Jaden Smith è il nuovo direttore creativo delle collezioni maschili di Christian Louboutin: i motivi di questa scelta

  • Postato il 19 settembre 2025
  • Moda E Stile
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Se dici Louboutin dici scarpe, perlopiù décolleté, con un dettaglio affatto sobrio ma inconfondibile: la suola rossa. Mica fa solo quel tipo di scarpa lì, lo stilista francese amatissimo dalle star: qualche giorno fa, Heidi Klum girellava sul set de Il Diavolo Veste Prada 2 con un abito viola e delle Christian Louboutin Croc Penny Loafers, forse un abbinamento di scena, forse mocassini scelti dalla top model per riposare i piedi dopo averli intabarrati con chissà quale diavoleria ‘taccata’. Louboutin, scarpe. Da donna. La divisione uomo rappresenta circa il 24% delle vendite totali del marchio epperò non è dimenticata, anzi, con una mossa del designer francese, Christian Louboutin lui-même, potrebbe irrorarsi di nuova linfa. Come? Arriva un nuovo direttore creativo. Nome: Jaden Smith. Età: 27 anni. Mamma e papà: Will Smith e Jada Pinkett Smith. Mestiere: rapper, attore. A lui, lo dice un comunicato della maison francese, va la supervisione della “creazione di quattro collezioni all’anno di calzature, pelletteria e accessori da uomo”. Non solo, perché nel caso di Smith più della matita – non ha una formazione da designer in senso stretto – conta il gusto, e quindi gli toccherà mettere a punto le campagne pubblicitarie, gli eventi, e tutto quello che sta sotto il cappello del marketing. Il debutto a gennaio 2026 con una capsule (per chi non fosse avvezzo al mirabolante vocabolario della moda, è una collezione con un numero più piccolo di capi e accessori rispetto al solito), poi la prima collezione uomo completa di stagione (Men’s Fall/Winter 2026) che sarà presentata durante la Paris Men’s Fashion Week.

Jaden Smith e Christian Louboutin sono amici, si sono per caso conosciuti a Parigi: “Quando ho incontrato Jaden per la prima volta mi è sembrato che incarnasse in modo naturale la maison. Il suo mondo è ricco e multidimensionale, il suo stile e la sua sensibilità culturale sono fonte di ispirazione, e la sua curiosità e apertura mentale sono straordinarie”, dice le magicien de l’escarpin. E aggiunge: “Ho sentito che, con la sua direzione creativa, la nostra collezione maschile si sarebbe evoluta in modo entusiasmante e dinamico. Mi sembra l’aggiunta perfetta al nostro team creativo, e non vedo davvero l’ora di divertirmi lavorando con lui sulle collezioni uomo”. E il fervore di Smith è mica da meno: “Fondere la mia visione con quella di Christian avviene in modo del tutto naturale perché vediamo il mondo in maniera molto simile. C’è un rispetto reciproco per la libertà creativa, ed è questo il motivo per cui funziona. Voglio proseguire la storia, onorando il passato ma plasmando il futuro attraverso la mia prospettiva personale. Non è soltanto un titolo, è una casa creativa. Christian mi ha dato un luogo in cui esplorare, imparare e creare liberamente. La sua eredità è costruita sul lavoro duro e sulla gioia, e io voglio portarla avanti”.

Notizie, queste che arrivano dal mondo della moda, per un pubblico di interessati e giornali specializzati. Notizie che proprio da quel pubblico vengono commentate a più non posso: ‘la moda non è né morale né immorale, ma perché sopravviva deve essere trasformata in denaro‘, dice il saggio. C’è chi sostiene che questa di monsiur Louboutin sia una mossa di cuore e chi parla di pubblicità. Bravi i secondi, o forse la via è giusta è quella nel mezzo. Certamente la decisione punta a rafforzare la linea maschile, meno forte rispetto a quella femminile. Fino a oggi, il brand non aveva mai pensato di nominare un direttore creativo ad hoc per le collezioni uomo, e anche questo la dice lunga sulla prospettiva di crescita. Non è poi la prima volta che un ruolo di questo tipo viene affidato a chi ha a che fare con altri mondi: su tutti, Pharrell Williams che nel 2023 è diventato il direttore creativo uomo di Louis Vuitton. Oggi Christian Louboutin possiede il 35% del brand, Bruno Chambelland (co-fondatore e socio storico, commercialista e partner di Louboutin fin dagli inizi) intorno al 40% e la Exor N.V. il 24%, acquisito nel 2021 per €541 milioni. La società resta privata, con Louboutin e Chambelland che mantengono il controllo di maggioranza e la direzione artistica, mentre Exor ha un ruolo di socio strategico e di supporto alla crescita internazionale.

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Il Fatto Quotidiano

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