ma non estremo.

Tappa 1: da Abisko a Abiskojaure

(15 km, 120 m D+, 4-5 ore)

La prima tappa del Kungsleden inizia nel villaggio di Abisko, all’interno dell’omonimo parco nazionale, una delle aree naturali più affascinanti della Svezia. Il sentiero si snoda dolcemente attraverso una foresta di betulle, costeggiando il fiume Abiskojåkka e regalando vedute sul lago Torneträsk.

Si cammina in un ambiente subartico, su fondo per lo più pianeggiante, con possibilità di osservare la tipica flora nordica, tra cui piante rare come la Lapfella. È una tappa ideale per prendere confidenza con il paesaggio e le condizioni del Grande Nord.

Tappa 2: da Abiskojaure a Alesjaure

(21 km, 350 m D+, 7-8 ore)

Dopo la sosta al rifugio di Abiskojaure, si prosegue verso sud lasciandosi alle spalle la vegetazione arborea per entrare nella tundra artica. Questa tappa è più lunga e impegnativa, ma molto suggestiva. Si attraversano vallate ampie e solitarie, costellate di piccoli corsi d’acqua, pascoli alpini e accampamenti Sami tradizionali, con i loro recinti di renne.

Il paesaggio diventa più aperto, con vista sulle montagne circostanti. L’arrivo è al rifugio di Alesjaure, situato su una collina che domina un grande lago e offre splendidi tramonti nelle sere limpide.

Tappa 3: da Alesjaure a Sälka

(25 km, 200 m D+, 8-9 ore)

Questa è una delle tappe più lunghe e spettacolari del Kungsleden. Dopo una prima parte pianeggiante, il sentiero sale gradualmente fino al passo Tjäktja, a 1.150 metri, il punto più alto dell’intero cammino. Da qui si apre una vista sconfinata su valli glaciali e altipiani rocciosi.

Si entra in un ambiente severo ma affascinante, caratterizzato da praterie alpine e massi erratici. In questa zona si possono avvistare animali come lemming, pernici artiche e ghiottoni, soprattutto nei tratti più isolati. L’arrivo al rifugio di Sälka chiude una giornata intensa, nel cuore del paesaggio subartico.

Tappa 4: da Sälka a Singi

(12 km, 100 m D+, 4 ore)

Dopo l’impegno del giorno precedente, questa è una tappa più breve e rilassante. Il sentiero segue la valle Ladtjovagge, tra pendii erbosi, arbusti di mirtilli e le ultime betulle contorte prima della tundra aperta. Il fondo è regolare e il dislivello minimo.

È una giornata perfetta per rallentare, osservare la fauna (frequenti gli avvistamenti di pernici nordiche) e godersi le viste sulle montagne di confine. Il rifugio di Singi, immerso in un contesto ampio e silenzioso, rappresenta una sosta ideale prima di deviare verso il Kebnekaise o proseguire verso sud.

Tappa 5: da Singi a Kebnekaise Fjällstation

(14 km, 200 m D+, 5-6 ore)

Da Singi si devia leggermente dal Kungsleden classico per raggiungere la Kebnekaise Fjällstation, ai piedi della montagna più alta della Svezia (2.097 m). Il sentiero segue la valle Laddjuvagge, tra paesaggi alpini, ruscelli cristallini e cascate.

È una tappa affascinante, immersa in un paesaggio dominato dalla pietra, dove il silenzio regna sovrano. Lungo il cammino si incontrano ponti in legno, passerelle e tratti rocciosi. La Fjällstation è una delle strutture più grandi e attrezzate del cammino, punto di partenza anche per chi intende salire in vetta al Kebnekaise.

Tappa 6: da Kebnekaise Fjällstation a Nikkaluokta

(15 km, 150 m D+, 4-5 ore)

L’ultima tappa del tratto settentrionale scende gradualmente dalla valle verso il villaggio di Nikkaluokta, segnando il ritorno alla civiltà dopo giorni di isolamento e bellezza selvaggia. Il paesaggio cambia di nuovo: si rientra nella foresta boreale, tra betulle, muschi e licheni.

