GP Austria 2025: perché Spielberg è il circuito dei sorpassi e delle sorprese

  • Postato il 26 giugno 2025
  • Formula 1
  • Di Virgilio.it
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Dal cuore verde della Stiria, tra montagne, boschi e dislivelli, il circuito di Spielberg torna protagonista della F1 con il GP d’Austria 2025. Il Circus torna in Europa per affrontare quattro gare nell’arco di sei settimane prima della pausa estiva. E torna con un appuntamento ricco di insidie. Il GP d’Austria non è solo una tappa di passaggio nel calendario: è una delle gare più spettacolari della stagione. Tra i più amati dai piloti e apprezzati dai fan.

Da Osterreichring a Red Bull Ring

La prima gara di F1 sul suolo austriaco si corse nel 1964, su un tracciato temporaneo allestito sull’aeroporto militare di Zeltweg. Solo nel 1970 nacque il leggendario Osterreichring, tracciato lungo e veloce tra le colline di Spielberg. Curve da brivido come Hella-Licht, Bosch e Rindt, lo resero uno dei circuiti più spettacolari ma anche tra i più pericolosi del Mondiale, fino al 1987.

Negli anni ’80 e ’90, le criticità legate alla sicurezza portarono all’abbandono del tracciato originario. Proprio in quel momento Red Bull sceglie di rilanciare l’impianto e creare il Red Bull Ring. Nello specifico, un circuito ristrutturato e più corto del precedente che fu inaugurato nel 1997.

Per diversi anni escluso dal calendario, il GP d’Austria è tornato appuntamento fisso stagionale dal 2014. La presenza è conseguenza di un nuovo importante investimento del colosso austriaco delle bevande energetiche.

Il circuito: tre settori, una sfida unica

Il Red Bull Ring misura 4.318 km, è uno dei circuiti più brevi del calendario con 71 giri in programma per un totale di 306.452 km. La sua semplicità apparente è però fuorviante. Curve in contropendenza, staccate al limite e tratti ad altissima velocità con tre DRS, mettono a dura prova piloti e ingegneri. Ecco l’analisi dei tre settori.

Settore 1

La gara parte in salita, letteralmente. Dopo il rettilineo principale si arriva alla curva 1, una destra secca che immette in un tratto in forte accelerazione. Qui è fondamentale la trazione in uscita, perché si scala in pieno il tratto che porta alla curva 2, in realtà una leggera piega che prepara la staccata più violenta del circuito, quella di curva 3.

Questo settore è dominato dala potenza, l’ERS gioca un ruolo fondamentale così come l’abilità dei piloti nel gestire al millimetro la frenata, cercando di non mandare in crisi l’anteriore destra.

Settore 2

Il settore si apre con curva 3 meglio nota come “Remus”, una delle migliori zone di sorpasso dell’intero circuito. Salita, frenata forte e ripartenza con poco grip. Da lì parte un breve rettilineo che porta alla curva 4, un altro punto critico in discesa, con uscita verso l’esterno molto ampia e difficile da controllare.

Le curve 5 e 6 sono invece più scorrevoli ma tecniche. Il circuito si infila tra cambi di pendenza e curvoni che mettono alla prova la stabilità della monoposto, specialmente in condizioni di vento laterale, spesso presente in zona.

Settore 3

Il terzo settore è il più guidato e quello dove si può fare la differenza nel giro secco. Curva 7 e curva 8, la Rindt e la Red Bull Mobile, sono curve rapide che impongono grande precisione. La traiettoria giusta può regalare decimi preziosi, mentre un errore rischia di compromettere tutto il giro, data la brevità del tracciato. Uscire bene da curva 10 è cruciale per affrontare al meglio il rettilineo finale e preparare un eventuale attacco in curva 1.

Numeri

Il record della pista appartiene a Carlos Sainz su McLaren nel 2020 con il tempo di 1:05.619. Max Verstappen invece è il pilota più vincente grazie ai 4 successi e in quello di Stiria del 2021. Nel 2020 e nel 2021 sul circuito di Spielberg si sono svolte due edizioni del GP della Stiria, organizzate dalla F1 in collaborazione con Red Bull, per ovviare alle difficoltà create dalla pandemia. Il pilota olandese della Red Bull è anche il primo in termini di pole position (5) e piazzamenti sul podio (8).

Ventisei piloti diversi hanno vinto almeno una volta in Austria, l’ultimo ad iscriversi in questa lista è stato George Russell nel 2024. Di questi, 11 tra cui lo stesso Max Verstappen, Alain Prost, Mika Hakkinen, Michael Schumacher, Nico Rosberg, Emerson Fittipaldi, Niki Lauda, Nigel Mansell, Jacques Villeneuve e Lewis Hamilton hanno conquistato un titolo iridato.

Tra i team, la più vincente in terra austriaca è la Mercedes con 7 successi, anche se nel GP d’Austria vero e proprio, la stella a tre punte condivide il primato con Ferrari e McLaren. A fare la differenza è il successo di Lewis Hamilton nel primo Gran Premio di Stiria (2020). In termini di pole position è prima la Ferrari (8), che domina anche come piazzamenti sul podio (29).

Curiosità

Tra le sue particolarità, Spielberg ha una posizione geografica unica. La pista è situata a 677 metri sul livello del mare, condizione che influisce su motori e aerodinamica. Inoltre, le rapide variazioni meteo, tipiche della zona alpina, hanno spesso stravolto le strategie di gara, come accadde nel caotico GP del 2016 vinto da Lewis Hamilton dopo un contatto all’ultimo giro con Nico Rosberg.

Il Red Bull Ring è uno dei tracciati più “accessibili” per i tifosi europei. Situato a sole 6 ore di macchina dall’Italia nord-orientale, è meta ogni anno di decine di migliaia di appassionati, soprattutto italiani e olandesi. I fan orange, lo hanno adottato come GP di casa.

Futuro del circuito

Il Red Bull Ring è già pronto a guardare avanti. Nonostante la sua configurazione storica, il tracciato austriaco sta investendo in tecnologie e infrastrutture. Sono in fase avanzata i progetti per l’elettrificazione completa delle strutture, con un paddock alimentato da energie rinnovabili entro il 2026.

Inoltre, la pista sarà uno dei banchi di prova per la futura generazione di power unit 2026. La Red Bull Powertrains, in collaborazione con Ford, ha scelto proprio questo impianto come sede per test e sviluppo. Non è escluso, infine, che Spielberg diventi anche sede di gare per la Formula E o la Hydrogen Series, nel quadro di un ampliamento delle competizioni green previste dalla FIA.

Il contratto con la F1 è stato recentemente rinnovato fino al 2030, segno di una volontà condivisa tra Liberty Media e Red Bull di mantenere l’appuntamento austriaco come parte integrante del calendario. Una scelta che premia la passione del pubblico, la bellezza del tracciato e la solidità organizzativa dell’evento.

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Virgilio.it

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