In Calabria cinque ristoranti stellati “Michelin”
- Postato il 20 novembre 2025
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Il Quotidiano del Sud
In Calabria cinque ristoranti stellati “Michelin”

La Calabria riconferma cinque ristoranti stellati Michelin nell’edizione 71. Taverna Kerkira ottiene il riconoscimento Bib Gourmand per qualità e prezzi.
Ci sono ristoranti che “meritano un viaggio”, sono nell’immaginario quelli che vengono insigniti con la stella Michelin. Ottenere e mantenere la stella è un prestigio e soprattutto è un riconoscimento per un lavoro in cucina fatto di passione, studio, ricerca e soddisfazione del cliente. L’edizione numero 71 della guida Michelin è stata presentata ieri al Teatro Regio di Parma. Sono cinque i ristoranti calabresi con una stella che “meritano quel viaggio”: L’Abbruzzino Oltre di Lamezia Terme, Il Gambero Rosso di Marina di Gioiosa Ionica, l’Hyle di San Giovanni in Fiore, il Qafiz di Santa Cristina d’Aspromonte e il Dattilo di Strongoli. Sono tutte riconferme che continuano a viaggiare nell’universo della ristorazione d’eccellenza.
RISTORANTI STELLATI IN CALABRIA: PERDITE E NUOVI RICONOSCIMENTI BIB GOURMAND
L’anno scorso i ristoranti stellati calabresi erano sette, perdono la stella, non per demerito ma a causa di trasferimento e chiusura, il ristorante Abbruzzino di Catanzaro e Lepore di Lamezia Terme. Un nuovo riconoscimento per la Calabria arriva dai Bib Gourmand italiani: sono le insegne che vantano il riconoscimento della guida che unisce qualità, autenticità e prezzi contenuti. La Calabria celebra la sua autenticità con Taverna Kerkira a Bagnara Calabra (Rc) dove si ritrova stile di cucina più semplice, facilmente riconoscibile e facile da consumare, nella nostra regione sono vari i ristoranti che hanno ricevuto questo riconoscimento negli anni scorsi. Ecco cosa scrive la Guida rossa a proposito dei ristoranti calabresi che hanno mantenuto la stella.
ABBRUZZINO OLTRE (LAMEZIA TERME)
Abbruzzino Oltre (Lamezia): «È la sfida del giovane chef Luca Abbruzzino, che ha scelto di insediarsi al primo piano di un palazzo storico del centro. L’esperienza inizia nell’elegante salottino, ideale per l’aperitivo, per poi proseguire in una delle due sale da pranzo. Qui prende forma il suo menu a sorpresa, una sequenza di piccole portate legate da un filo rosso fatto di fantasia, tecnica, passione e amore per la propria terra».
TRA I RISTORANTI STELLATI IN CALABRIA ANCHE: GAMBERO ROSSO A MARINA DI GIOIOSA IONICA
Gambero Rosso (Marina Gioiosa): «Il Gambero Rosso nasce negli anni Settanta dal desiderio di Anna Maria e Giuseppe Sculli di rendere omaggio al mare che avevano lasciato da emigranti. Da allora il ristorante è diventato il cuore della vita familiare, oggi guidata dalle nuove generazioni: Riccardo in cucina e Francesco in sala. Una rete di piccoli fornitori disseminati lungo la costa ionica fino a Reggio Calabria garantisce non solo la qualità delle materie prime, ma anche il rispetto dei metodi di pesca. Celebri le proposte di crudo, affiancate da primi e secondi piatti in cui il mare incontra armoniosamente la campagna».
HYLE A SAN GIOVANNI IN FIORE
Hyle (San Giovanni in Fiore): «Il termine Hyle (si legge “ile”) in greco significa “materia” e venne usato dai Greci sin dalle prime visite sull’altopiano silano. La Sila e suoi millenari boschi erano un posto ricco di legna e quindi di materia. L’intento di Hyle è ripercorrere questa via, che parte dalle colline sul mare e arriva in cima alle montagne. Un percorso breve, ma che comprende un’area fertile e ricca di ingredienti diversi, dai quali partire per costruire un progetto di cucina, arricchito dall’esperienza dello chef Antonio Biafora».
QAFIZ A SANTA CRISTINA D’ASPROMONTE
Qafiz (Santa Caterina d’Aspromonte): «Arrivarci non è semplice, ma piacevolissimo, sperduto com’è in un mare di ulivi della campagna calabrese più selvaggia. Alla fine, ci si ritrova davanti ad un’elegante villa di fine Settecento, con annesso frantoio in cui è stato ricavato il ristorante sotto ad un caratteristico soffitto dalle volte a crociera. Gli ospiti si possono accomodare intorno allo Chef’s Table (il bancone) o scegliere un unico tavolo più decentrato. Poi, tutti insieme si inizierà l’esperienza del lungo e unico menù degustazione di Nino Rossi».
DATTILO A STRONGOLI
Dattilo (Strongoli): «In un mondo come quello dell’alta cucina, ancora dominato in gran parte da figure maschili, Caterina Ceraudo rappresenta una voce autorevole, capace di distinguersi per personalità e talento. Il suo ristorante si trova all’interno di un grazioso agriturismo. Tra ulivi millenari e una bella piscina, l’azienda produce vino, olio, marmellate di cedro e arance, succhi di frutta: un microcosmo agricolo in armonia con il territorio. In questo contesto rurale si contrappone – o meglio, si completa – la cucina di Caterina: moderna, creativa, ma sempre equilibrata, capace di valorizzare le tipicità locali senza eccessi».
Il Quotidiano del Sud.
In Calabria cinque ristoranti stellati “Michelin”