Il giuramento, i miliardari di Big Tech invitati e Michelle Obama assente: il programma dell’Inauguration Day di Trump
- Postato il 20 gennaio 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Una cerimonia al chiuso, con soli 600 invitati, tra i quali anche Giorgia Meloni, che è l’unica leader europea invitata da Donald Trump per assistere all’Inauguration Day. Partirà a Capitol Building alle 12 ora locale, le 18 in Italia, il rito di insediamento per il ritorno del tycoon alla Casa Bianca a cui assisterà anche la presidente del Consiglio, che torna negli Stati Uniti a pochi giorni dal blitz a Mar-a-Lago, rivelatosi decisivo per la liberazione della giornalista Cecilia Sala detenuta in Iran. L’evento segna l’inizio del mandato del 47esimo presidente degli Usa. Eccezionalmente, causa freddo, Trump ha deciso che il tutto si svolgerà al chiuso, giuramento e parata compresi, e non nell’iconica location con la scalinata del West Front del Congresso a fare da sfondo. Per trovare un precedente del genere bisogna risalire al 1985, con Ronald Reagan a insediarsi, anche allora, in una freddissima Washington. “Non voglio vedere persone che stanno male, sono condizioni meteorologiche pericolose per le decine di migliaia di forze dell’ordine, di squadre di primo soccorso, e persino i cavalli, e le centinaia di migliaia di sostenitori che saranno fuori per molte ore il 20 gennaio”, ha scritto Trump su Truth Social.
A seguire, il primo pranzo ufficiale con ospiti e i leader delle istituzioni Usa e del Congresso nella sala delle Statue del Campidoglio. Alle 15, dopo che Trump avrà passato in rassegna i militari, la parata presidenziale che, sempre a causa del freddo, è stata spostata da Pennsylvania avenue alla Capital one arena, dove giocano i Washington Wizards, la squadra Nba della capitale. Una volta alla Casa Bianca, ad attendere Trump sono i tre balli ufficiali, dove terrà dei discorsi: Commander in chief ball, Liberty inaugural ball e lo Starlight ball. Quest’ultimo è il più glamour e vede la partecipazione anche di Vip, sostenitori di Trump, sulle note tra gli altri dei Village People. Tra gli altri artisti scelti per esibirsi nelle varie cerimonie ci sono anche Kid Rock, Billy Ray Cyrus, Jason Aldean e Rascal Flatts.
La messa, il té coi Biden e il giuramento alle 12 – La data della cerimonia, il 20 gennaio, come anche l’orario, le 12, sono invece da sempre gli stessi, previsti dalla Costituzione americana per l’avvio delle nuove amministrazioni. Il programma è serrato e complesso, sono attese 250mila persone a seguire la cerimonia in una giornata che si apre con una messa alla chiesa episcopale di St. John. Trump e la moglie Melania saranno alla Casa bianca per un tè con Joe Biden e la first lady Jill. Sarà poi proprio il presidente uscente ad accompagnare il successore al Campidoglio. Alle 9.30 l’artista country Carrie Underwood, star del talent American idol, intonerà ‘America the beautiful’. Alle 11.30 scatterà la deadline per accedere alla cerimonia. Alle 12 è previsto il giuramento di Trump, che leggerà la formula di rito nelle mani del giudice della Corte suprema Brett Kavanaugh. “Giuro solennemente che sosterrò e difenderò la Costituzione degli Stati Uniti contro tutti i nemici, stranieri e interni”, è l’incipit della formula salutata dall’inno e dalle salve di cannone. Poi, il primo discorso nel neo presidente nel pieno delle sue funzioni e la firma di atti di nomina, memorandum e vari ordini esecutivi.
Da Meloni a Milei, i leader politici presenti – Alla cerimonia sono attesi tutti gli ex presidenti americani, ma Barack Obama non sarà accompagnato da Michelle. Da segnalare che, quattro anni fa, Trump aveva disertato l’insediamento di Biden. A fare la parte del leone, i big della Silicon valley nonché generosi donatori del neo presidente: Mark Zuckerberg (Meta), Jeff Bezos (Amazon), Chew Shou Zi (TikTok), Tim Cook (Apple), Sam Altman (Open Ai), Sundar Pichai (Google) e ovviamente Elon Musk. Per quel che riguarda i politici, oltre a Meloni, in lista il presidente argentino Javier Milei, il presidente del Salvador Nayib Bukele. Il presidente cinese Xi Jinping, destinatario di un invito, ha mandato il suo vice, mentre il premier ungherese Viktor Orban non andrà. Meloni è tra gli ospiti d’onore, unica leader europea destinataria di un invito diretto, della cerimonia di insediamento. Occhi puntati sul possibile incontro con Trump, stretto dal rigido protocollo di un evento articolato. Per un faccia a faccia il momento buono potrebbe essere dopo la firma degli atti esecutivi o, nel pomeriggio, al ballo riservato agli ospiti di Trump.
A Washington 25mila agenti e militari mobilitati per sicurezza – In tutta l’area dalla Casa Bianca al Campidoglio sono scattate già nella notte le misure di sicurezza, con barriere di metallo, dissuasori in cemento e cavalli di Frisia a chiudere le strade. Le agenzie di sicurezza nazionale Usa nei giorni scorsi, prima della decisione di spostare la cerimonia all’interno del Campidoglio, avevano lanciato un allarme affermando che il giuramento di Trump avrebbe per gruppi estremisti violenti “l’attrattiva di un potenziale target”. L’allerta era contenuto in un’informativa riservata, di cui Politico ha ottenuto una copia, in cui comunque si affermava che non ci sono specifiche minacce credibili. Secondo la nota, gruppi o individui con “recriminazioni per i risultati elettorali” potrebbero considerare il giuramento del presidente eletto come “la loro ultima possibilità di influenzare le elezioni attraverso la violenza”. A Washington saranno in azione 25mila tra agenti delle forze di sicurezza e militari mobilitati, di cui 4mila agenti della polizia cittadina e mille della Capitol Police. Anche per l’insediamento di Joe Biden, quattro anni fa, ci fu un massiccio dispiegamento di forze, visto che pochi mesi prima c’era stato l’assalto al Congresso. Quest’anno l’allerta è giustificata dai due tentativi di assassinio a cui è sfuggito Trump durante la campagna elettorale e dai recenti attentati a New Orleans e l’esplosione a Las Vegas.
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