“Ho compiuto 40 anni e la settimana dopo mi hanno ricoverato. Ho avuto un principio di ictus, il collasso di un polmone, un casino. Ora sto recuperando. X Factor? Uno choc”: Martina Cambi si racconta a FQMagazine
- Postato il 8 maggio 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Può un provino, seppur andato male, lasciare un segno indelebile nella vita di una cantante? La storia di Martina Cambi dimostra che sì, è possibile. Nel 2010 con il nome di Martin J Cambi si presentò ai casting di “X Factor” per un’audizione che ancora oggi è scolpita nell’immaginario comune. L’artista si trovò in mezzo a un’accesa discussione tra Anna Tatangelo, nel panel dei giudici di quell’anno, e Milly D’Abbraccio, ex pornostar che ai tempi faceva la produttrice proprio di Martina. “Quando la persona è niente, l’offesa è zero” disse “Lady Tata” alla diva dell’hard, rea di averle rinfacciato di essere stata fortunata unicamente perché sentimentalmente legata a Gigi D’Alessio. Il video dell’audizione continua ciclicamente a spuntare sui social, e lo scorso 6 maggio anche Francesca Fagnani a “Belve” ha domandato alla sua ospite Milly D’Abbraccio i retroscena di quel momento cult. FQMagazine ha raggiunto Martina Cambi – che oggi lavora come barman e continua a fare musica – per un commento sulle parole della sua ex produttrice e per capire l’impatto che quei pochi minuti di tv hanno avuto sulla sua vita.
Hai visto l’intervista di Milly D’Abbraccio a “Belve”?
Non sono una grande appassionata di tv, però ho voluto vedere quello che sarebbe successo dato che fino ad ora sono rimasta molto in silenzio.
Riavvolgiamo il nastro. Come e quando vi siete conosciute?
Sono passati più di 16 anni… Ero tornata dall’estero, ero molto giovane e in cerca di un posto nel mondo. Ci siamo conosciute tramite amicizie in comune e la sua proposta mi aveva interessato. Avevo già suonato all’estero ma non ci avevo mai provato in Italia, tranne qualche live da giovanissima, quindi non sapevo come funzionasse, ero un po’ fuori dal mondo.
Che cosa ti aveva convinta ad accettare di lavorare con lei?
Il fatto che volesse impegnarsi musicalmente. C’era una band, c’erano i pezzi, era un progetto strutturato bene. Non mi è mai importato del suo lavoro precedente.
E siete arrivate a “X Factor”.
Tutto quell’ambiente mi spaventava, non capivo quale fosse il nesso tra la musica e la televisione, mi trovavo a disagio ed ero intimidita, contrariamente a quello che sembrava.
L’idea di partecipare fu di Milly?
La richiesta se non ricordo male arrivò da fuori, non so se da qualche autore o talent scout. Lei mi iniziò a dire: “Proviamo perché potrebbe essere una cosa importante”, e devo ammettere che anche se non di buon grado accettai.
Per quanto tempo avete collaborato?
Pochissimo. Si è interrotto tutto dopo quel provino, perché è stato piuttosto sgradevole, soprattutto per me, ma credo anche per lei. Il seguito è stato molto pesante. Di punto in bianco mi sono vista arrivare messaggi di gente che non conoscevo: alcuni erano insulti, altri complimenti, ma non c’era niente per cui congratularsi né tantomeno per umiliarmi. È stato uno choc, ho subìto bullismo telematico.
E quindi tra di voi si è creata una frattura?
Ognuna è andata per la propria strada, io ho ripreso a suonare altrove, ho conosciuto altri musicisti, ho partecipato a Castrocaro con tutt’altro staff.
Non vi siete più sentite?
No, ne ho perso completamente le tracce.
A proposito della lite tra la tua ex mentore e Anna Tatangelo, D’Abbraccio da Francesca Fagnani ha detto che gli altri giudici le avrebbero riferito: “Avevi perfettamente ragione”, ma il loro ruolo gli impediva di prendere posizione contro la giovane collega. Ti risulta?
