Heinz Kahlau, la sua Lode a Sisifo nella Ddr del Muro (Traduzione di Stefanie Golisch)
- Postato il 17 ottobre 2025
- Blog
- Di Il Fatto Quotidiano
- 1 Visualizzazioni
.png)
Ho trovato un volume di poesie di Heinz Kahlau (1931-2012) in strada. A Berlino. In uno di quei posti, sempre più numerosi, dove la gente porta cose che non servono più. Lode a Sisifo il suo titolo. Non conoscevo l’autore, eppure nella DDR Kahlau era uno dei poeti più letti e apprezzati. Le sue poesie – inimmaginabile oggi – erano lette veramente. Non solo dai pochi addetti ai lavori, ma da chiunque. Perché Kahlau, che da giovane si era formato con Brecht, scriveva per tutti. Volutamente. Poesia, per lui, significava comunicazione, scambio di idee e visioni. Essere in contatto con la realtà circostante e con il lettore e il suo quotidiano vivere.
Nessuna teoria della letteratura, ma l’intuizione che letteratura e vita, in tutta la loro ampiezza e contraddittorietà, sono fatte della stessa urgenza di collocarsi nel mondo e di trovare il senso della propria esistenza. Kahlau non era un dissidente, ma uno che credeva nel potenziale utopico del socialismo. In questo senso, può essere definitivo un autore impegnato che usava la parola come il falegname il legno: per farne qualcosa di utile e bello. Nel 1990, immediatamente dopo la caduta del muro, aveva reso pubblico di essere stato membro della Stasi per un breve periodo. In un sistema ingiusto, si sa, è difficile rimanere giusti. Parla a suo favore il non aver aspettato, come molti altri, di essere scoperto, ma di aver parlato per primo. Nella Germania riunificata, Kahlau non ha giocato più nessun ruolo nel cosiddetto mondo letterario, e negli ultimi anni di vita si è ritirato sull’isola di Usedom, nel mar Baltico.
Leggendo le sue poesie subito dopo averle trovate, ancora in metropolitana, mi ha colpito che pur venendo da tempi così diversi dai nostri, in qualche modo continuino a comunicare. Sono invecchiate bene queste schegge di vita vissuta, facilmente traducibili tra altro, di un autore che voleva raggiungere il lettore in quel preciso punto dove l’esperienza individuale diventa, quasi per legge naturale, esperienza di tutti gli uomini.
S. G.
***
Mahnung an C.
Geh sorgsam mit dir um,
dich kann’s nur einmal geben
und auch nur kurz –
man darf dich nicht verbrauchen
wie einen Rohstoff.
Du bist kein Produkt.
Entzieh dich der Statistik,
du bist wichtig.
Bewahre dich,
weiche der Härte aus,
verweigre dich
den Überflüssigkeiten.
Gib deine Antworten selbst,
stell selber deine Fragen,
gib acht auf dich,
dich gibt es nur einmal.
*
Avvertenza, a C.
Abbi cura di te,
tu esisti una volta sola
e per breve tempo –
nessuno può utilizzarti
come materia prima.
Non sei un prodotto.
Sottraiti alla statistica,
tu sei importante.
Cerca di rimanere intatto,
sfuggi la durezza,
non abbandonarti
a cose inutili.
Rispondi tu stesso,
alle tue domande,
abbi cura di te,
tu esisti una volta sola.
***
Das Gesetz der Liebe
Wer sich selbst
mehr liebt
als jeden anderen,
aber geliebt werden will,
kann nur
eine würdelose Liebe
erlangen.
Solche Liebe aber
ist Sklavenliebe.
Niemals
haben Herren
und Sklaven
miteinander
Menschlichkeit
produziert.
Nur Ebenbürtige
produzieren
miteinander,
auch in der Liebe,
die Würde.
*
La legge dell’amore
Chi ama
se stesso
più che ogni altro,
pur volendo essere amato,
può trovare soltanto
amore senza dignità.
Questo amore
è l’amore
dello schiavo.
Mai
padroni
e schiavi
hanno prodotto
insieme
qualcosa di umano.
Solo pari
producono
insieme,
anche nell’amore,
la dignità.
***
Peruanische Flöte
Er saß am Wald
und hütete die Ziegen.
Er schnitzte sich die Flöte,
blies sein Lied,
damit sie ihn
am Fluß beim Waschen hörte.
Die Flöte fanden sie
nach neunmal tausend Jahren.
Das Lied ist fort.
*
Flauto peruviano
Seduto nella foresta,
pascolava le capre.
Si fece un flauto,
suonava la sua canzone,
perché lei lo sentisse
al fiume mentre lavava i panni.
Il flauto, l’hanno trovato
dopo novemila anni.
La canzone non c’è più.
