Ilaria Salis, fango sull'Italia: "Deportazioni di massa", esplode il caso
- Postato il 8 dicembre 2025
- Politica
- Di Libero Quotidiano
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Ilaria Salis, fango sull'Italia: "Deportazioni di massa", esplode il caso
Le nuove regole sul fronte dell'immigrazione che arrivano da Bruxelles potrebbero cambiare il volto alla gestione dell'emergenza sulle coste del nostro Paese. E le parole del ministro Piantedosi in questa direzione fanno ben sperare, soprattutto sfruttando concordato con l'Albania con i nostri hot spot sull'altra sponda dell'Adriatico: "Con l'approvazione di questi regolamenti, soprattutto se il percorso si completerà con l'anticipazione dei tempi di entrata in vigore dell'ampio quadro regolatore europeo, i centri di Albania si ricandidano con forza a essere attivi su tutte le funzioni per i quali erano stati concepiti, quindi luoghi di trattenimento per l'esercizio delle procedure accelerate di frontiera, ma soprattutto a candidarsi a essere il primo esempio di quei return hubs che sono citati proprio da uno di questi regolamenti, quindi un esempio di quello che poi l'Europa".
Ma a rosicare più di tutti per questa svolta è Ilaria Salis che la spara davvero grossa parlando di "deportazioni": "Questa mattina il Consiglio UE ha approvato a maggioranza qualificata la normativa sui rimpatri e le proposte sui cosiddetti 'paesi di origine sicuri' e 'paesi terzi sicuri.' Ha conferito così ai governi nazionali un mandato che, fino a pochi anni fa, sarebbe parso impensabile in un sistema democratico: il via libera ad un piano di deportazione di massa, attuabile attraverso campi di detenzione extra-territoriali, procedure accelerate e garanzie drasticamente ridotte".
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E ancora: "Si tratta di un salto di qualità razzista e autoritario nelle politiche sul diritto d'asilo. Una svolta profondamente negativa, che rivela tutta l'oscurità del tempo presente. Il diritto internazionale - e con esso i diritti degli individui e dei popoli - viene ridotto a carta straccia, sostituito dall'arbitrio dello Stato sovrano. Il problema è l'estrema destra, certo, ma non solo. Il problema è un clima generale sempre più autoritario, che colpisce con crescente violenza e disprezzo le persone migranti e razzializzate. Oggi tocca a loro, ma domani toccherà a molti altri. Noi faremo ciò che è giusto, anche in direzione ostinata e contraria: continueremo a lottare per i diritti di ciascuno e di tutti, alla ricerca di alleanze internazionaliste capaci di sfidare questa deriva".
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