Il prezzo dei carburanti in Puglia oggi 5 luglio 2025: benzina, diesel, gpl e metano
- Postato il 5 luglio 2025
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Il prezzo dei carburanti in Puglia oggi 5 luglio 2025: benzina, diesel, gpl e metano
Il costo dei carburanti in Puglia al 5 luglio 2025 riflette le dinamiche di mercato e fiscali che influenzano quotidianamente i prezzi alla pompa. In questo articolo analizziamo i prezzi medi di benzina, diesel, GPL e metano, evidenziando le componenti che determinano il prezzo finale per il consumatore. Il prezzo della benzina, ad esempio, è composto da una parte fiscale predominante e da una componente industriale legata al costo della materia prima e al margine dei gestori. Analogamente, il prezzo del gasolio presenta una struttura simile ma con percentuali diverse tra imposte e margini industriali. Scopriremo inoltre come le quotazioni internazionali e il cambio euro/dollaro influenzino il costo della materia prima, mentre i gestori possono intervenire sul margine lordo per adeguare i prezzi alla pompa.
Il prezzo dei carburanti in Puglia
Ultimo aggiornamento: 5 luglio 2025
TIPOLOGIA | EROGAZIONE | PREZZO MEDIO (€/L) |
Benzina | SELF | 1.745 |
Gasolio | SELF | 1.657 |
GPL | SERVITO | 0.674 |
Metano | SERVITO | 1.504 |
Come si compone il costo dei carburanti
Il prezzo della benzina è costituito da due componenti principali: quella fiscale e quella industriale. La componente fiscale rappresenta circa il 58% del prezzo finale e include accise e imposta sul valore aggiunto (IVA). Questa incidenza elevata rende la parte fiscale la componente più rilevante nel costo alla pompa. La restante parte, pari al 42%, è la componente industriale, che si suddivide ulteriormente in costo della materia prima e margine lordo. Il costo della materia prima, che incide per il 30% sul prezzo totale, è influenzato dalle quotazioni internazionali del petrolio e dal tasso di cambio euro/dollaro, elementi che possono variare sensibilmente nel tempo e impattare direttamente sul prezzo finale. Il margine lordo, pari al 12% del prezzo, rappresenta la quota su cui gli operatori della distribuzione possono intervenire per modificare il prezzo alla pompa, adattandolo alle condizioni di mercato e alla concorrenza locale. Questa struttura compositiva spiega perché il prezzo della benzina può subire variazioni anche in assenza di cambiamenti nelle accise o nelle quotazioni internazionali, grazie alla flessibilità del margine applicato dai gestori.
Per quanto riguarda il gasolio, la composizione del prezzo presenta alcune differenze rispetto alla benzina. La componente fiscale incide per il 45% sul prezzo finale, mentre la parte industriale rappresenta il restante 55%. All’interno della componente industriale, il costo della materia prima pesa per il 45% del prezzo totale e, analogamente alla benzina, è influenzato dalle quotazioni internazionali e dal cambio euro/dollaro. Il margine lordo, che ammonta al 10% del prezzo, è la parte su cui gli operatori possono agire per modificare il prezzo alla pompa. Questa struttura fa sì che il prezzo del gasolio sia più sensibile alle variazioni del costo industriale rispetto a quello fiscale, a differenza della benzina dove la componente fiscale è predominante. La possibilità per i gestori di intervenire sul margine consente di adattare i prezzi in base alle condizioni di mercato e alla concorrenza, influenzando così il prezzo finale percepito dal consumatore.
Osservatorio prezzi Mimit: https://www.mimit.gov.it/it/prezzo-medio-carburanti/regioni