“In caso di incidente aereo scappare con il bagaglio causa la morte di un passeggero su 4. Chi viaggia nella parte posteriore è più penalizzato”: lo studio
- Postato il 9 settembre 2025
- Viaggi
- Di Il Fatto Quotidiano
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In caso di emergenza su un aereo, ogni secondo è prezioso. Eppure, ancora troppi passeggeri si ostinano a recuperare il proprio bagaglio prima di mettersi in salvo, rallentando l’evacuazione e mettendo a rischio la vita di tutti. Lo dimostra un recente studio commissionato dalla Federal Aviation Administration (FAA) e condotto dal Fire Safety Engineering Group dell’Università di Greenwich. Utilizzando sofisticati software di simulazione, i ricercatori hanno analizzato migliaia di evacuazioni in un aereo a corridoio singolo (come Boeing 737 o Airbus A320) con 185 persone a bordo e solo metà delle uscite disponibili: uno scenario realistico in caso di incendio o incidente.
Come riporta il Corriere della Sera, lo studio ha simulato quattro scenari, variando la percentuale di passeggeri che tenta di recuperare i bagagli prima della fuga: 0%, 25%, 50% e 75%. Il risultato è allarmante: anche nello scenario ideale, senza nessuno che prende il trolley, il tempo medio di evacuazione è di 121 secondi, ben oltre i 90 secondi richiesti per la certificazione di sicurezza. In quello peggiore, con tre quarti dei passeggeri impegnati a recuperare il bagaglio, la media supera i 200 secondi, con picchi di 272. Dopo 90 secondi, in questo caso, restano a bordo 64 persone: quasi un terzo degli occupanti.
Il comportamento di prendere il bagaglio rallenta la fuga in modo importante. Bastano 5,3 secondi in media (ma si arriva fino a 15) per recuperare un trolley dalla cappelliera. Un tempo che equivale a un’eternità in una cabina invasa da fumo e fiamme. I passeggeri nella parte posteriore risultano i più penalizzati: il loro tempo di evacuazione può più che raddoppiare, mentre chi siede davanti è relativamente meno esposto, ma non per questo immune da rischi.
Ma perché anche in situazioni di estrema emergenza molti tendono a dare priorità al recupero del bagaglio? Gli psicologi parlano di “comportamento possessivo sotto stress”: in momenti di panico, ci si aggrappa a ciò che è familiare, come documenti, soldi, dispositivi. Oppure si sottovaluta il rischio, pensando che “prendere la valigia richieda solo un attimo”. Ma se tutti pensassero così, quell’attimo procurerebbe un blocco letale nei corridoi e compromettere l’intera evacuazione.
Il rapporto, in conclusione, invita le autorità a rivedere i test di certificazione e le campagne informative, suggerendo messaggi più chiari e realistici nei video di sicurezza e, se necessario, sanzioni per chi viola le procedure. D’altronde ogni secondo perso per un bagaglio è un secondo sottratto alla sopravvivenza collettiva.
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