Verso la fine si attraversa un piccolo lago in barca a remi, una delle esperienze più caratteristiche dell’intero cammino. Nikkaluokta è dotata di alloggi, ristorante e trasporti per tornare verso Kiruna. Qui si conclude simbolicamente il primo tratto del Kungsleden, il più noto e percorso, ma anche il più accessibile in termini logistici.

Il clima e il periodo migliore per partire

Il Kungsleden attraversa alcune delle aree più a nord dell’Europa continentale, in prossimità o al di sopra del Circolo Polare Artico. Il clima lungo il sentiero è quindi subartico, con inverni estremamente lunghi e freddi, ed estati brevi ma luminose. Anche nei mesi estivi le condizioni possono cambiare rapidamente: giornate di sole pieno possono alternarsi a piogge fredde, nebbia fitta e temperature prossime allo zero, soprattutto in quota o nelle ore notturne.

Il periodo migliore per percorrere il Kungsleden è da fine giugno a metà settembre, quando la neve è ormai sciolta anche sui valichi più alti e i rifugi sono aperti e presidiati. Nei mesi di luglio e agosto si gode del sole di mezzanotte, con giornate lunghissime che offrono molte ore di luce per camminare. Agosto è il mese preferito da molti escursionisti perché i sentieri sono ben battuti e le condizioni relativamente stabili, anche se è anche il periodo di maggiore affluenza.

A settembre le temperature iniziano a scendere sensibilmente, ma i paesaggi si colorano di toni autunnali mozzafiato e le zanzare (molto presenti in estate) si fanno più rare. Tuttavia, alcune strutture potrebbero iniziare a chiudere e bisogna essere pronti a notti fredde o a tratti innevati.

Fonti d’acqua e cibo

Lungo il Kungsleden l’acqua non è un problema: si incontrano regolarmente ruscelli, torrenti e laghi con acqua purissima proveniente da scioglimento di neve e ghiacciai. Nella maggior parte dei casi è possibile bere direttamente senza bisogno di filtrare, specialmente nei tratti di alta montagna.

Tuttavia, è buona norma evitare di riempire la borraccia vicino a rifugi, animali o aree con molta presenza umana. Per chi preferisce precauzioni aggiuntive, è utile portare con sé pastiglie potabilizzanti o un filtro portatile. Una borraccia da 1 litro è generalmente sufficiente, vista l’abbondanza di punti di rifornimento.

Nei rifugi STF (soprattutto nel tratto settentrionale) si possono acquistare cibi secchi e disidratati, oppure consumare pasti caldi nei punti più attrezzati come Abisko o Kebnekaise Fjällstation. Tuttavia, i prezzi sono elevati e la disponibilità può essere limitata, specie in alta stagione.

Nelle località principali lungo il cammino – come Abisko, Saltoluokta, Kvikkjokk, Jäkkvik, Ammarnäs – si trovano piccoli negozi o minimarket. Ma tra un punto e l’altro possono esserci anche 5-7 giorni di cammino senza alcuna possibilità di rifornimento, soprattutto nel tratto meridionale. È quindi essenziale organizzare con cura la propria autonomia alimentare, portando cibo leggero, energetico e ben conservabile: zuppe istantanee, cous cous, barrette, frutta secca, cioccolato, pasta, purè in polvere, ecc.

Un fornelletto da campeggio è quasi indispensabile: serve non solo per cucinare, ma anche per prepararsi bevande calde, fondamentali nelle giornate fredde o umide.

Come organizzare arrivi e spostamenti

Il Kungsleden è un percorso lineare, quindi richiede una buona pianificazione dei trasporti. I punti di partenza e arrivo principali (Abisko, Nikkaluokta, Hemavan) sono raggiungibili con mezzi pubblici: treno, bus e voli interni. Da Kiruna partono autobus per Abisko e Nikkaluokta. Anche per Hemavan esistono collegamenti via Skellefteå e Umeå, ma più limitati.

I rifugi STF si possono prenotare in anticipo, e per risparmiare è utile iscriversi all’associazione. In alternativa, è possibile campeggiare liberamente, nel rispetto delle regole dell’allemansrätten, la legge svedese sul diritto di accesso alla natura.

Per chi non intende percorrere tutto il sentiero, è possibile affrontarlo a sezioni di 4-7 giorni, sfruttando le località servite da trasporti per iniziare o terminare il cammino.

Autore
SiViaggia.it

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