Il Pd: “L’Agenzia per il Trasporto pubblico va rivista, così è inutile. La Liguria ha bisogno di scelte serie, non di norme pasticciate”
- Postato il 13 dicembre 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Liguria. “L’Agenzia per il Trasporto Pubblico così come immaginata da Bucci e Scajola è inutile. Ancora una volta chiediamo al presidente Bucci di fermarsi, ascoltare le organizzazioni sindacali, le amministrazioni locali e aprire finalmente un confronto serio nelle commissioni competenti”. Così, in una nota, Davide Natale, segretario del Pd della Liguria, Armando Sanna, capogruppo Pd in Regione, e Simone D’Angelo, segretario Metropolitano de Pd di Genova.
“Servono un testo condiviso e una riforma capace di rilanciare il TPL ligure, che ha urgente bisogno di certezze, chiarezza normativa e risorse adeguate. Le scorciatoie legislative a cui Bucci ci ha abituati – e che costringe i liguri a subire – hanno già dimostrato di portare solo a risultati disastrosi. Questa maggioranza continua a ignorare che nel 2013 il centrosinistra aveva approvato una buona normativa, poi cancellata da Toti, e oggi si limita a copiarne pezzi alla rinfusa. Il risultato è una proposta incoerente, incomprensibile e di fatto inapplicabile”.
“Si descrive come un passaggio fondamentale per arrivare all’entrata della regione nel capitale sociale di Amt ma lo si dice sapendo che questo non è assolutamente vero anzi è l’ennesima presa in giro ai lavoratori e ai cittadini liguri. Nella proposta attuale non è nemmeno chiaro chi debba essere socio dell’Agenzia. Sarebbe bastato recuperare la precedente norma, che individuava Regione, Province e Comuni capoluogo. Non si comprende come dei dipendenti pubblici possano essere distaccati presso un soggetto terzo, sotto la responsabilità dell’Agenzia e pagati dagli enti soci, che peraltro non sono definiti”.
“È altrettanto inspiegabile il meccanismo di selezione del direttore: chi lo sceglie, con quali criteri e quale ente dovrebbe metterlo a disposizione? Ma il punto più irrealizzabile è la previsione che l’Agenzia avvii un confronto con le diverse società di trasporto pubblico per costituire una società unica regionale. Una competenza che non può avere. Al massimo è la Regione che può definire un bacino unico, scegliere l’affidamento in house tramite l’Agenzia e promuovere, insieme agli enti soci e alle aziende esistenti, un percorso verso un’unica società. Tutto il resto sono chiacchiere”.
“Bucci fermi questo obbrobrio legislativo. Serve riscriverlo dalle fondamenta e, già dal prossimo bilancio, destinare risorse vere al Trasporto Pubblico Locale. La Liguria ha bisogno di scelte serie, non di norme pasticciate”.