Juventus, Damascelli: Comolli incompetente, screanzato e maleducato anche con i membri del Cda, ha fatto solo guai
- Postato il 9 dicembre 2025
- Di Virgilio.it
- 2 Visualizzazioni
E’ caccia al colpevole in casa Juventus dopo il ko di Napoli che ha ridimensionato sogni e ambizioni di vertice di Madama, ha certificato il flop sul mercato e che rischia di condizionare tutta la stagione con il morale dei bianconeri sotto i tacchi e Spalletti che già dà l’impressione di non saper più che pesci prendere. Proprio l’ex ct è tra i principali imputati ma sotto accusa ci va anche la società. Per la prima firma de Il Giornale sono proprio Elkann e Comolli i maggiori responsabili di questo disastro.
Le accuse di Damascelli
Da sempre simpatizzante della Juve, soprattutto ai tempi di Platini, Damascelli non ha mai risparmiato critiche alla Signora ed anche adesso dal suo buen ritiro in Puglia è pronto a lanciare bordate. Il giornalista dal 2008 ha lasciato Milano e assieme alla moglie ha comprato una masseria a Morciano di Leuca (Lecce) che ora è la loro casa ma ne ha ricavato anche tre stanze, per permettere ai clienti un soggiorno all’insegna della privacy e del relax ma oltre a scrivere su Il Giornale è anche ospite al Processo del lunedì dove ieri ha sparato a zero sui vertici juventini.
Tutti gli errori di Comolli
Damascelli attacca: “I responsabili di questa situazione della Juve sono Elkann e Comolli. Non si sa ancora bene a livello internazionale perché sia stato messo un uomo il cui curriculum professionale è pari a zero come amministratore delegato. Comolli, inoltre, si sta comportando malissimo con il personale della Juventus e gli altri membri del cda della Juventus, in modo maleducato e screanzato! E lo sanno tutti nell’ambiente juventino”. Su Il Giornale va ancora più giù pesante e scrive: “Resta un mistero buffo il motivo che ha spinto l’amministratore delegato di Exor a scegliere questo personaggio che si comporta in modo sgarbato nei confronti di altri componenti del consiglio di amministrazione e del personale della Juventus.
L’atteggiamento del francese è un tam tam fastidioso all’interno della società e si va ad aggiungere alla sua totale incompetenza calcistica, confermata dal curriculum professionale. Comolli non ha ancora scelto un direttore sportivo, ha compiuto scellerate operazioni di mercato che hanno ulteriormente intossicato un bilancio, tecnico di organico e poi contabile, devastato dalle precedenti gestioni. Non frequenta ancora la lingua italiana, ne fa un vanto provinciale, teme l’ombra di figure che appartengono alla storia bianconera, Giorgio Chiellini fra questi. Ha voluto al proprio fianco un altro francese, Modesto, anomimo e ininfluente, altri del suo cerchio sta cercando, ha licenziato Tudor, a lui sconosciuto se non per un trascorso marsigliese ma non per il passato juventino, nulla sapeva di Spalletti che però ha assunto, dopo avere contattato e trattato come un debuttante, Gasperini, il quale ha infine scelto la Roma. Sto parlando del capo della Juventus, non di un impiegato del club”.
Il sogno Del Piero in società
Dopo aver salvato in parte Spalletti (“è un professionista assoluto, ma si sta avvitando in questa situazione, perché lui ha un solo uomo di calcio al suo fianco, Chiellini, che sta zitto per prudenza e rispetto”) le bordate ad Elkann: “Lui è il responsabile, bisogna dirlo. Guardate la Ferrari e guardate la Juve…L’ingegnere Elkann fa finta di interessarsi alla Juventus, ha detto che non la venderà, però è disponibile ad accettare investitori, La Juventus oggi avrebbe bisogno di gente di grande esperienza, Chiellini e uno come Del Piero, che ha astuzia diplomatica, grande personalità e riconoscimento internazionale. Non c’è altro nome se non quello di Del Piero, ma Elkann non lo prenderebbe mai perché metterebbe in ombra la sua figura. La Juve oggi è un grande albergo che ha l’insegna fuori da grande hotel, ma appena entri trovi i camerieri datati, l’argenteria sporca, le camere disadorne”