F1 | Guerra Iran-Israele, attacco missilistico in Qatar: e ora la Formula 1 è a rischio?
- Postato il 24 giugno 2025
- Formula 1
- Di F1ingenerale
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Le tensioni tra Iran e Israele, dopo l’attacco missilistico in Qatar, rischiano davvero di mettere in pericolo la Formula 1?
Medio Oriente tre anni dopo, ci risiamo: cambiano gli attori in campo, ma le tensioni restano. L’attuale conflitto tra Iran e Israele rischia di mettere di nuovo in pericolo la Formula 1.
Nel 2022, l’attacco missilistico lanciato dai ribelli Houthi alle strutture Aramco di Jeddah, a 20 km dal circuito, non ha fermato il weekend in Arabia Saudita. Nonostante la paura, non c’erano danni nei pressi del tracciato. Motivo per quale il fine settimana di gara si è svolto in maniera regolare.

Anche stavolta, stessa dinamica. Nella sera del 24 giugno, l’Iran ha risposto con violenza all’intervento negli Stati Uniti nel conflitto contro Israele, attaccando basi militari americane in Qatar. I missili hanno colpito la struttura ad al Udeid (Doha), a 35km dal circuito di Lusail, dove corre il Circus.
L’Iran, inoltre aveva minacciato di sferrare un altro attacco ad ulteriore base, posizionata nella regione di Al Dhafra, a sud della capitale Abu Dhabi, a 32km dal circuito di Yas Marina.
Formula 1 in Qatar e Abu Dhabi: cosa succede in caso di escalation del conflitto?
La Formula 1 non si è fermata a Jeddah, e non accadrà neanche in Qatar e Abu Dhabi. Nel caso in cui la tregua di 12 ore, annunciata dal Presidente USA Donald Trump, venisse violata e il conflitto tra Iran e Israele proseguisse, il motorsport dovrà adeguarsi. Le opzioni sono due: spostare le ultime due gare del calendario a data da destinarsi, oppure cancellarle per evitare ulteriori conseguenze.
Le ripercussioni sono anche a livello logistico: se lo spazio aereo viene chiuso, gli aerei non potranno volare per raggiungere queste regioni.
Bisogna anche considerare il fatto che il GP del Qatar e quello di Abu Dhabi si svolgeranno tra novembre e dicembre, quindi c’è ancora tempo per valutare il da farsi. Ovviamente l’auspicio è che la guerra tra Iran e Israele raggiungerà presto una tregua permanente, nonché la fine del conflitto.
Non solo Qatar e Abu Dhabi: anche il GP dell’Azerbaijan è esposto al rischio
La guerra tra Iran e Israele sta rimodellando le relazioni geopolitiche e soprattutto economiche nel Medio Oriente. Tra i paesi più esposti al rischio di escalation, c’è l’Azerbaijan, paese confinante con l’Iran.
Il GP di Baku è in programma a settembre, ed è più vicino rispetto al Qatar e ad Abu Dhabi nel calendario 2025 di Formula 1. Il ruolo dell’Azerbaijan nel quadro geopolitico è complesso e delicato. Attualmente si definisce neutrale, ribadendo la posizione di non voler partecipare in nessun modo al conflitto armato. Lo stato armeno ha inoltre riaperto le frontiere per favorire l’ingresso della popolazione (anche italiani) in fuga dall’Iran.
La Formula 1 è quindi a rischio?
Le basi militari in Qatar si aspettavano il lancio di missili. Il personale era stato informato e aveva svuotato la sede prima dell’attacco iraniano. Non sono stati riportati danni a persone né feriti. Si è trattato perlopiù di un avvertimento da parte della Repubblica Islamica.
Dopo l’attacco annunciato in Qatar, la Formula 1 al momento non corre alcun rischio. In caso di un’escalation del conflitto, che andrebbe a coinvolgere altre regioni del Medio Oriente, FIA e FOM potrebbero decidere di cancellare le gare oppure spostarle in altri circuiti. Qui, però, ci sarebbero grandi problemi con i trasporti.
La speranza è che la guerra possa terminare quanto prima. Per il resto, la Formula 1 è nelle mani dei poteri forti.
Crediti immagine di copertina: Reuters
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