“Il mio brano è stato stravolto”: Gianluca Grignani diffida Laura Pausini per “La mia storia tra le dita”. L’entourage della cantante: “Storia ridicola”

  • Postato il 20 settembre 2025
  • Musica
  • Di Il Fatto Quotidiano
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“Vorrei che si sapesse che mi dispiace, ma sono stato costretto a farlo. Non sono un bellicoso, ma non avevo alternativa”. Gianluca Grignani è pronto ad agire per vie legali contro Laura Pausini. Lo riporta “Il Messaggero”, a cui il cantautore milanese ha spiegato che la collega, modificando nella sua cover il testo di “La mia storia tra le dita”, ne avrebbe stravolto il senso. Al punto da far perdere al brano “il significato originale”. Modifiche di cui l’artista romagnola non lo avrebbe avvisato, né per le quali avrebbe chiesto il permesso.

Al centro della contesa, la versione della canzone in italiano, in cui Pausini è passata dalla prima alla seconda persona, e le cover in spagnolo, portoghese e francese. Alle accuse, l’entourage della cantante ha risposto che “le autorizzazioni ci sono tutte e questa storia comincia a essere ridicola”. Già a luglio, quando la vincitrice del Latin Grammy Award nel 2007 per il miglior album pop latino femminile “Io Canto” aveva annunciato “La mia storia tra le dita” come singolo del nuovo disco (Io canto 2), Grignani ne aveva rivendicato la paternità chiedendo di specificare che fosse frutto della sua penna. Da lì era nato un battibecco social, che si era però concluso con un chiarimento.

Le accuse di Grignani

Dopo la pubblicazione della cover lo scorso 12 settembre, il cantautore e il co-autore del brano, Massimo Luca, si sono accorti di una variazione nel testo che per loro è sostanziale. Nella versione originale, l’artista milanese canta: “E se davvero non vuoi dirmi che ho sbagliato, ricorda a volte un uomo va anche perdonato”. Versi di cui Pausini ha ribaltato la prospettiva: “E se davvero non vuoi dirmi che hai sbagliato, ricorda a volte un uomo va anche perdonato”. Secondo l’autore di “Destinazione Paradiso”, la richiesta di perdono di uomo alla sua donna tradita si sarebbe trasformata in “un atto d’accusa”. E non è tutto. Perché la cover si chiude con la frase “Okay, te ne vai”, che nella canzone uscita nel 1994 si trovava solo nella parte iniziale del testo. “Laura non mi ha fatto ascoltare il brano. Così mi sono reso delle modifiche solamente grazie alle segnalazioni dei fan quando il singolo è uscito, lo scorso venerdì – ha dichiarato il cantautore milanese a “Il Messaggero”–. Mi sono preso del tempo per riflettere. E quando ho realizzato che la parte semantica è stata stravolta a tal punto che la canzone stessa ha perso il suo significato, ho capito che non potevo restare in silenzio”.

La diffida e le possibili conseguenze

Venerdì 19 settembre Gianluca Grignani e Massimo Luca hanno dato mandato al loro legale Giorgio Tramacere “di far recapitare una per con una lettera di diffida a Pausini e al suo entourage per formalizzare l’intervento”. E “tutelare così, in ogni sede, l’integrità dell’opera”. Se il punto di vista degli autori sarà confermato, le possibili conseguenze sono due: un’azione in giudizio per bloccare la diffusione della cover, anche da piattaforme streaming e web, o una richiesta di risarcimento danni.

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Il Fatto Quotidiano

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