GP Singapore FP1, Ferrari buona in trazione e bilanciata
- Postato il 3 ottobre 2025
- Formula 1
- Di Virgilio.it
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L’occasione per fare centro: è forse questa l’ultima pista dove la Ferrari può sperare di inserirsi nella lotta al vertice e portare a casa quella che sarebbe la prima vittoria stagionale. Altezze da terra e aderenza meccanica, due aspetti che favoriscono la Rossa, a patto che il tema gomme sia gestito a dovere. Il Cavallino Rampante deve ottimizzare il fine settimana di gara, aspetto che gli riesce da diverso tempo.
SF-25 puntata all’anteriore: buon equilibrio
Senza perdere tempo, le due Rosse scendono in pista immediatamente. Per il primo run i ferraristi utilizzano le Pirelli cerchiate di bianco. Viene chiesto di realizzare diversi constant speed, per raccogliere i primi dati sulla resistenza all’avanzamento con il DRS chiuso. Hamilton chiude il giro per primo e, malgrado il basso grip dato dalla pista molto verde, Adami si complimenta con lui per la prestazione.
Fa peggio Charles, decisamente più prudente in questo primo intento. Nella tornata per raffreddare le coperture, vanno in scena una serie di discussioni relative alla vettura. Parliamo delle prime impressioni in pista, considerando le simulazioni che hanno “costruito” la messa a punto di base della SF-25. Come primo dato tecnico, si nota che prendere l’apice per aggredire l’intero della curva non è cosa facile al momento.
Ma ne tentativo seguente gli alfieri della Rossa si migliorano. Lewis mostra una confidenza maggiore con la sua monoposto, mentre il monegasco pare soffrire maggiormente nelle fasi di trazione, dove la sua vettura non è composta come quella del compagno. Va detto che tra le due auto l’avantreno della numero 16 pare più preciso. Potrebbe esserci una diversa regolazione meccanica tra le due vetture.
Nei giri successivi, Leclerc raggiunge le prestazioni del compagno e prende confidenza con la sua monoposto. Addirittura, l’avantreno di Charles sembra troppo puntato in alcune curve, costringendolo ad aprire l’angolo del volante. In linea generale, per questa prima sgambata della Ferrari con le Hard, possiamo dire che la SF-25 mostra un equilibrio di base abbastanza buono, sul quale però si deve ancora lavorare con l’handling.
Sino ad ora, le curve dove la Rossa soffre maggiormente rispetto alla McLaren sono la 7, la 9 e la 18. Bozzi l’ha ripetuto in radio a più riprese. Stesso discorso per Lewis, con Adami che gli chiede di entrare più forte alla 9. Altri due giri e le vetture italiane vengono richiamate ai box. Il Cavallino Rampante mostra un buon potenziale che, ovviamente, dovrà essere gestito nella giusta maniera con lo sviluppo della messa a punto.
Ferrari lavora per capire bene le gomme Soft
Per il secondo run ecco le Pirelli a banda rossa. Ci riferiamo alla mescola C5, che il gommista italiano ha preferito alla C6 per paura di un overheating ingestibile. Una volta portati in temperatura i compound, si parte. Leclerc mette a segno un buon giro, mentre l’inglese è costretto ad alzare il piede per un forte sovrasterzo nel terzo settore. In questo caso il problema sembra proprio derivare da un surriscaldamento eccessivo al retrotreno.
Al di là del bilanciamento, pare che la pista sia molto dipendente dal rendimento della gomma. Centrare la finestra perfetta per accedere al giro desiderato è cruciale. Non farlo, cambia l’equilibrio della vettura. È sempre questo il limite con cui la SF-25 deve convivere: attivare al meglio le coperture e tenerle nel range ottimale per tutto l’arco del giro. Un fattore che vale per tutti, ma che per la Rossa è un gradino più difficile.
Lewis si migliora ma non si avvicina sufficientemente al compagno. Nel secondo settore lotta all’apice di alcune curve, e nel T3 la sua vettura è scomposta, specie quando monta sui cordoli. Nel frattempo Leclerc stava facendo meglio ma alza il piede per un errore. Poco dopo, Charles prende l’ingresso della pit lane per infilarsi nel garage, dove confabula con gli ingegneri operando sulla telemetria.
Anche il britannico passa in corsia box, si ferma sulla piazzola, gli ritoccano l’ala anteriore e riparte. Nel suo caso non era ancora arrivato un passaggio pulito tra errori e traffico. L’ex Mercedes cura con particolare attenzione il warm-up e si lancia. Il rendimento sale e l’inglese si colloca a circa un decimo e mezzo dal compagno di squadra. Molto bene il T3, dove centra il miglior tempo, con una temperatura sulle gomme centrata.
Passo gara valido, ma servono più riscontri
Per l’ultima parte della sessione scatta la consueta simulazione con alto quantitativo di carburante a bordo. In questo caso Charles calza un treno di pneumatici Soft, esattamente come Hamilton. In totale, la numero 16 mette assieme 5 tornate, dove i tempi sul giro sono difficili da decifrare sebbene sia parsa migliore di Red Bull. Meglio attendere la seconda sessione di prove libere, che per le condizioni ambientali sarà più significativa.
Per concludere, diciamo che il bilanciamento generale della SF-25 è buono. Il fatto che in radio non se ne parli è un segnale incoraggiante, che conferma quanto detto. Anche la trazione è piuttosto solida, sebbene ci sia qualche sbavatura quando, nella fase di ingresso, accusano un leggero sottosterzo. Si parte bene con due consapevolezze: serve sviluppare bene il setup e capire come gestire perfettamente le gomme.
GP Singapore, classifica Fp1:
- Fernando Alonso (Aston Martin)
- Charles Leclerc (Ferrari)
- Max Verstappen (Red Bull)
- Lewis Hamilton (Ferrari)
- Oscar Piastri (McLaren)
- Lando Norris (McLaren)
- Isack Hadjar (Racing Bulls)
- Carlos Sainz (Williams)
- Yuki Tsunoda (Red Bull)
- Esteban Ocon (Alpine)