Karoline Leavitt, bomba della cognata sulla portavoce di Trump: "Così vuole rubarmi il figlio"
- Postato il 8 dicembre 2025
- Esteri
- Di Libero Quotidiano
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Karoline Leavitt, bomba della cognata sulla portavoce di Trump: "Così vuole rubarmi il figlio"
La portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt è al centro di una vicenda familiare che intreccia accuse personali e politiche migratorie. A puntare il dito è la cognata, Bruna Ferreira, cittadina brasiliana e madre del figlio di Michael Leavitt, fratello della funzionaria di Trump. Secondo Ferreira, la famiglia Leavitt avrebbe giocato un ruolo decisivo nel suo arresto da parte delle autorità migratorie statunitensi, con l’obiettivo di sottrarle il bambino.
"Il giorno del mio arresto, Michael e suo padre Bob erano tra i pochi a sapere dove ero". A parlare è proprio Bruna Ferreira, arrestata lo scorso 12 novembre mentre stava accompagnando il figlio a scuola. Gli agenti dell’Ice l’hanno fermata senza preavviso e trasferita in più centri di detenzione, dal Vermont a Philadelphia, poi in Texas e infine in Louisiana. "È stata trasportata come bestiame", racconta. Dopo che è emerso il legame familiare con la portavoce della Casa Bianca, l’amministrazione l’avrebbe descritta pubblicamente come una criminale. Da qui il sospetto che Michael Leavitt, con l’appoggio della sorella Karoline, abbia segnalato la sua posizione agli agenti dell’immigrazione.
Ferreira vive negli Stati Uniti dal 1998, quando aveva sei anni. Per un periodo è rimasta nel Paese senza documenti, fino a quando nel 2012 ha beneficiato del Daca, il programma che tutelava dalla deportazione chi era arrivato illegalmente da bambino. Ha trascorso circa vent’anni in Massachusetts. La sua relazione con Michael Leavitt nasce in una discoteca e nel 2014 dalla loro unione nasce un figlio, battezzato con Karoline Leavitt come madrina. In seguito, però, il rapporto tra i genitori si incrina. Michael presenta una causa per ottenere la custodia del bambino e tra i due volano accuse reciproche di maltrattamenti. Il tribunale, con la giudice Polly Hall, dispone una custodia condivisa.
Nel 2021 viene raggiunto un accordo: il bambino resta con il padre nei giorni feriali e con la madre nei weekend. Nel frattempo, Bruna Ferreira viene indagata per presunta negligenza nei confronti del figlio. Vive a Cohasset, in una casa descritta come fatiscente e con condizioni igieniche precarie. Sua madre, Selva Valeriano, racconta di essere intervenuta almeno una volta per portare via il nipote, temendo per il suo benessere. Anche Michael Leavitt, tuttavia, ha avuto problemi con la giustizia: è stato incriminato due volte in New Hampshire per possesso di alcol da minorenne, multato nel 2009 con 620 dollari per guida in stato di ebbrezza e arrestato a Miami nel 2011 per una rissa in strada.
Nonostante questi precedenti, è Ferreira a finire in un centro di detenzione in Louisiana. In un’intervista al Post, respinge le accuse mosse dalla famiglia Leavitt: "Vedevo regolarmente mio figlio, lo portavo a scuola e sport, riempivo la stanza di regali". Quanto al rapporto con Karoline, sottolinea: "l’ho scelta come madrina invece di mia sorella, ero al suo matrimonio a gennaio e a Pasqua ho mandato mio figlio alla Casa Bianca".
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