GP Imola, tecnica e strategie su uno dei circuiti più affascinanti della Formula 1
- Postato il 13 maggio 2025
- Formula 1
- Di Virgilio.it
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Il Mondiale di Formula 1 torna ad accendere i motori dopo il weekend di pausa. Il Circus approda in Europa, in Italia, e il prossimo 18 maggio alle ore 15, sarà la volta del GP dell’Emilia Romagna e del Made in Italy di F1 2025, settima gara del calendario.
L’Autodromo Enzo e Dino Ferrari è un circuito tecnico e impegnativo, caratterizzato da curve insidiose e rettilinei ad alta velocità che mettono alla prova i piloti più esperti. Un percorso unico nel suo genere, simbolo di emozioni e passione per tutto il motorsport. In questo articolo, analizziamo nel dettaglio le caratteristiche del tracciato, le sfide per i piloti e le strategie che potrebbero fare la differenza.
Il circuito
Inaugurato nel 1953, l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola è entrato nel calendario della F1 nel 1980. Situato nel cuore della Motor Valley italiana, rappresenta uno dei tracciati più iconici e tecnici dell’intero calendario di F1. Lungo 4.909 km si affronteranno 63 giri per una distanza complessiva di 309 km. Un circuito da correre in senso antiorario, caratterizzato da una carreggiata stretta, cordoli alti, dislivelli naturali e una successione di 19 curve, 10 a sinistra e 9 a destra, che alternano frenate impegnative a tratti guidati.
A Imola ci sarà una sola zona DRS, la pista non offre molti punti idonei per i sorpassi e la pit-lane è la più lunga del calendario in termini di percorrenza. Fattori che hanno reso nel tempo la sosta singola una tradizione obbligata.
Primo settore
Il giro inizia con un rettilineo in leggera discesa che porta alla frenata della Variante del Tamburello, una chicane veloce tra curve 2-3-4, dove è fondamentale avere una buona stabilità in ingresso e trazione in uscita. Si arriva poi alla Variante Villeneuve, un altro punto tecnico con rapidi cambi di direzione. Il settore si chiude con la Tosa, un tornante lento in salita, cruciale per la velocità sul tratto successivo.
Secondo settore
Il settore comincia con un tratto in salita che porta alla Piratella, curva veloce in discesa dove sfruttare il carico aerodinamico. Segue l’impegnativa Acque Minerali, curve 11-12 con doppia piega veloce e in pendenza, uno dei tratti più spettacolari e difficili dell’intero campionato. Qui, i limiti della vettura vengono messi alla prova, così come la sensibilità del pilota.
Terzo settore
Il finale del giro è tutto nella tecnica, si passa dalla Variante Alta, chicane secca in salita prima di lanciarsi in discesa verso le Rivazza 1 e 2, doppia sinistra in contropendenza che mette a dura i freni e la gestione delle gomme. Un errore qui, compromette il giro. Uscire in modo ottimale dalla Rivazza 2 è fondamentale per percorrere il vero rettilineo utile per il DRS.
Curiosità
Il GP dell’Emilia Romagna e del Made in Italy si svolge sul tracciato intitolato alla memoria di Enzo Ferrari e di suo figlio Dino, dove la Ferarri corre “in casa”. Già noto come GP di San Marino, è da affrontare in senso antiorario e ciò lo rende una rarità nel panorama del mondiale. Uno dei pochi circuiti moderni a conservare anche l’anima delle vecchie piste con poco spazio per errori, via di fuga limitate e barriere vicine.
La tappa italiana arriva dopo il primo quarto del campionato, l’Italia è anche la nazione che nella storia ha ospitato più GP. Nello specifico ne ha ospitati 107 di cui 31 a Imola validi per il titolo mondiale Piloti. Nel 2023, a causa di una devastante alluvione, la gara, cui nel frattempo era stata aggiunta la denominazione “Made in Italy”, non ha avuto luogo.
L’appuntamento del 2025 vedrà il debutto in gara della nuova mescola Pirelli C6. Inoltre, le limitate opportunità di sorpasso rendono la qualifica e la strategia di gara elementi decisivi.
Altri numeri
Questo grande evento segna il primo appuntamento europeo del campionato mondiale dove si intrecciano la grande storia della F1 e la sua continua evoluzione. Il tragico incidente di Ayrton Senna nel 1994 ha segnato la storia della pista, il brasiliano detiene ancora il record di 8 pole position. Da non dimenticare anche l’incidente mortale di Roland Ratzenberger. Un passato quello di Imola che vede protagonista anche Michael Schumacher per aver dominato e ottenuto ben 7 vittorie oltre al maggior numero di piazzamenti sul podio.
Il record assoluto sul giro è di 1:15.484, firmato da Lewis Hamilton nel 2020 durante la gara su Mercedes dove fu anche primo vincitore. L’attuale campione del mondo Max Verstappen invece è il trionfatore delle ultime tre edizioni della corsa. Con 8 vittorie a testa, Ferrari e Williams condividono il primato di vittorie tra i Costruttori, davanti alla McLaren ferma a 6. Quest’ultima è a sua volta prima come numero di pole position con 8 rispetto a Ferrari con 6 e Williams 4. Le stesse tre squadre guidano la classifica dei piazzamenti sul podio.
Sempre più sostenibilità e inclusione
La F1 ha esordito a Imola nel 1980, quando vi si disputò l’unica edizione del GP d’Italia. Dal 1981 e fino al 2006 è stato il palcoscenico del GP di San Marino per poi ritornare nel calendario nel 2020 come GP dell’Emilia Romagna. L’Autodromo di Imola è un circuito dal passato glorioso e ricco di emozioni, dove tradizione, velocità e tecnica si incontrano. Il suo futuro si prospetta ricco di novità e investimenti strategici nel nome della sostenibilità ambientale.
L’obiettivo dichiarato di Imola è quello di diventare un modello d’innovazione sostenibile, adottando un piano articolato di azioni che integrano ambiente, energia, inclusione e mobilità responsabile. L’Autodromo è già dotato di certificazioni Internazionali nonché insignito delle tre stelle FIA, massimo riconoscimento a livello mondiale in ambito di sostenibilità nel motorsport.
Il “Bosco” esterno sulla ciclovia del Santerno rappresenta uno dei progetti di forestazione urbana realizzati a Imola grazie al bando MITE mentre il programma Awabots permette ai piccoli pazienti dei nosocomi locali di vivere l’esperienza del paddock a distanza. Nello specifico, i piloti e i protagonisti della F1 parleranno attraverso monitor collegati direttamente dall’Autodromo.
Il futuro del circuito
Nonostante i buoni propositi e i progetti per innovare il circuito, il suo futuro in F1 non è così certo. Il contratto scade nel 2025 e se da una parte Stefano Domenicali, Presidente e Ceo di Formula 1 elogia e celebra Imola, dall’altra, la sua organizzazione spinge per mantenere una sola tappa italiana nel programma futuro del Circus.
Al momento non è una questione di budget ma tra Imola e Monza, la prima sembrerebbe quella destinata a lasciare il passo e magari a focalizzarsi nel WEC dove la Ferrari sta regalando grandi emozioni. Decisive saranno le prossime settimane e solo un ritorno in gloria della Scuderia di Maranello potrebbe invertire la rotta.