I lucani sono stufi della politica

  • Postato il 18 settembre 2025
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Il Quotidiano del Sud
I lucani sono stufi della politica

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Nel 2024 il 40,1% dei cittadini lucani si è informato su notizie di politica solo una volta a settimana. Per l’Istat Basilicata in quasi tutte le voci tra le regioni con i più bassi tassi di partecipazione


Ai lucani la politica interessa poco. A certificarlo è l’Istat nello studio “La partecipazione politica in Italia, anno 2024”, dove la Basilicata si posiziona in quasi tutte le voci tra le regioni con i più bassi tassi di partecipazione. L’indagine rileva aspetti del comportamento dei lucani rispetto alla politica che ha un punto di caduta: una bassa propensione ad informarsi e discutere di queste materie. Un risultato più marcato tra le donne che tra gli uomini.

I dati parlano chiaro: nel 2024 meno della metà della popolazione della Basilicata (il 40,1% dei residenti) si è informato sulla politica almeno una volta alla settimana, un numero distante dalla media nazionale che è del 48,2% e che colloca i lucani al diciannovesimo e quartultimo posto della classifica nazionale per regioni (a cui si aggiungono le Province Autonome di Trento e Bolzano). Una situazione che è ancora più accentuata se vista da un altro punto di vista: secondo l’Istat infatti il 36,1% dei lucani non si informa mai sulla politica, una condizione che è appena migliore di quella della Campania (39,2% di persone che nel 2024 non si sono mai affacciate all’informazione politica), della Sicilia (41,3) e della Calabria (42,4).

LO SCARSO INTERESSE ALLA DISCUSSIONE

Questa situazione di inerzia dei lucani rispetto all’informazione ha una conseguenza diretta immediata: il fatto che la propensione a discutere di politica sia ancora più bassa, cosa che suggerisce un nesso chiaro tra bassa consultazione di informazioni e scarso interesse per la discussione attiva. Secondo l’analisi dell’Istat il 23,3% dei lucani parla di politica almeno una volta a settimana. Si tratta di un valore tra i più bassi in Italia (fanno peggio solo Calabria e Sicilia) di quasi 6 punti percentuali al di sotto della media nazionale che invece si ferma sulla soglia del 29%.

E non va meglio guardando, anche in questo caso, i numeri da un diverso punto di vista visto che l’Istat rileva anche che analogamente il 39,8% dei lucani dichiara di non parlare mai di politica, superando anche la media nazionale del 36,9% e piazzandosi anche in questo caso nel limbo dei territori più apatici verso questo genere di argomenti (peggio ancora fanno altre regioni del Meridione come Puglia, Molise, Campania, Sicilia e Campania che viaggiano su numeri decisamente peggiori, che vanno dal 41,4 al 48,3% e che dipingono un disinteresse ancora maggiore).

PARTECIPAZIONE PASSIVA E DIVARIO DI GENERE

Un altro dato rilevante sta in una sottrazione: la differenza tra la percentuale di persone che in Basilicata si informano regolarmente (40,1%) sui temi della politica e quelle che ne discutono regolarmente (23,3%) in regione è di 16,8 punti percentuali, una dato che suggerisce quindi un modello di coinvolgimento politico prevalentemente passivo. Poi c’è un altro aspetto rilevante: la ricerca dell’ Istat mette in primo piano anche una generale tendenza nazionale alla convergenza dei comportamenti di partecipazione politica tra uomini e donne a livello nazionale. Una sorta di analisi di genere su questa specifica questione: ma i dati della Basilicata sono sosprendenti perchè rivelano una significativa eccezione rispetto al dato nazionale.

Sia per l’atto di informarsi che per quello di discutere, il divario di genere rimane infatti notevolmente elevato: nel corso del 2024 il 47,1% degli uomini lucani si è informato di politica almeno una volta a settimana (media nazionale maschile del 54,1%), un valore che scende al 33,4% per le donne (media nazionale del 42,5). Un divario di 13,7 punti. Il 41,1% delle donne lucane non si è informata mai di politica nel 2024, a fronte del 30,8% degli uomini.

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