Israele, Chiorazzo pungola la Regione: «Sospendere i rapporti»

  • Postato il 3 giugno 2025
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Israele, Chiorazzo pungola la Regione: «Sospendere i rapporti»

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Dal presidente del Consiglio regionale, Chiorazzo la mozione che ha l’obiettivo di fermare ogni forma di cooperazione con Isrlaele


Sospendere ogni forma di cooperazione istituzionale, commerciale o economica con Israele. Il vice presidente del Consiglio Regionale della Basilicata, Angelo Chiorazzo, ha comunicato ieri la trasmissione ufficiale della mozione sul conflitto in Medio Oriente e sulla situazione umanitaria nella Striscia di Gaza al Presidente del Consiglio regionale e a tutti i gruppi consiliari, con la richiesta di condivisione e di inserimento all’ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio Regionale.

«La Basilicata – ha spiegato Chiorazzo – non può restare indifferente davanti alle immagini di devastazione e morte che arrivano quotidianamente da Gaza. Con questa mozione chiediamo che anche il nostro Consiglio assuma una posizione netta, condannando con fermezza le gravi violazioni dei diritti umani e sostenendo il cessate il fuoco immediato, così come richiesto dalla comunità internazionale». Il testo impegna il governo regionale a sospendere ogni forma di cooperazione istituzionale, commerciale ed economica tra la Regione Basilicata ed enti e istituzioni del Governo israeliano, «fintanto che perdureranno le azioni militari che stanno causando migliaia di vittime civili innocenti e impedendo l’ingresso degli aiuti umanitari». Una presa di posizione già assunta in analoghi termini da diverse regioni italiane.

«La nostra regione – prosegue Chiorazzo – è una terra di dialogo e accoglienza. Non possiamo tacere di fronte a quello che sta accadendo. Con questa mozione chiediamo anche l’interruzione di ogni relazione economica e commerciale con soggetti legati al governo israeliano, come forma di pressione civile e democratica per fermare un massacro che colpisce soprattutto bambini, donne e civili inermi». Nella mozione, a firma dei consiglieri regionali di Basilicata Casa Comune, Angelo Chiorazzo e Gianni Vizziello, si richiama anche l’esperienza lucana della Città della Pace per i Bambini, fondata dalla premio Nobel per la Pace Betty Williams, come simbolo di un impegno che la Basilicata ha già assunto nel difendere i diritti umani e la dignità dei più fragili.

«Essere coerenti con quella visione – conclude Chiorazzo – significa oggi assumersi la responsabilità di agire, con gli strumenti democratici e istituzionali che abbiamo a disposizione, per ribadire che la pace non è mai neutra e che non si può restare in silenzio di fronte a un genocidio». A testimonianza di questo impegno, Basilicata Casa Comune aderisce alla manifestazione nazionale per la pace promossa a Roma il prossimo 7 giugno, per chiedere il cessate il fuoco, la fine della violenza, la protezione dei civili e il rispetto del diritto internazionale».

Anche le forze politiche del centrosinistra lucano – Partito Democratico, Alleanza Verdi Sinistra, Movimento 5 Stelle e Partito Socialista Italiano – aderiscono e partecipano alla manifestazione nazionale “In piazza per Gaza”, promossa per sabato a Roma, per dire con chiarezza «basta complicità», recita una nota firmata da Giovanni Lettieri, Arnaldo Lomuti, Livio Valvano, Donato Lettieri, Michela Trivigno e Gianni Rondinone, «rispetto al massacro in corso nella Striscia di Gaza». Per garantire una presenza ampia e organizzata dalla Basilicata, è stato predisposto un servizio autobus con partenza da Potenza alle 8 dai parcheggi della Regione, in via Verrastro. «Una presenza collettiva – recita ancora la nota- unitaria e determinata per la pace, per il cessate il fuoco immediato, per il diritto internazionale, per la libertà del popolo palestinese».

Intanto anche il M5S, in una nota firmata dalle consigliere Araneo e Verri, aveva reso noto domenica scorsa di accogliere «con grande favore la forte e chiara decisione assunta dalla vicina Regione Puglia di interrompere ogni rapporto istituzionale con i rappresentanti del governo israeliano e con tutti i soggetti ad esso riconducibili. Un atto di responsabilità che condividiamo pienamente e che riteniamo necessario per far sentire concretamente la voce delle istituzioni e per condannare quanto sta accadendo nella striscia di Gaza.

Sulla scorta di questo importante e coraggioso esempio – hanno scritto le consigliere pentastellate – anche in Basilicata, chiederemo alla Giunta regionale di adottare una linea analoga a quella pugliese, interrompendo ogni rapporto istituzionale con il governo Netanyahu e con soggetti ad esso riconducibili». Una decisione che, se intrapresa dalla Regione Basilicata, avrebbe già due precedenti: quello della Puglia (la prima in Italia a rompere gli indugi e a scegliere questa via) e quello dell’Emilia Romagna. «Colpire Hamas – ha specificato il governatore pugliese Emiliano – è un diritto di Israele, al cui popolo va tutta la mia solidarietà per i fatti del 7 ottobre. Ma non si possono colpire bambini e popolazione inerme, non si possono distruggere le loro case e la possibilità di alimentarsi e bere. Queste sono cose inaccettabili» ha scritto.

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