In Calabria un minore su due è a rischio povertà

  • Postato il 29 settembre 2025
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Il Quotidiano del Sud
In Calabria un minore su due è a rischio povertà

Bambini e povertà. Il dato drammatico che accompagna l’avvio della campagna Unicef per le elezioni regionali 2025. Presentata l’Agenda Calabria 2025-2030 per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. L’allarme del presidente del Comitato, Raiola


CATANZARO – Un bambino su due in Calabria vive a rischio di povertà ed esclusione sociale. È questo il dato drammatico che accompagna l’avvio della campagna Unicef per le elezioni regionali 2025.
L’organizzazione internazionale ha presentato l’Agenda Calabria 2025-2030 per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, un documento che fotografa le principali emergenze sociali e indica le azioni da inserire tra le priorità della futura amministrazione regionale, ed in particolare ai candidati presidenti.

L’AGENDA UNICEF CALABRIA 2025-2030


Le “Cose da Fare 2025”, è un’Agenda che guarda ai prossimi cinque anni con un obiettivo chiaro: rimettere i diritti dei bambini e degli adolescenti al centro delle politiche regionali.
Non si tratta di un testo calato dall’alto, ma di un percorso costruito insieme ai ragazzi e alle ragazze che partecipano come volontari Unicef o nel Servizio Civile Universale.

BAMBINI E POVERTÀ, CINQUE PRIORITÀ


Le priorità individuate sono cinque. La prima riguarda il contrasto al cambiamento climatico e la sostenibilità ambientale, con politiche che riducano le emissioni, aiutino i territori ad adattarsi e diffondano consapevolezza. C’è poi la lotta a ogni forma di discriminazione, la promozione della partecipazione attiva e di un’educazione alla pace. Al centro anche l’educazione di qualità: più servizi per la prima infanzia, scuole inclusive e un impegno costante per ridurre la dispersione scolastica. Un altro tema chiave è la salute mentale: ansia, depressione e isolamento colpiscono sempre più ragazzi, servono quindi servizi territoriali e programmi di prevenzione. Infine, il sostegno alla genitorialità positiva, con misure per aiutare le famiglie, favorire la conciliazione lavoro-vita e rafforzare comunità educanti.

SERVONO STRUMENTI CONCRETI


Accanto a queste aree, Unicef chiede strumenti concreti: bilanci pubblici che indichino con chiarezza le risorse destinate ai minori, osservatori regionali con dati aggiornati, un Garante dell’infanzia più forte e progetti di cooperazione che promuovano pace e diritti.

«I BAMBINI NON SONO TEMA RESIDUALE»

«Non possiamo più considerare i bambini un tema residuale – ha dichiarato Giuseppe Raiola, presidente del Comitato regionale Unicef Calabria –. In Calabria, al 1° gennaio 2025, i minorenni rappresentano il 15,6% della popolazione. Eppure, i dati ci dicono che il 48,8% di loro è a rischio povertà ed esclusione sociale e il 26,8% delle famiglie vive in condizioni di povertà relativa. Questi numeri fotografano un’emergenza che la politica non può ignorare: investire sull’infanzia significa investire sul futuro della nostra terra».

I DATI SULLA DISPERSIONE SCOLASTICA


I numeri raccontano una realtà fatta di divari profondi. La dispersione scolastica implicita raggiunge in Calabria il 21,6% nel primo ciclo e l’11,6% nel secondo, contro medie nazionali nettamente più basse. I servizi per la prima infanzia sono largamente insufficienti: i posti nei nidi coprono appena il 15,7% dei bambini da 0 a 2 anni, meno della metà dell’obiettivo europeo del 33%. Le scuole restano spesso barriere architettoniche invalicabili: il 48% degli edifici non è accessibile a minori con disabilità. Preoccupante anche il dato sui NEET, i giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano né lavorano: in Calabria nel 2024 erano il 26,2%, quasi il doppio della media italiana (15,2%).

BAMBINI E POVERTÀ, UNA AGENDA CHE TRACCIA UNA LINEA CONCRETA


«Questa Agenda – ha aggiunto Raiola – non è solo un elenco di buone intenzioni, ma una traccia concreta per costruire una Calabria a misura di bambino. Chiediamo ai candidati di assumere impegni chiari: investire in scuole inclusive, sostenere le famiglie, garantire servizi educativi e sociali diffusi, sviluppare strategie stabili contro la dispersione e la povertà minorile. La nostra Regione ha un saldo demografico ancora giovane rispetto ad altre aree del Paese, e questo deve diventare un’opportunità e non un problema irrisolto».

UN DOCUMENTO CHE PROPONE UN PERCORSO AMMINISTRATIVO E POLITICO


Un documento, dunque, che non si limita a fotografare le criticità ma propone un percorso politico e amministrativo preciso. All’interno è contenuto anche il Manifesto delle ragazze e dei ragazzi, frutto del lavoro di ascolto condotto con i volontari Unicef e i giovani del Servizio Civile Universale, che hanno espresso bisogni, aspettative e proposte concrete.
«È tempo che la Calabria smetta di guardare ai bambini solo come a un numero – ha concluso Raiola –. Dare centralità ai loro diritti significa costruire una società più equa, inclusiva e sostenibile. Ai candidati alla Presidenza chiediamo di sottoscrivere questo impegno con coraggio e responsabilità».

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