I migliori negozi di souvenir al mondo secondo il Financial Times
- Postato il 31 agosto 2025
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- Di SiViaggia.it
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Il Financial Times ha recentemente stilato una lista dei negozi di souvenir più interessanti e raffinati al mondo, luoghi in cui l’acquisto di un oggetto diventa un’esperienza culturale, creativa e talvolta artigianale.
Dall’Europa all’Asia, dai prodotti gastronomici all’artigianato tessile, la curiosa selezione propone negozi che vanno oltre il souvenir turistico tradizionale: di quali si tratta.
L’eleganza scozzese di The Fife Arms
Tra le Highlands scozzesi, il villaggio di Braemar custodisce un luogo dove il concetto di souvenir assume un carattere raffinato e identitario: il negozio The Fife Arms.
Qui, infatti, non si trovano semplici gadget, ma oggetti che incarnano l’essenza stessa della Scozia: whisky di malto selezionato, decanter lavorati con cura artigianale, coperte in tweed e tartan che raccontano la tradizione tessile locale, fino ad arrivare a canne da pesca in fibra di carbonio con particolari tappi in sughero, sormontati da un cardo, simbolo nazionale.
A Vida Portuguesa: il fascino senza tempo del Portogallo
A Lisbona e Porto, A Vida Portuguesa ha saputo ribaltare l’idea stessa di negozio di souvenir poiché il turismo si fonde con la vita quotidiana: scaffali ricchi di artigianato tradizionale, tessuti, poster d’epoca e persino conserve di pesce, confezionate con grafiche rétro che evocano il passato.
Ogni oggetto è pensato non solo per attrarre i visitatori, ma per sedurre anche i residenti, offrendo loro prodotti dal design intramontabile. È una filosofia che rifiuta la “banalità del souvenir commerciale” e propone al contrario un modo per portare a casa l’anima autentica del Paese.
Parigi tra tipografia, cioccolato e haute couture
Nella capitale francese, la lista del Financial Times individua più di un indirizzo d’eccezione.
GiftShop, a pochi passi dal Palais-Royal, propone un assortimento che fa la gioia degli amanti delle arti grafiche e della cucina: dai bicchieri tipici dei bistrot, ai piatti con i bordi rossi che evocano i locali storici della città, fino ai coltelli artigianali Le Liadou. È un omaggio al vivere parigino, tra gastronomia e stile.
Non distante, nel cuore di Place Vendôme, resiste invece un nome storico: Charvet. Dal 1838 l’atelier di camiceria su misura veste personalità di spicco e continua a proporre cravatte di seta, pantofole in pelle scamosciata e accessori raffinati.
A completare la selezione parigina, Patrick Roger rappresenta l’eccellenza della cioccolateria. In Boulevard Saint-Germain, le tavolette di cioccolato e le praline raggiungono standard altissimi, mentre le specialità stagionali come le frittelle pasquali dimostrano la creatività e la qualità artigianale della storica cioccolateria dove trovare piccole opere d’arte commestibili a partire da undici euro, che confermano Parigi come capitale del gusto raffinato.
Il tocco italiano: Lis Furlanis in Friuli
Tra i luoghi segnalati non poteva mancare l’Italia. A Gonars, in Friuli, Lis Furlanis porta avanti un’arte tutta particolare: la produzione di espadrillas realizzate con materiali riciclati, dal velluto al denim, fino ai tessuti jacquard.
Da oltre dieci anni queste calzature rappresentano un esempio di sostenibilità e creatività artigianale, capaci di conquistare non solo i turisti, ma anche chi cerca un prodotto unico, legato al territorio.
Ucraina: Gunia Project e la forza della tradizione
A Kiev e Leopoli, il Gunia Project si distingue come uno dei primi spazi a reinterpretare l’artigianato popolare ucraino in chiave moderna.
Fondato da due designer, il negozio offre gioielli realizzati a mano, ceramiche con figure angeliche ispirate all’arte sacra e tessuti ricavati da motivi etnografici recuperati da archivi museali. Durante la guerra, il gallo (divenuto simbolo di resilienza) è stato trasformato in un segno artistico da indossare, per rendere ogni creazione un frammento della storia e della cultura del Paese.
Londra: musei, cravatte e botteghe d’altri tempi
La capitale britannica si conferma un punto di riferimento per i souvenir di qualità. Al Victoria and Albert Museum, il negozio non è un’appendice secondaria ma parte integrante dell’esperienza: sciarpe, gioielli e persino originali bottoni in ceramica conquistano turisti di ogni età.
A Covent Garden, invece, il London Transport Museum si rivolge a famiglie e bambini con un’ampia gamma di gadget ispirati alla segnaletica vintage della metropolitana.
Non meno affascinante è la boutique di Drake’s in Savile Row, famosa per le cravatte di seta arrotolate a mano, simbolo dell’eleganza britannica, o le botteghe storiche di Bloomsbury come L Cornelissen & Son, specializzata in pigmenti e materiali per artisti, e James Smith & Sons, celebre per gli ombrelli fatti a mano dal 1830.
Dall’Oriente a Tokyo
Il viaggio tra i migliori souvenir al mondo si conclude in Giappone, con due luoghi simbolo della cartoleria.
Kyukyodo, fondata nel XVII secolo e per anni fornitrice della Casa Imperiale, propone incensi, biglietti augurali e raffinati ornamenti di carta. Itoya, invece, rappresenta la modernità con ben nove piani dedicati a penne, quaderni e strumenti di scrittura.