Il noto brand tedesco di auto fallisce: non basta la collaborazione cinese
- Postato il 22 aprile 2025
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- Di Virgilio.it
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L’universo dei motori continua a perdere pezzi e questa volta la notizia negativa arriva direttamente dalla Germania. Il noto brand di auto sportive, Isdera AG ha presentato istanza di fallimento presso il tribunale distrettuale di Saarbrücken. Una vera e propria batosta per tutta l’industria del settore, che come sappiamo, versa da tempo in condizioni critiche. Il mercato, infatti, è in contrazione a livello generale e alcuni marchi hanno avuto difficoltà a rincorrere il passaggio dai motori termici a quelli elettrici.
La Germania, che per anni è stata la locomotiva d’Europa, ora ha enormi problemi. Il calo globale delle vendite, le continue minacce di dazi dagli USA e il protezionismo cinese, stanno spingendo l’intera industria nel baratro. Nel 2024 persino un colosso come Volkswagen è stato vicino a chiudere delle fabbriche, per ora tenute aperte, ma sempre sul filo del rasoio. La cosa naturalmente sta avendo ripercussioni a cascata sull’intera filiera e Isdera è solo l’ultima vittima di un sistema al collasso.
Storia di un mito
L’Isdera nasce per volere del suo fondatore Eberhard Schulz a Hildesheim, città della Bassa Sassonia nel 1982. In realtà già in precedenza erano usciti alcuni prototipi come quello del 1978, la Mercedes-Benz CW 311, presentata al Salone di Francoforte. Questa resta anche l’unica vettura a recare il logo Mercedes a tre punte pur non venendo progettata e prodotta dal brand di Stoccarda.
Negli anni seguenti Isdera ha dato vita a supercar raffinate per pochissimi eletti. In particolare nel 1993 realizzò anche un modello speciale: Commendatore 112i, che voleva rappresentare un omaggio ad Enzo Ferrari. La vettura in questione aveva un peso di 1.477 kg e riusciva a toccare i 100 km/h in appena 4,1 secondi. La velocità massima, invece, era di 342 km/h, tutto questo grazie ad un motore 12 cilindri a V di 6.0 litri di cilindrata di origine Mercedes.
Purtroppo, già negli anni ’90 la Casa teutonica entrò in crisi, salvo poi risollevarsi nel 1999 grazie all’intervento di un gruppo di investitori svizzeri. Nel 2006 il marchio realizzò l’unico esemplare della Isdera Autobahnkurier AK116i, una vettura dotata di 2 motori 8 cilindri a V di origine Mercedes-Benz W126 Classe S e alimentato da due motori Mercedes-Benz V8. La velocità massima di questo veicolo fu limitata a 242 km/h a causa dell’eccessivo consumo di carburante da parte del motore quando si superava la soglia dei 250 km/h. Fece particolarmente scalpore per il suo design vintage, da vettura da turismo degli anni ’30.
La collaborazione cinese
A partire dal 2017, Isdera aveva cercato rifugio in una collaborazione con i cinesi di Weltmeister così da poter progettare alcune auto elettriche. Una pratica, come sappiamo, comune a tanti costruttori europei che hanno deciso di avvalersi della partnership di colossi del Dragone in questa difficile transizione ecologica. Durante il Salone dell’automobile di Pechino del 2018, la Casa tedesca presentò la Isdera Commendatore GT, in soli 2 esemplari, con 2 motori elettrici da 300 kW, con una batteria di 100 kWh. Purtroppo però tra alti e bassi, in questi ultimi anni, il marchio non è mai riuscito realmente a decollare. Nei giorni scorsi è arrivata così la mazzata finale con l’istanza di fallimento che ha chiuso uno dei capitoli più belli della storia automobilistica europea.