GP Brasile Fp1: Ferrari non sa mettere assieme il giro e snobba le Medium
- Postato il 7 novembre 2025
- Formula 1
- Di Virgilio.it
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A margine di due fine settimana di lavoro svolti nella giusta maniera, Ferrari cerca conferme al Gran Premio del Brasile. Un weekend più complesso del solito per due ragioni: il format sprint, con una sola sessione di prove libere, e le condizioni meteo instabili. Contesto in cui la Rossa ha dimostrato di non sapersi muovere agilmente. Anche per questo, l’esame Interlagos ci racconterà se lo step recente è solo frutto di circostanze.
Ferrari molto lenta nella top speed
Per il momento splende il sole su Interlagos, e questa è già un’ottima notizia per la Rossa. Le due monoposto italiane scendono in pista. Lo fanno con le coperture Hard, per studiare il setup di base costruito in fabbrica con il simulatore. La trasmissione è settata su GX2 per avere una cambiata rapida, ma non troppo aggressiva. Nel primo tentativo lanciato si nota quanto la pista sia verde. Inoltre, le Pirelli a banda bianca non aiutano di certo.
Per ora il grip è ancora basso, ma sembra meglio del previsto. Da subito si nota il lavoro sul sistema frenante, per capire in che modo guadagnare nelle fasi di staccata senza perdere tempo nella fase di trazione. Successivamente si passa al raffreddamento delle coperture, un passaggio soltanto. Tra i ferraristi meglio Hamilton di Leclerc. Poco dopo Charles migliora e supera il compagno.
In linea generale, le SF-25 sembrano avere un buon bilanciamento ma non sempre perfetto. Possiamo notare una certa difficoltà nel centrare l’apice di alcune curve, sebbene questo atteggiamento sembri possa essere corretto con qualche ritocco al setup. Col passare delle tornate le Rosse migliorano l’handling. Va pure detto che la Rossa è sottosterzante a livello intrinseco, quindi non c’è nulla di strano.
Quindi si tratta di capire quanto si possa ancora giocare con le altezze da terra della monoposto per generare carico aerodinamico e che livello di aderenza saranno in grado di raggiungere estraendo potenziale dall’auto. Almeno per il momento, in linea generale non si vedono grossi limiti a livello di messa a punto. Chiaramente si tratta del primo run, dove la raccolta dati aiuterà verso il fine-tuning.
Il dato più interessante, sino ad ora, in questa prima e unica sessione di prove libere, riguarda il gap velocistico nel T3. Le due Ferrari tagliano il traguardo con circa 15 chilometri orari in meno. Resta da capire se si tratta di sola efficienza, se c’entra pure la potenza del motore e la trazione sull’ultima curva prima di intraprendere la “salida do boxes”, che appunto porta alla linea del traguardo.
Test della Rossa con tanta benzina a bordo
Una breve sosta ai box, dove potrebbe essere arrivato un ritocco alla ride height, oltre al fine tuning sull’incidenza delle ali. In questo caso le due Rosse partono per il loro primo tentativo utilizzando la massima potenza del motore endotermico: Engine 1. Per le gomme parliamo ancora della mescola Hard. Leclerc ci prova due volte, ma è costretto ad abortire in entrambi i casi per qualche sbavatura di troppo.
Anche Lewis lascia perdere il giro secco, passando ai constant running. In questo caso la mappatura sul motore a combustione interna passa alla modalità Engine 4, quella normalmente utilizzata sulla distanza dei 300 chilometri. Interessante notare che la Rossa sta utilizzando del flow viz su metà dell’ala posteriore; idem per la beam wing. Si tratta di uno studio inerente la correlazione dati.
Capire il passo in questa simulazione passo gara non è affatto semplice. Un po’ tutti i big mostrano un ritmo altalenante e, ovviamente, non conosciamo i carichi di benzina. In tale contesto si confermano le caratteristiche delle SF-25: sottosterzo in entrata, e meno rotazione quando il pilota applica forza sul gas. Non parliamo di un livello importante, sebbene in parte sembri possa limitare il rendimento.
Ferrari studia il setup sino all’ultimo giro
Dopo una pausa di 5 minuti le Rosse tornano in pista ancora con le gomme Hard, mentre il resto dei piloti prova le Pirelli cerchiate di giallo sul giro secco. Anche in questo caso si nota la carenza di rotazione. Va detto che il fatto di non aver scelto di utilizzare le gomme Medium andrebbe interpretato. Non sembra una mossa per risparmiare il set; piuttosto pare che il team si sia maggiormente concentrato sul sistemare la messa a punto.
Ferrari sa quanto sia importante partire davanti. Sembra che ci sia un discreto potenziale ancora non estratto. Per diverse ragioni, infatti, i due alfieri della Rossa non sono riusciti a mettere assieme il giro. Restano da migliorare le curve 9 e 10. Nota di colore: Hamilton conclude con un bel testacoda nel T3 prima di terminare la sessione, per fortuna senza sbattere contro le barriere.
GP Brasile, risultati Fp1
- Lando Norris (McLaren)
- Oscar Piastri (McLaren)
- Niko Hulkemberg (Stake)
- Fernando Alonso (Astom Martin)
- Gabriel Bortoleto (Stake)
- George Russell (Mercedes)
- Pierre Gasly (Alpine)
- Carlos Sainz (Williams)
- Isack Hadjar: (Racing Bulls)
- Andrea Kimi Antonelli (Ferrari)