GP Brasile, è prevista pioggia: Ferrari all’esame gomme su pista bagnata
- Postato il 6 novembre 2025
- Formula 1
- Di Virgilio.it
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Il team di Maranello approccia Interlagos. Servono più punti possibili per mantenere il secondo posto nella classifica costruttori, utilizzando al meglio le caratteristiche della SF-25. Ma al GP del Brasile non conterà solamente l’equilibrio sul setup. Le condizioni meteo prevedono pioggia due giorni su tre, scenario dove Ferrari, sul tema gomme, ha sempre faticato restando senza grip. Obiettivo? Una volta per tutte vincere questa sfida.
La preparazione in fabbrica non può sbagliare
Ferrari crede di poter ottimizzare il fine settimana del Brasile. Questo è l’approccio del team ascoltando le parole di Frederic Vasseur. Il team principal della Rossa è stato piuttosto chiaro nella sua disamina, raccontando che per Interlagos sarà decisiva l’esecuzione in pista. Questo significa che il team dovrà arrivare alla prima e unica sessione di prove libere già pronto, con una messa a punto studiata in fabbrica corretta.
Lo studio al simulatore deve fornire la base sulla quale sviluppare il setup senza commettere errori, perché in sessanta minuti si può solamente affinare la messa a punto. Dover ribaltare i settaggi sarebbe fatale. Il discorso è molto ampio sotto questo punto di vista, dovendo sistemare diversi parametri tecnici nella maniera corretta. Parliamo ovviamente delle altezze da terra e relativa gestione del carico tramite i Canali Venturi.
Inoltre c’è il tema inerente alla carenza di rotazione. Un elemento strettamente legato alla distanza della monoposto dall’asfalto. Un posteriore troppo morbido, inoltre, sebbene possa favorire le fasi di accelerazione, al contempo andrebbe a destabilizzare il retrotreno, specie nei cambi di direzione, dove il posteriore non sarebbe in grado di seguire al meglio l’avantreno della Rossa. Insomma, serve tanta precisione sul setup.
Gestione gomme: la discriminante fondamentale in condizioni ambientali difficili
Oltre a questo c’è il tema gomme che in Brasile avrà un’ulteriore variabile: la pioggia. Sì… nel fine settimana di Interlagos sono previste condizioni cangianti, dove diversi acquazzoni dovrebbero abbattersi sulla pista. Una condizione che il team di Maranello soffre particolarmente e alla quale, in tutto il corso della stagione, non ha mai saputo mettere una pezza. Il quadro si aggrava considerando i soli 60 minuti a disposizione delle Fp1.
C’è davvero poco tempo per capire come massimizzare il lavoro del gruppo sospensivo per far lavorare al meglio le coperture. Con fondo bagnato, ipotizzando ad esempio l’utilizzo della gomma intermedia, il parametro cruciale riguarda la capacità di raggiungere la temperatura target e di mantenerla per tutta la durata del giro. Si tratta dell’unica maniera per accedere al massimo dell’aderenza delle coperture.
Sappiamo bene quanto la SF-25 non sia preparata sotto questo aspetto. Non avere grip di riflesso obbliga ad abbassare le velocità in percorrenza, situazione che ovviamente incide e non poco sui riscontri cronometrici. Per di più il giro a Interlagos è piuttosto corto, contesto che di fatto avvicinerà parecchio le prestazioni. Per essere più chiari: amministrare male le gomme può essere fatale dove i distacchi sono molto vicini.
Mezzo secondo di gap su questa pista farebbe perdere più posizioni rispetto ad altri circuiti. Altro elemento negativo riguarda la doppia gara. Partire male al venerdì vuol dire perdere punti preziosi nella mini gara del sabato. Se la Rossa vuole mantenere il secondo posto nella classifica costruttori, dovrà fare meglio della Mercedes che, a sua volta, nel tipo di scenario descritto a livello ambientale, dovrebbe adattarsi meglio della SF-25.
L’importanza relativa ai feedback dei piloti
Ricorderemo le parole di Lewis relative ai feedback dei piloti proprio sulle gomme. Si spera che il team abbia effettivamente cambiato registro da questo punto di vista, ascoltando ogni minima sensazione di chi guida per rendere più alta possibile l’efficacia degli pneumatici. Nelle ultime due gare qualcosa è cambiato. Pare che nel lavoro svolto in pista le opinioni degli alfieri della Rossa siano al centro del weekend.
L’esperienza di Charles e Lewis non può cadere in secondo piano affidandosi ai soli dati, in quanto la percezione al volante, specie in condizioni miste di questo tipo, è proprio la discriminante che fa la differenza. Per la Ferrari sarà un esame fondamentale: alle parole di Vasseur dovranno seguire i fatti, confermando che il nuovo approccio adottato di recente possa garantire effetti positivi sulla gestione degli pneumatici anche in condizioni di pioggia.