***
Erfahrung
Leb wohl,
mein Kopf ist wirr,
mein Leib ist ausgebrannt.
Nun weiß ich Schmerzen,
die ich bisher nicht gekannt.
Geh los,
laß mich allein,
wir kommen nicht mehr an.
Doch habe Dank.
Ich weiß nun wieder,
daß ich lieben kann.
*
Esperienza
Addio,
sono confuso,
sono sfinito.
Provo un dolore
mai provato prima.
Vai,
lasciami solo,
non c’è futuro.
Ma grazie lo stesso.
Non mi ricordavo più
di saper amare tanto.
***
Gott ist nicht da
Es gibt kein Paradies
nach diesem Jammertal.
Kein Jüngstes Gericht
findet statt.
Gott ist nicht da.
Gott ist nicht da?
Kein jüngstes Gericht
findet statt?
Es gibt kein Paradies
nach diesem Jammertal?
*
Dio non c’è
Non c’è paradiso
dopo questa valle di lacrime.
Nessun giudizio universale
sarà emesso.
Dio non c’è.
Dio non c’è?
Nessun giudizio universale
sarà emesso?
Non c’è paradiso
dopo questa valle di lacrime?
***
Meine Hoffnung
In deinem Alter, Kind,
hat jeder Mensch noch Gründe,
anzunehmen,
er könnte
fliegen wie laufen
lernen.
Ich werde mich hüten,
dich aufzuklären.
Vielleicht
bin doch ich es,
der sich irrt.
*
La mia speranza
Alla tua età, figlio,
si ha ancora motivo
per credere
che volare
si possa imparare
come camminare.
Mi guarderò,
dal dirti la verità.
Può darsi
che sono io
che mi sbaglio.
***
Der Tod des Dichters
Jetzt ist er tot.
Jetzt stellen wir die Fragen,
jetzt haben wir für seine Antwort Zeit.
Jetzt wissen wir, er wollte es uns sagen.
Jetzt, wenn er riefe, wären wir bereit.
*
La morte del poeta
Ora è morto.
Ora siamo noi a porre le domande,
ora abbiamo tempo per la sua risposta.
Ora sappiamo cosa ci voleva dire.
Ora, se chiamasse, saremmo pronti.
***
Vorwurf
Erzähle mir nichts
von der Kraft deiner Hände.
Steine brichst du,
Bäume brichst du,
Brot brichst du.
Brichst du dein Joch?
Ich glaube nicht
an die Kraft deiner Hände.
*
Rimprovero
Non parlarmi
della forza delle tue mani.
Che spaccano pietre,
che tagliano alberi
che spezzano il pane.
Spacchi anche le tue catene?
Non credo
nella forza delle tue mani.
***
Lob des Sisyphus
Das Haar muß geschnitten werden.
Die Teller müssen gespült werden.
Die Straßen müssen gebaut werden.
Die Dummen müssen belehrt werden.
Die Erde muss bewahrt werden.
*
Lode di Sisifo
I capelli vanno tagliati.
I piatti vanno lavati.
Le strade vanno costruite.
Gli stolti vanno istruiti.
La terra va salvata.
***
Über Höheres
Dort,
auf den Gipfeln des Ruhmes,
liegt ewiger Schnee.
Treff ich auf einen,
der dort war,
steht ihm der Frost in den Augen,
und sein Gesicht
bleibt noch lange erstarrt.
*
In alto
Là,
in cima al successo,
la neve non si scioglie mai.
Se incontro uno
che è stato là,
ha il gelo negli occhi,
e a lungo
il suo viso rimane immobile.
***
Moritat
Wen es stört,
daß ich zum Denken
nicht seinen
sondern meinen
Kopf benutze,
der sollte –
vielleicht einen Tag lang –
versuchen,
mit meinem Kopf zu denken.
Eines allerdings
würde ich auch dann nicht
für ihn übernehmen:
die Verantwortung.
*
Ballata macabra
A chi non piace
che per pensare
non uso la sua,
ma la mia testa,
dovrebbe provare –
almeno per un giorno –
a pensare
con
la mia testa.
Non mi assumerei,
tuttavia,
una cosa:
la responsabilità.
***
Wunsch
Wenn der Mensch eine Mutter hätte,
die ihn aufnimmt am Ende,
wie eine Mutter ihn hergab
am Anfang –
wie leicht wäre der Tod.
*
Desiderio
Se l’uomo avesse una madre
per accoglierlo alla fine
come una madre l’aveva lasciato andare
all’inizio –
leggera sarebbe la morte.
L'articolo Heinz Kahlau, la sua Lode a Sisifo nella Ddr del Muro (Traduzione di Stefanie Golisch) proviene da Il Fatto Quotidiano.