Italbasket, Petrucci “annuncia” Banchi: “Spero saprà farsi amare dai giocatori come Poz”. Il roster del futuro
- Postato il 16 settembre 2025
- Di Virgilio.it
- 1 Visualizzazioni

Ieri milioni di studenti italiani sono tornati sui banchi di scuola, ma per assistere alla fumata bianca relativa “all’altro” Banchi bisognerà attendere ancora qualche altro giorno. “Entro fine mese dovrebbe essere tutto sistemato, ma della faccenda se ne sta occupando Gigi Datome”, s’e lasciato scappare il presidente federale Gianni Petrucci. Che pure ha ribadito al mondo intero quello che il mondo intero già sapeva: sarà l’ex tecnico della Virtus Bologna (oggi all’Anadolu Efes) il successore di Gianmarco Pozzecco sulla panchina della nazionale.
- Petrucci mette fretta a Datome: “Ci sono anche altri, ma la scelta è fatta”
- Vent’anni dopo, Banchi torna nei quadri federali
- La nazionale che verrà: metà roster del Poz resterà, e quanti giovani…
- Volti nuovi (e vecchi): Mannion e DiVincenzo vogliono l’azzurro
Petrucci mette fretta a Datome: “Ci sono anche altri, ma la scelta è fatta”
Dal primo istante successivo all’annuncio del Poz che EuroBasket 2025 sarebbe stato l’ultimo torneo in azzurro, il nome di Banchi é subito schizzato in cima alle preferenze. Dopotutto anche Banchi aveva appena concluso un ciclo, quello sulla panchina della nazionale lettone, riportata tra le grandi del mondo due anni fa ai mondiali (con un quinto posto decisamente insperato), mentre ai recenti Europei le cose sono andate un po’ meno bene con l’eliminazione agli ottavi contro la Lituania.
Banchi è considerato un profilo sufficientemente esperto per guidare il nuovo corso azzurro, che sarà fatto di tanti nuovi elementi che in prospettiva promettono di aprire un vero e proprio ciclo (si spera più vincente dei precedenti). “Ci sarebbero anche altri nomi in ballo, ma penso che la scelta di Datome sia già indirizzata”, ha concluso Petrucci, ospite di Mattarella al Quirinale con la delegazione delle ragazze Under 20, bronzo ai campionati Europei.
“Quello che vorrei è che il nuovo CT abbia la stessa capacità di Pozzecco di farsi voler bene dai suoi giocatori”. Messaggio un po’ criptico, messo agli atti senza filtri.
Vent’anni dopo, Banchi torna nei quadri federali
Banchi, 50 anni compiuti lo scorso 1 agosto, ha già lavorato con la FIP nei primi anni del nuovo millennio, conquistando una medaglia di bronzo ai Giochi del Mediterraneo del 2001 e un argento ai Giochi Militari del 2004.
Da allora, un lungo girovagare per l’Europa e una crescita costante di stima e credibilità, con due scudetti vinti, uno a Siena (poi revocato per le note vicende societarie assieme alla Coppa Italia 2013/14) e uno all’Olimpia Milano nel 2014/15, più una Coppa Intercontinentale con l’AEK Atene nel 2019 e una Supercoppa vinta con la Virtus, appena arrivato a Bologna, nel settembre 2023.
La nazionale che verrà: metà roster del Poz resterà, e quanti giovani…
L’Italia di Banchi (dando per scontato che sarà lui il nuovo CT) avrà tanti volti nuovi e la possibilità di crescere con calma, dal momento che nel 2026 non sono previste competizioni internazionali dopo che la FIBA ha rimodulato il calendario, portando anche gli Europei a disputarsi ogni 4 anni come i mondiali (e non più ogni due anni).
Del roster visto nelle scorse settimane almeno la metà dovrebbero avere ancora un’opportunità: intoccabili Simone Fontecchio e Alessandro Pajola (che Banchi ha allenato a Bologna), così come Nicolò Melli, che a LA28 avrà 37 anni e potrebbe dunque decidere di chiudere con questo quadriennio (a conti fatti triennio) olimpico la sua esperienza in azzurro.
Gabriele Procida e Matteo Spagnolo appaiono due colonne portanti, peraltro pronte a fare un ulteriore step di crescita nelle nuove avventure spagnole con Real Madrid e Baskonia. Saliou Niang e Momo Diouf si sono guadagnati credito e fiducia: improbabile (ad oggi) considerarli fuori dal progetto tecnico.
Volti nuovi (e vecchi): Mannion e DiVincenzo vogliono l’azzurro
Tutti gli altri convocati da Pozzecco vedono la loro posizione messa in discussione. Banchi potrebbe decidere di richiamare Nico Mannion, quindi chiudendo il ciclo di Spissu. Pippo Ricci, Darius Thompson e Nicola Akele andranno rivalutati per tempo, ma una serie di fattori non giocano a loro favore (lo stesso dicasi per Stefano Tonut).
Potrebbe arrivare per davvero Donte DiVincenzo, poi soprattutto Dame Sarr, appena trasferitosi a Duke e in rampa di lancio verso l’NBA. E poi occhio alla classe 2007, quella di Luigi Suigo, Diego Garavaglia e Achille Lonati: potrebbero bruciare le tappe, il che significherebbe automaticamente chiedere spazio e considerazione.
Chiaro però che nelle prime gare di qualificazione al mondiale con Islanda (27 novembre) e Lituania (il 30) i convocati saranno ben diversi: le finestre FIBA cozzano con gli interessi NBA ed Eurolega, e pertanto ci sarà spazio per molti elementi del campionato italiano, con i vari Baldasso, Caruso, Toté, Severini, Candi, Flaccadori, Bortolani, Casarin, Woldetensae, Rossato, Basile, Grant e Della Valle (giusto per citarne alcuni) che potrebbero contribuire a spedire la nazionale verso Qatar 2027, e poi lasciare spazio ai big, come spesso capita in questi frangenti.