Inceneritore in Valbormida, il coordinamento del no: “Le dichiarazioni di Ripamonti sono inaccettabili”

  • Postato il 21 ottobre 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Valbormida. “Collegare la costruzione di un impianto ai lavori sui fiumi è una presa in giro per un territorio già martoriato. Le dichiarazioni dell’assessore Ripamonti sono sconcertanti. Sostenere che la costruzione di un inceneritore possa servire a “mettere in sicurezza i fiumi” è un’affermazione che rasenta l’assurdo e dimostra una superficialità di analisi che lascia senza parole”.

Il Coordinamento “No Inceneritore Valbormida Ligure & Piemontese” interviene e risponde all’assessore regionale Paolo Ripamonti: “Promettere bonifiche e interventi idrogeologici in cambio di un impianto altamente inquinante è una presa in giro nei confronti di un territorio che ha già pagato un prezzo altissimo in termini ambientali e sanitari. Se i dati reali restano confermati, dimostrano tutt’altro: l’impianto del Gerbido di Torino, citato spesso come esempio, nel 2016 ha prodotto oltre 113 mila tonnellate di rifiuti tossici, ha consumato più di un miliardo di litri d’acqua di falda e bruciato quasi otto milioni di metri cubi di metano, restituendo nell’aria e nelle acque decine di sostanze inquinanti”.
“In Val Bormida un inceneritore non ha alcun senso logico né economico: perché si trova lontano dai centri di produzione dei rifiuti (in gran parte genovesi), perché comporterebbe costi di trasporto enormi e un aumento del traffico pesante, e perché aggraverebbe una rete viaria già congestionata e fragile – concludono dal coordinamento – A tutto questo si aggiunge il rischio sanitario e ambientale, in una valle che da decenni attende bonifiche vere, non nuove servitù. Se Ripamonti vuole “parlare con coraggio”, cominci col dire la verità: l’inceneritore in Val Bormida è una follia, non una soluzione”.
Autore
Il Vostro Giornale

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