Incidente mortale in porto, sindacati a palazzo San Giorgio: “Sostegno economico alla famiglia di Giovanni e subito tavolo sulla sicurezza”
- Postato il 18 dicembre 2024
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- Di Genova24
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Genova. Attivarsi immediatamente su come sostenere la famiglia del lavoratore scomparso e organizzare da subito i preposti tavoli sulla sicurezza per fare con urgenza il punto della situazione e porre rimedio ai tutti quelli che possono essere i margini di rischio. Questo in sintesi l’esito dell’incontro avvenuto questo pomeriggio presso palazzo San Giorgio tra sindacati e i vertici di Autorità di sistema portuale, tra cui l’ammiraglio Massimo Seno, a seguito del drammatico incidente che ha portato alla morte di un portuale mentre era al lavoro in banchin.
“Sono essenzialmente due le cose che faremo immediatamente – spiega a Genova24 Mauro Scognamillo, segretario generale Fit Cisl a margine dell’incontro – la prima è quella di sostenere la famiglia di Giovanni, vittima di un incidente atroce quanto drammatico. In secondo luogo abbiamo predisposto una seduta del tavolo di igiene e sicurezza, che speriamo si possa fare prima di Natale, per poter mettere nero su bianco le tante richieste dei lavoratori del porto“.
Tra queste spicca la richiesta “urgente” di un rafforzamento del corpo ispettivo: “Deve essere implementata al massimo la possibilità di movimento in autonomia degli rls (rappresentati dei lavoratori per la sicurezza, ndr) all’interno di tutta la zona portuale, snellendone la procedura di accesso – continua Scognamillo – Devono essere anche aumentati gli ispettori di Adsp che oggi sono troppo pochi per un porto come quello di Genova. Insomma dare la possibilità di coprire a livello di sicurezza tutto lo scalo più grande del paese e che lavora h24 per 365 giorni all’anno”. A gennaio poi saranno convocati gli stati generali del lavoro portuale: “Sarà l’occasione per promuovere ancora la possibilità del prepensionamento per questa categoria lavorativa. L’età media è troppo alta e va abbassata”.
Nel frattempo, però, il dolore e lo sconforto per il drammatico evento di questa mattina non si placa. “La magistratura stabilità le cause di questa tragedia – conclude Scognamillo – tra i lavoratori del porto c’è grande rabbia e amarezza, come comprensibile”. Dopo le 24 ore di sciopero cosa succederà? “Torneremo a lavorare, oggi abbiamo dimostrato alla città la nostra compattezza e la nostra solidarietà ai colleghi coinvolti nell’incidente. Da domani inizieremo a organizzare gli incontri urgenti che abbiamo concordato oggi a Palazzo San Giorgio mentre partiranno a breve iniziative in solidarietà e sostegno alla famiglia di Giovanni”.