Juventus, Chiellini rompe il silenzio: il suo ruolo, il mercato e gli algoritmi di Comolli

  • Postato il 30 luglio 2025
  • Di Virgilio.it
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Intervistato da TuttoSport, Giorgio Chiellini ha spiegato quali sono i suoi compiti nella Juventus, la struttura della nuova società, il lavoro svolto sul mercato per rinforzare e sfoltire la rosa e la funzione degli algoritmi utilizzati da Comolli: “Alla Juve non comanda un solo uomo, con lui si lavora bene”, ha detto l’ex difensore.

Chiellini e il suo ruolo alla Juventus

Director of Football Strategy, si legge nella descrizione del ruolo assegnato a Giorgio Chiellini, un tempo roccioso difensore senza fronzoli, nove volte campione d’Italia e campione d’Europa, nel 2021, con la nazionale azzurra. Tradotto in italiano: “Non partecipo alle scelte di mercato, ma sono sempre stato a supporto delle persone che c’erano l’anno scorso e lo sono quest’anno”, ha spiegato Chiellini.

Il dirigente bianconero ha tenuto a precisare che “non c’è una persona sola al comando della Juventus”, ma che c’è “un gruppo che lavora e collabora insieme per cercare di ottenere il massimo”, ricordando anche che “neanche ai tempi di Andrea Agnelli c’era un uomo solo al comando, perché anche lui delegava molto alle persone sotto di lui e sarà sempre così”.

Prima della “promozione” estiva e dell’assegnazione del nuovo ruolo, Chiellini ha iniziato la carriera dirigenziale alla Juventus seguendo la parte istituzionale del club: “Ho scoperto un nuovo mondo – ha proseguito -. Un mondo che va oltre il campo, come Lega, Federazione e istituzioni internazionali come Eca e Uefa, scenari che credo sia giusto conoscere per avere una preparazione più completa. Ci sono tante persone che conosco da anni, ma un conto è conoscerle e un conto è lavorare con loro tutti i giorni. Ho iniziato a farlo l’anno scorso e continuerò a farlo quest’anno”.

Chiellini e un nuovo ciclo vincente alla Juventus

L’obiettivo finale è avviare un nuovo ciclo vincente, tornando sulla vetta dove la Juventus manca dal 2020, dall’anno del Covid e dell’ultimo scudetto vinto con Sarri alla guida: “Stiamo cercando di costruire una base forte, senza di quella non si può tornare a vincere. L’idea è di dare solidità al gruppo. Tudor? Ha dimostrato cosa rappresenta per la Juve e lo ha trasmesso ai giocatori. Il quarto posto e un buon Mondiale per Club testimoniano a suo favore”.

La sensazione è che con l’arrivo di Comolli, la crescita extra-campo di Chiellini e la permanenza in panchina di un uomo-Juve come Igor Tudor, qualcosa stia cambiando: “C’è un ambiente positivo – conferma Chiellini -. Igor ha portato una bella cultura del lavoro, c’è voglia di fare. Ma da qui a vincere ci sono tanti passi da fare e tanti ostacoli da superare. Si parte, però, con valori importanti”.

Chiellini spiega gli algoritmi di Comolli

È una Juventus, quindi, ancora in fase di costruzione. Non solo dal punto di vista dell’organico, ma anche dirigenziale. Il grosso del lavoro è stato affidato a Comolli, chiamato “l’uomo dell’algoritmo”, una definizione che sta stretta al dirigente francese, come spiegato da Chiellini: “È una descrizione distorta. Lui è molto attento ai dati, crede ai numeri, ma questo non vuol dire che è un uomo solo di dati e niente presenza umana”.

Il rapporto tra i due è nato a marzo, qualche mese prima di incontrarsi alla Juventus: L’ho conosciuto a una riunione dell’Uefa, eravamo vicini a tavola e chiacchierammo a lungo. Non sapevamo che ci saremmo trovati a lavorare insieme. Quando è arrivato a Torino abbiamo riso parecchio. Con Comolli si lavora bene, si sta creando una struttura di lavoro che si completerà in autunno. Il tempo dirà se abbiamo lavorato bene o male”.

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Virgilio.it

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