In Toscana c’è un posto unico che puoi visitare solo adesso, non fartelo sfuggire

  • Postato il 14 settembre 2025
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Tra le montagne della Toscana, a pochi chilometri da Lucca, c’è un luogo che sembra uscito da una cartolina. Non si tratta di un borgo o di una villa storica, ma di un canyon naturale tra i più spettacolari d’Italia, visitabile soltanto in un periodo limitato dell’anno. Da ottobre in poi diventa inaccessibile a causa delle condizioni meteo e della portata dei torrenti, per questo chi vuole scoprirlo deve affrettarsi.

Solo dopo qualche curva e diversi chilometri di boschi si arriva a questa gola nascosta, incastonata tra le montagne dell’Appennino. Il suo nome è Orrido di Botri, e da anni è considerato una delle perle naturalistiche più sorprendenti della regione.

Un canyon calcareo unico in Italia

L’Orrido di Botri si trova nella Valle del Serchio, all’interno di un’area protetta che si estende per quasi 200 ettari. Qui i torrenti Mariana e Ribellino hanno scavato nella roccia calcarea creando un solco profondo e suggestivo, fatto di strette gole, pareti alte fino a 200 metri e tratti così stretti che sembra quasi di poter toccare entrambe le sponde.

Non è solo un gioiello geologico: il canyon ospita anche una straordinaria varietà di specie animali e vegetali, tra cui la rarissima pinguicola, una pianta carnivora dai fiori viola che cresce solo in pochissimi luoghi al mondo. L’intera area è un rifugio perfetto per l’aquila reale, che qui trova le condizioni ideali per nidificare.

L’esperienza della visita

Il percorso all’interno del canyon è accessibile soltanto in estate, fino alla fine di settembre, quando l’acqua dei torrenti è più bassa e il clima più mite. L’itinerario parte dal borgo di Ponte a Gaio, l’unico accesso consentito, e si sviluppa lungo un tratto che conduce fino al cosiddetto Salto dei Becchi, passando per scenari spettacolari fatti di cascate, vasche naturali e passaggi stretti tra le rocce.

L’escursione dura circa tre ore ed è regolamentata da visite guidate a numero chiuso (massimo 300 persone al giorno), proprio per garantire la tutela dell’habitat. È obbligatorio indossare il casco protettivo fornito all’ingresso, mentre per l’abbigliamento sono consigliate scarpe da trekking, pantaloni corti e una felpa leggera: il fondo è scivoloso e non sono ammessi sandali o scarpe da ginnastica.

Tra natura e borghi suggestivi

A rendere speciale la visita non è soltanto il canyon, ma anche l’ambiente che lo circonda. Poco distante si trovano infatti alcuni dei borghi più caratteristici della Garfagnana, come Montefegatesi, arroccato su una roccia rossastra che gli dà il nome, e Tereglio, circondato da mura medievali e custode di antiche vie di comunicazione verso la Pianura Padana.

Una gita all’Orrido di Botri può quindi trasformarsi in un’esperienza completa: natura incontaminata, passeggiate nei centri storici e la possibilità di assaggiare la cucina tipica lucchese nelle trattorie della zona.

Perché andare adesso

L’Orrido di Botri è una meta estiva per eccellenza. Con l’arrivo dell’autunno le piogge rendono il percorso impraticabile e l’area viene chiusa ai visitatori. Per questo settembre rappresenta l’ultima occasione dell’anno per vivere questa esperienza.

La sua unicità lo rende una tappa obbligata per chi ama il trekking, la fotografia naturalistica o semplicemente vuole scoprire un angolo nascosto della Toscana che pochi conoscono davvero.

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Autore
Blitz

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