Ha detto la verità su tutto, anche sul fatto che lei non era lì per farsi vedere. Televisivamente parlando gli autori hanno fatto un ottimo lavoro, perché vedendola nel backstage hanno sfruttato la situazione. La questione è durata molto di più di quel che si è visto, ma è stata una cosa molto strana, io sono rimasta inerme perché pensavo che si dovesse andare lì unicamente per cantare.
Anna Tatangelo ti definì “pompata” e “presuntuosa”.
Avevo la presunzione della giovinezza. Se oggi che ho 40 anni mi guardo indietro sorrido e dico che sicuramente il mio atteggiamento non era dei migliori perché sembravo una strafottente, ma in realtà avevo solo molta paura ed ero imbarazzata. Quel che è successo credo sia stato sgradevole per tutti quanti: per me, per Milly, per i giudici stessi.
Durante la discussione con la giuria, D’Abbraccio disse che ti avremmo vista a Sanremo nel 2011 tra i Giovani, ma su quel palco non sei mai arrivata.
Non mi ha presentato alle selezioni perché il nostro rapporto lavorativo si è chiuso prima. Ci ho provato da sola dopo aver vinto il Festival di Castrocaro pochi anni dopo, ma ero veramente piccola e avevo paura di quel mondo, quindi non ho accettato qualche consiglio che probabilmente poteva essermi utile. Ero davvero spaventata.
Poi che cosa è successo?
Mi sono allontanata dal sistema, ho ricominciato a scrivere musica grunge e rock. Ho cercato un mondo che mi facesse semplicemente suonare, perché era quello che volevo fare.
Da qualche anno hai un’attività solista e fai parte di un gruppo, About Jane.
Nel 2020 è uscito un EP e successivamente un disco. Tutti i testi sono stati scritti da me e le musiche sono state arrangiate dalla band, siamo diventati una famiglia. Purtroppo abbiamo presentato il disco il 28 febbraio del 2020, capisci bene che poco dopo è successo quello che è successo…
State lavorando a nuova musica?
Sì, e sono alla ricerca di un approccio più maturo anche musicalmente parlando. Voglio stare bene facendo quello che mi piace. Prima soffrivo il peso del giudizio altrui che sentivo molto forte, ora non mi importa più.
Nella tua biografia si legge: “Dopo un’adolescenza tormentata, all’età di 20 anni decide di trasferirsi a Bali”. Che cosa era successo e perché proprio l’Indonesia?
Quando sei giovane pensi di poter scappare dai problemi, invece te li porti dietro ovunque. Una mia amica aveva una produzione di abbigliamento in Indonesia e mi propose di raggiungerla. Visto che la persona che mi aveva cresciuto non c’era più e io rifiutavo tutti gli altri e non sapevo dove andare, ho accettato. È lì che ho iniziato davvero a cantare, scoprendo un mondo completamente diverso, in cui tutti suonavano e cantavano. Ho conosciuto personaggi importantissimi del mondo della musica: come resident in un locale c’erano i Crazy Horse, la band di Neil Young e con loro ho cantato tantissimo, è stato molto bello.
Chi vuole venirti ad ascoltare dal vivo ti trova solo nella zona di Roma?
A ottobre partirò in tournée con una band come corista soprano, tento un esperimento nuovo ma è sempre rock. A ottobre scorso ho avuto un problema di salute grave e quindi sono stata ferma diversi mesi.
Coma mai?
Ho compiuto 40 anni e la settimana dopo mi hanno ricoverato. Ho avuto un principio di ictus, il collasso di un polmone, un casino. Adesso sto lavorando con la mia logopedista, sto recuperando. Tra poco riprenderò anche l’utilizzo dei social per pubblicizzare le date live che saranno non solo in tutta Italia ma credo anche all’estero.
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