GP Inghilterra 2025: Ferrari vuole l’ulteriore step competitivo

  • Postato il 3 luglio 2025
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E se Ferrari fosse finalmente riuscita a intraprendere il cammino della risalita? Silverstone offrirà questo tipo di risposta. Una pista completa e complessa, dove peraltro vanno sempre tenute in stretta considerazione le condizioni ambientali. Tante variabili tecniche e non. C’è ancora il nuovo fondo ad alimentare le speranze, all’interno di un fine settimana molto speciale per il sette volte campione del mondo di F1.

Le complessità di Silverstone

Curve lente, medie e rapide, ad ampio raggio e in appoggio, sommati a diversi tratti ad alta velocità di percorrenza: Silverstone “è” la pista. Un contesto competitivo dove adattare la vettura è davvero complicato. La SF-25 è ancora convalescente. Non basta una grande gara ben eseguita per chiamarsi fuori dai guai. Al contrario, serve dimostrare che l’Austria non era solo una parentesi fortunata.

Il tracciato britannico è l’università della F1. Serve una monoposto sincera, che ti accompagni in ogni singolo tratto. Non si deve scomporre e deve mostrare un’ottima penetrazione aerodinamica. Quest’ultimo punto è piuttosto importante: la spinta verticale risulta decisiva per portare tanta velocità a centro curva. Tuttavia, lo è pure la necessità di volare sulle rette. Quello che possiamo definire un compromesso davvero complicato.

Questo fine settimana era da tempo programmato per inserire un aggiornamento meccanico: quella sospensione posteriore rivista a livello cinematico per stabilizzare la piattaforma aerodinamica e, al contempo, poter utilizzare le altezze da terra pensate in fase di progetto. Abbassare di più l’auto e far lavorare meglio i Canali Venturi e generare più downforce, senza la paura di consumare il fondo e incorrere in qualche squalifica (vedasi Cina). Update che dovrebbe essere rimandato per il Belgio.

Il nuovo equilibrio aero-meccanico della Rossa

Chiariamo subito un fatto: Silverstone non è affatto una pista che va incontro alle caratteristiche della SF-25. Trovare l’equilibrio sulle diverse variabili individuate in precedenza sarà complicato per la Rossa. Uno dei fattori che preoccupa maggiormente il team riguarda la stabilità del posteriore, visto che i rapidi cambi di direzione la impongono.

Il retrotreno deve essere in grado di “copiare” bene l’anteriore nelle curve rapide in successione come le famosissime Becketts. Inoltre, si ha bisogno di una macchina piuttosto neutra. Purtroppo, la SF-25 ha una naturale predisposizione al sottosterzo. Una carenza di rotazione che piloti e tecnici dovranno minimizzare quanto più possibile per il weekend inglese. Non riuscirci sarebbe un grosso guaio per il team.

Questo elemento va considerato pensando al layout. Parliamo infatti di un tracciato “front limited”. Quindi, per riassumere: serve tanta downforce prodotta dal fondo, in quanto le ali non possono essere caricate troppo per non intaccare l’efficienza. A livello meccanico serve una buona rigidezza sospensiva per le curve rapide, ma al contempo servirebbe pure un posteriore più morbido per favorire la trazione. Insomma… Silverstone è tutto un compromesso.

Anche e soprattutto per questo si attende che il lavoro del nuovo fondo possa aiutare la Ferrari nel trovare la messa a punto corretta. A Spielberg è stato “piuttosto facile”, ma la pista austriaca non era così tanto completa. Se la SF-25 saprà difendersi in Inghilterra, potremo confermare il passo avanti sulla finestra di funzionamento dell’auto. Leclerc lo ha detto chiaro in radio: il team si sta tirando fuori dai problemi.

Ferrari deve sfruttare al massimo le gomme

C’è poi l’altro argomento cruciale: gli pneumatici. Il Cavallino Rampante ha dimostrato di saper gestire bene le mescole sulla distanza dei 300 km. Questo aspetto potrebbe beneficiare la SF-25, poiché la pista britannica è piuttosto demandante sulla questione degrado. Le tante curve rapide e in appoggio tendono infatti a immettere un alto quantitativo di energia all’interno degli pneumatici.

Questo significa che tali sforzi trasversali, specie sull’anteriore, accelerano il processo di degrado. Ed è qui che la squadra deve mostrare un buon lavoro sul set-up, per presentarsi in gara e sfruttare appieno la capacità di trattare bene le coperture. C’è il rischio graining, soprattutto sull’anteriore sinistro, e anche in questo caso andrà gestito al meglio. Più complicata l’amministrazione dei compound sul giro secco.

Scenario dove l’attivazione potrebbe creare qualche piccolo problema nel T1 se le gomme non saranno ancora pronte. Un film già visto che Ferrari pensa di non ripetere.  Il team spera che lo spettro più ampio di set-up con il nuovo fondo possa trovare maggiore equilibrio e, contestualmente, offrire alla SF-25 la possibilità di usare bene le mescole. Tante sfide per la Rossa, che a Silverstone è determinata a realizzare un ulteriore passo in avanti.

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