Iren, Torino pronta a scalzare Genova come primo azionista. Il Pd: “Bucci e Piciocchi diano spiegazioni”

  • Postato il 6 marzo 2025
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sede Iren Genova

Genova. Torino è pronta a comprare nuove quote di Iren acquisendo azioni per 83 milioni di euro. Una delibera del consiglio metropolitano ha dato parere favorevole, sia tecnico che contabile, all’operazione che prevede l’acquisto di circa il 3,12% delle quote.

A guidare l’operazione la Metro Holding Torino (Mht), la società finanziaria della Città metropolitana costituita a fine 2020 per trattare l’acquisizione, la gestione e la vendita di partecipazioni societarie. Con quest’operazione Torino diventerebbe il primo azionista di Iren, scalzando Genova che oggi detiene il 18,85% tramite la finanziaria Fsu. Oggi il capoluogo piemontese possiede il 16,3%, seguono il Comune di Reggio Emilia, con il 11,65% e quello di Parma con il 3,16%.

“Mht ha dato mandato a Intesa Sanpaolo, divisione Imi Corporate & Investment – si legge in una nota della società – in qualità di global coordinator e joint bookrunner, di effettuare l’operazione attraverso una procedura di reverse accelerate bookbuilding a un prezzo per azione non superiore a 2,228 euro”. La finalità dell’operazione “rientra nella volontà di Città metropolitana di Torino, in coerenza con gli indirizzi già approvati dal Consiglio metropolitano nel Piano strategico 2024-2026 e nel Documento unico di programmazione 2025-2027, di operare una scelta strategica in termini industriali e di sviluppo economico a vantaggio dell’intero territorio nei diversi settori di intervento di Iren”.

Torino cresce, Genova perde. Ecco la differenza tra centrosinistra e centrodestra. Quanti danni deve fare ancora questo centrodestra a Genova prima di terminare il proprio mandato?”, attaccano Davide Natale e Simone D’Angelo, segretario regionale e provinciale del Partito Democratico. “Con Bucci l’amministratore delegato è poco più di un direttore generale – proseguono -. L’ex sindaco al momento della nomina di Signorini accettò di vedere spogliato di importanza il ruolo di Genova all’interno di Iren. Non cambiò nulla al momento dell’indicazione del nuovo amministratore. Avevamo chiesto di fissare l’assemblea per l’approvazione del bilancio e del rinnovo del Cda dopo le elezioni di Genova, ma troppo ghiotto era il tavolo delle nomine. Nomine che non hanno riportato le precedenti deleghe in capo all’ad e quindi al socio Genova”.

“Speravamo che tutto potesse finire lì e invece arriva la notizia che Torino crede e vuole investire in Iren, e Genova, dopo aver perso peso nella gestione, perderà anche importanza dal punto di vista societario – sottolineano ancora i dem -. Un danno a discapito dei genovesi e dei liguri che sarà ancora più pesante in un momento in cui sarebbe necessario avere le redini dell’azienda saldamente in mano visto le sfide che ci sono da affrontare per il nostro territorio sia dal punto di vista dei rifiuti, che da quello del servizio idrico e anche dalle sfide energetiche. Tra un impegno elettorale e l’altro, l’attuale presidente della Regione e la sua controfigura oggi alla guida del Comune di Genova, Piciocchi, dovrebbero dare delle spiegazioni ai genovesi e ai liguri“.

Autore
Genova24

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