“Ho sentito i miei 7 colleghi mentre progettavano di uccidermi, quindi li ho ammazzati prima io mentre dormivano”: la confessione shock di un panettiere

  • Postato il 24 aprile 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Sette corpi insanguinati allineati sul pavimento di una panetteria. Lo scenario che si sono trovati davanti gli agenti della polizia di Rizal, nelle Filippine, dopo la segnalazione di un abitante del villaggio, è horror. L’uomo aveva sentito urla provenire dall’edificio, dove pochi istanti prima si era consumato un massacro. Il presunto colpevole è il proprietario dell’attività, che durante la sua festa di compleanno ha pugnalato a morte i suoi colleghi, tutti dipendenti della J&B Malunggay Bakery. Secondo le forze dell’ordine, “le vittime sembrano essere state aggredite mentre dormivano“.

Il panificio era chiuso a chiave quando gli agenti hanno fatto irruzione. Uno dei sette uomini era ancora in vita, ma è deceduto poco dopo durante il trasporto in ospedale. L’aggressore, di cui non è stata resa nota l’identità, si è presentato spontaneamente al comando di polizia due ore dopo i fatti. “Mi sono arreso perché comunque non ho nessun posto dove andare. Se me ne vado, mi prenderanno comunque. Dopo aver lasciato il panificio, mi sono diretto al quartier generale della Polizia Nazionale Filippina a Crame”, ha dichiarato.

Ai poliziotti ha raccontato di aver sentito i colleghi mentre pianificavano di ucciderlo. “Li ho sentiti mentre progettavano di soffocarmi a morte con un cuscino mentre dormivo, così che quando mia moglie sarebbe arrivata il giorno dopo, avrebbe pensato che fossi morto in un incubo”, ha detto. “Siamo due soci del panificio, e tutti gli altri dipendenti sono suoi parenti. Stavano cercando di coalizzarsi contro di me. Se muoio, l’intera attività sarà sua, quindi ho deciso di agire per primo“.

Secondo la versione fornita dal sospettato, i colleghi erano ubriachi e sotto l’effetto di droghe. Lui, dice, avrebbe approfittato della loro vulnerabilità per colpire uno alla volta. Ma la polizia non crede che abbia agito da solo. Il colonnello Felipe Maraggun ha dichiarato: “Non siamo contenti che sia l’unico sospettato. È possibile che abbia un complice e stiamo valutando questa ipotesi. Non siamo soddisfatti della sua versione dei fatti, ma valuteremo le prove che raccoglieremo”. Le autopsie sono in corso e telecamere della zona al vaglio.

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Il Fatto Quotidiano

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