Comunali Genova, Salis incontra Cgil e Rsu ex Ilva: “Contrasto al lavoro povero e rilancio dell’industria”
- Postato il 6 marzo 2025
- Copertina
- Di Genova24
- 1 Visualizzazioni


Genova. La candidata del centrosinistra alle comunali, Silvia Salis, ha incontrato oggi i rappresentanti della Camera del Lavoro di Genova, insieme a Gianni Pastorino, capogruppo Lista Andrea Orlando Presidente, è poi andata all’Ex Ilva dove ha incontrato l’Rsu insieme a Giancarlo Furfaro e Andrea Orlando, per confrontarsi con il sindacato su quelle che sono le esigenze prioritarie della città.
“È stato un momento di conoscenza e di incontro importante con i sindacati – dice Salis – le Rsu e con le realtà industriali della città, perché uno degli obiettivi al centro del nostro programma è il contrasto al lavoro povero, una delle proposte interessanti da questo punto di vista è quella di introdurre il salario minimo di 9 euro l’ora anche per tutti i lavoratori delle realtà che lavorano in appalto per il Comune di Genova. Il Comune deve utilizzare tutti gli strumenti a sua disposizione per tutelare le industrie già presenti sul territorio e promuoverne la crescita. Serve un piano industriale che garantisca lo sviluppo della siderurgia, per questo le aree ex Ilva vanno tutelate e devono continuare ad avere un uso industriale”.
Alle parole della candidata dello schieramento progressista fanno eco le dichiarazioni del responsabile nazionale Pd Industria Andrea Orlando: “Siamo profondamente convinti del fatto che la possibilità di ridare qualità al lavoro, a Genova come in Italia, passi dal rilancio dell’industria attorno a una nuova acciaieria sostenibile ambientalmente. Si può immaginare un processo di attrazione di imprese anche a partire dall’utilizzo della latta, un segmento specifico che presenta ancora oggi un’ampia domanda, ma che il sottoutilizzo degli impianti e la mancanza di investimenti non hanno consentito di incrociare. Ci batteremo finché, nella fase transitoria e in attesa di un piano specifico per Genova e Novi, gli strumenti di sostegno al reddito per i lavoratori siano mantenuti. Per questo, chiediamo al Governo e alla Regione di attivarsi per garantire questa prospettiva”.
Qualità del lavoro, servizi sociali e rilancio delle periferie sono, per la Cgil, i punti cardine da cui si dovrà partire. “Genova ha bisogno di concretezza – dice Igor Magni, segretario della Camera del Lavoro di Genova – siamo una città che invecchia, poco attrattiva per i giovani che scelgono altri luoghi per intraprendere il loro percorso di vita, energie preziose che non possiamo continuare a disperdere”.
“A Genova aumentano povertà e contratti precari soprattutto in settori come commercio e turismo, ambiti importanti della nostra economia dove purtroppo spesso si annidano lavoro grigio se non addirittura nero – continua la Cgil – per sviluppare l’economia della città c’è bisogno di una industria forte, compatibile con l’ambiente che, insieme al porto, possa essere il volano del rilancio di tutti gli altri settori”.
“Per arrivare a questo risultato occorre una regia che, a partire da welfare, realizzazione delle infrastrutture materiali e immateriali, e lavoro di qualità rompa l’isolamento che ha portato a una situazione di stagnazione economica che la rende una città piccola, più anziana e meno attraente agli investimenti”, conclude la Cgil.

Il tema della qualità del lavoro e dei salari, e della necessità delle infrastrutture sociali per evitare lo spopolamento, era già stato affrontato dalla candidata nella giornata di ieri, in occasione della visita alla Cucina Popolare in Val Bisagno: “Troppo semplice dire ‘invertirò l’andamento demografico’ – le sue parole – bisogna dire come fare, e per farlo bisogna sostenere le famiglie che già hanno figli, sostenere i giovani a trovare un lavoro di qualità che gli permetta di avere una casa, di pagare un affitto o un mutuo, di pensare di fare dei figli e soprattutto di pensare che quei figli abbiano un luogo dove crescere, un luogo che permetta alla famiglia di continuare a lavorare, di continuare a produrre un tessuto sociale che faccia sì che ci sia la speranza di far crescere l’andamento demografico in questa città”.
E parlando dell’altra priorità espressa dai sindacati, l’attenzione alle periferie, proprio questa mattina, Salis è stata impegnata in un sopralluogo non pubblico a Certosa, in Valpolcevera, nella zona della scuola Ariosto. Qui da tempo gli scolari e le maestre devono convivere con i lavori per il prolungamento della metropolitana e dell’ultima tratta del terzo valico.
Ad accompagnare Silvia Salis alcuni rappresentanti del comitato Liberi Cittadini di Certosa, che martedì scorso ha manifestato davanti a palazzo Tursi, e la segretaria regionale di Azione Cristina Lodi. “Salis
ha voluto vedere con i propri occhi l’impatto dei cantieri sulla vita dei cittadini e delle decine di piccoli studenti con gli operatori scolastici che frequentano ogni giorno la scuola. È apparso evidente come gli abitanti siano stati lasciati soli dall’amministrazione comunale per anni ad affrontare gli enormi disagi che i lavori stanno provocando”.
Nelle stesse ore il Comune di Genova, con il vicesindaco reggente Pietro Piciocchi, ha annunciato che l’amministrazione ha deliberato l’acquisizione dell’area ex Facchini, di proprietà delle ferrovie, sulla base della valutazione fatta nei giorni scorsi dall’Agenzia delle Entrate e che ha fissato il prezzo del complesso sui 7,8 milioni di euro. L’area ospiterà un liceo per la Valpolcevera, un parcheggio da 250 posti e un parco pubblico.
Domani, venerdì 7 marzo, Silvia Salis sarà nel quartiere di Sampierdarena insieme, tra gli altri, al presidente di municipio Michele Colnaghi (M5s). Dopo un incontro con i responsabili della ong Music For Peace si recherà in un altro punto di riferimento del quartiere, il centro Don Bosco. L’8 marzo in piazza per il corteo in occasione della giornata internazionale della donna.