SmartPaper, snobbata la Basilicata
- Postato il 15 settembre 2025
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Il Quotidiano del Sud
SmartPaper, snobbata la Basilicata
SmartPaper e caso trasferimenti. L’assessore Cupparo ammette di non essere stato avvisato ma chiede di conservare nervi saldi per avviare subito una trattativa. L’opposizione attacca: il trionfalismo è propaganda, ci si unisca per difendere i lavoratori
Dopo la doccia fredda del possibile trasferimento dei 380 lavoratori lucani ex SmartPaper sarà ora «un tavolo tecnico convocato già questa settimana in Regione» a far chiarezza sulla vicenda della commessa Enel ora in capo ad un’Ati formata da Accenture e Datacontact: a dirlo è l’assessore allo Sviluppo Economico Cupparo, dopo che tra le pieghe di una comunicazione ufficiale dell’Ati ai sindacati venerdì erano “sparite” le sedi operative di Tito e Sant’Angelo Le Fratte e “comparse” invece quelle di Bari, Matera e Padova.
SMARTPAPER CHIESTO TAVOLO TECNICO IN REGIONE
«Vogliamo che si tenga subito – spiega l’assessore – il tavolo tecnico è il luogo naturale dove affrontare queste situazioni». Cupparo predica calma e «nerci saldi», tuttavia l’accelerazione della vicenda dopo la conclusione soddisfacente del primo tavolo sul piano occupazionale, gli è piaciuta ben poco.
CUPPARO: LA VICENDA SMARTPAPER HA PRESO UNA PIEGA CHE NON CI PIACE
«La vertenza Smart Paper ha preso una piega che non ci piace – ha scritto infatti in una nota – soprattutto dopo le conclusioni dell’incontro in Regione del 10 settembre scorso che si è chiuso, lo ricordo, con un risultato positivo per i nostri lavoratori e dal quale non si torna indietro». Oltre alla sostanza, che ha fatto scendere un’ombra sul futuro del lavoratori lucani, a Cupparo giudica «non è accettabile» il metodo utilizzato dall’ATI subentrata «con la lettera inviata ai sindacati, a Smart Paper ed Enel, che noi in Regione abbiamo letto attraverso siti di informazione web e di cui siamo venuti a conoscenza attraverso i giornali.
«IN REGIONE NE ABBIAMO LETTO DAI GIORNALI»
Di questa nuova situazione ho informato i dirigenti di Enel che – ha quindi riferito l’assessore – mi hanno assicurato un immediato intervento perché si ristabiliscano corrette relazioni tra ATI e Regione». Poi, la delicata questione delle sedi “sparite”.
«Da quanto abbiamo avuto modo di leggere, la lettera non contiene alcuna indicazione di spostamento dei lavori dalla Basilicata – ha spiegato l’assessore – ma indica che le sedi operative dell’ATI sono a Bari, Padova e Matera rinviando con i sindacati la definizione di forme di flessibilità come lo smart working e altro. Per questo invito chi alimenta campagne attraverso i social scaricando responsabilità, che non esistono, alla Regione, a non svolgere azioni di bassa speculazione, alimentando ulteriori preoccupazioni e tensioni tra i lavoratori».
SMARTPAPER, «NON ALIMENTIAMO TENSIONI TRA I LAVORATORI»
Lo stesso invito, ha poi sottolineato Cupparo «è per i sindaci di Tito, Sant’Angelo Le Fratte e Satriano i quali arrivano ad una conclusione catastrofica (parlando di ennesimo fallimento della politica e a una nuova fase di desertificazione produttiva, ndr) che rigettiamo. Da rappresentanti istituzionali di comunità locali dovrebbero testimoniare più rispetto per l’istituzione regionale e dare un contributo positivo alla risoluzione di questo come di altri problemi.
CUPPARO: NESSUN POSTO DI LAVORO SARÀ PERSO
Da parte nostra non possiamo che ribadire quello che abbiamo sostenuto nell’ultimo Tavolo al Dipartimento della region e che il Presidente Bardi – che ha svolto un ruolo importante di confronto e di concertazione – ha dichiarato: nessun posto di lavoro sarà perduto, la clausola sociale è chiara e sarà completamente rispettata, i diritti e le retribuzioni dei lavoratori resteranno intatti rispetto a quelli che avevano con Smart Paper. Si tratta pertanto – conclude Cupparo – di conservare nervi saldi e posizioni ferme e precise come del resto abbiamo dimostrato sinora con la condivisione e il consenso di sindacati e lavoratori».
TRASFERIMENTI, L’ALLARME LANCIATO DAI SINDACI
Erano stati proprio i sindaci di Tito, Sant’Angelo Le Fratte e Satriano a lanciare l’allarme dopo aver letto nella comunicazione dell’Ati che «le sedi operative idonee a gestire le attività in oggetto dell’appalto di maggiore prossimità rispetto alle sedi ove è attualmente gestito il servizio sono rispettivamente per Accenture Bari e Padova e per Datacontact Matera».
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