“Ingrata”, “Non ti devo nulla”, “Volgare e malmostosa”: scintille tra Mariolina Venezia e Vanessa Scalera. Botta e risposta al vetriolo alla presentazione di Imma Tataranni
- Postato il 21 febbraio 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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“Ingrata”. “Vogare e malmostosa”. “Non ti devo nulla”. Volano parole pesantissime tra l’attrice Vanessa Scalera e Mariolina Venezia, la scrittrice che ha inventato Imma Tataranni. Durante la conferenza stampa di presentazione di Imma Tataranni – Sostituto Procuratore 4, la nuova stagione della celebre serie di nuovo in onda su Rai1 domenica 23 febbraio tutto l’aplomb delle imbalsamate conferenze di cinema, tv e teatro è saltato in un istante. È bastato che una giornalista chiedesse alla Scalera le ragioni del mancato saluto e ringraziamento sul palco di Sanremo 2025 a Mariolina Venezia per scatenare un putiferio di offese e contro offese che passeranno alla storia. La giornalista aveva fatto notare a Scalera che sul palco dell’Ariston nell’elenco dei ringraziamenti per la riuscita e il successo del personaggio della Tataranni aveva dimenticato il nome della creatrice assoluta di tutto quel successo: la scrittrice Mariolina Venezia. “Non ho problemi a dire che ho dimenticato il suo nome e che da sempre ho un rapporto particolare con gli sceneggiatori”, ha risposto la Scalera con quel suo solito modo brusco e piccato. “Mariolina ha scritto un personaggio straordinario, ho letto i libri, però io comunico con chi scrive la stagione. L’ho solo dimenticata e … basta, solo questo”.
A quel punto il microfono è passato alla Venezia che, oltretutto, in una conferenza stampa dove sul palco potevano starci anche cinque membri del cast era stata relegata in mezzo al pubblico. “Avendo io creato il personaggio di Imma Tataranni, non posso che essere una fan di tutti gli ingrati. Imma Tataranni è una paladina dell’ingratitudine”, è stata la prima bordata parecchio di classe della Venezia. “La gratitudine che viene tanto sponsorizzata è spesso il primo passo per la connivenza, è spesso il primo passo per i clan, è spesso il primo passo per quello che si può anche chiamare mafia”, ha poi sottolineato modello fuochi d’artificio la scrittrice. “Ringrazio Vanessa Scalera per la sua ingratitudine, mi ha spesso dimenticata. Ma è libera e io amo le donne libere, Vannessa Scalera è una donna libera al pari di Imma. Forse non è un caso che l’abbia interpretata così bene”.
Chiusa qui? Manco per idea. Figuriamoci se un personaggio come la Scalera non accetta il rilancio rincarano il veleno. “Sono stata messa in mezzo, non voglio entrare nella tua volgare polemica. Io ricordo la tua ingratitudine durante la prima conferenza stampa di Imma Tataranni: hai avuto un comportamento malmostoso, me lo ricordo ancora. Io non ti devo nulla. Io devo ringraziare la produzione e il regista. Ti ho sempre nominata nelle interviste, Ringrazio gli sceneggiatori, ma io non ti devo nulla”. Dopo la visione di una breve clip il fuoco è divampato ulteriormente: “Ricordo le parole non carine rivolta a noi attori da Mariolina Venezia nella prima conferenza stampa”, ha chiosato Scalera. A quel punto in una disfida tutta al femminile è intervenuto un uomo, l’attore Massimiliano Gallo a gettare acqua sul fuoco: “Parliamo di un intervento fatto a Sanremo a tarda sera di due minuti. C’era tensione, preoccupazione nel dire delle cose in pochi minuti. Vanessa ha chiesto scusa per essersi dimenticata di ringraziare Mariolina, poi per il resto si chiariranno”. Scalera aveva risposto ad un’altra domanda in conferenza stampa dove aveva sottolineato il temperamento fumantino suo come del personaggio interpretato nella serie: “cos’ho in comune con Imma Tataranni? Il temperamento. Non sono un’acqua cheta. Quando c’è bisogno di agire, agisco. Poi, va ricordato che interprete ed interpretato (?) sono due cose differenti”.
Intervistata dal Corriere del Mezzogiorono, Scalera ha infine chiosato parlando di sesso o meglio della relazione tra una donna e un uomo molto più giovane, come si vedrà nella serie: “Finché il sesso non sarà visto dalle donne, continueremo a parlare di differenze di età, di toy boy. Finchè non toglieremo il velo a Maria staremo sempre lì fermi al palo. Siamo intrisi di cattolicesimo. Dobbiamo liberarci, non siamo solo madri e vergini”.
La trama delle nuove puntate
La quarta stagione di ‘Imma Tataranni – Sostituto Procuratore’ andrà in onda su Rai 1 in prima serata da domenica 23 febbraio. Quattro puntate prodotte da Rai Fiction, IBC Movie e Rai Com, con il contributo della Regione Basilicata e con il sostegno della Lucana Film Commission. Scalera veste di nuovo i panni dell’amatissimo sostituto procuratore della Repubblica di Matera, amata dal pubblico per la sorprendente schiettezza, per il temperamento impetuoso e per il suo indagare senza tregua nel panorama umano e geografico di Matera. Nel cast ci saranno ancora Massimiliano Gallo (nel ruolo del marito di Imma, Pietro De Ruggeri), Alessio Lapice (nel ruolo del maresciallo Ippazio Calogiuri) e Barbara Ronchi (che interpreta la cancelliera Diana De Santis). E ancora: Carlo Buccirosso nei panni del procuratore capo Alessandro Vitali e Cesare Bocci in quelli del pregiudicato Saverio Romaniello.
I nuovi episodi alternano la detection dei singoli gialli con le vicende umane e familiari di Imma Tataranni. Nella passata stagione, infatti, una profonda distanza ha diviso Imma dal marito Pietro, colpevole di essersi lasciato conquistare dall’adrenalinica voglia di vivere di Sara, giovane tragicamente uccisa dal cugino e di cui proprio Pietro è stato il primo sospettato. A causa di questa vicenda, Imma vive un momento di forte delusione e finisce tra le braccia del maresciallo Calogiuri. La quarta stagione racconta la crisi del matrimonio di Imma e Pietro. I due protagonisti, al di là del bene che vogliono alla figlia Valentina (Alice Azzariti), sono chiamati a capire con sincerità che cosa provano l’una per l’altro e a decidere se proseguire la loro vita insieme o separarsi. “La sensazione è di non aver mai interrotto la lavorazione della serie – ha sottolineato il regista Francesco Amato in conferenza stampa – È bello vedere crescere gli attori e la troupe. Questo progetto è un allineamento di astri, in cui le stelle sono i nostri attori. Loro producono tanta luce, ma non oscurano i pianeti e chi scrive questa serie. È un cantiere aperto, grazie alla disponibilità degli sceneggiatori”, conclude il regista.
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