Giunta Salis, vicina una soluzione: ipotesi Canessa (Pd) per la presidenza del consiglio

  • Postato il 5 giugno 2025
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salis canessa cerchi

Genova. Cherchez la femme. Ma non per trovare la causa del problema, bensì la sua soluzione. Nell’ambito della costruzione della giunta Salis, in queste ore, il tema della rappresentanza di genere tiene banco e allora succede che, per garantire adeguato spazio alle tante donne che in questo momento hanno ruoli primari nella politica genovese, la presidenza del consiglio comunale della sesta città d’Italia potrebbe andare a una donna, giovane, del Pd.

Il profilo è quello di Vittoria Canessa Cerchi, già consigliera comunale negli ultimi mesi del governo Bucci-Piciocchi, esponente della minoranza dem, tra le più votate alle ultime elezioni.

Al momento sarebbe la favorita, con un’alternativa in Rita Bruzzone, altra consigliera comunale e altra campionessa di preferenze che, però, avrebbe in cuore un ruolo nella squadra di governo (per lei si parla di una delega a Scuola o personale). Meno probabile, ma non impossibile, che invece la scelta ricada su Monica Russo, considerata vicina al capogruppo Pd in Regione Armando Sanna, e anche lei tra le più votate.

Il caso “donne del Pd”: difficile la proposta di deroga alla legge

Qui arrivano le note dolenti per il Pd: in base alla normativa sulla rappresentanza di genere e in base agli equilibri tra le varie forze della coalizione, i dem non potranno nominare altre donne in giunta – motivo per cui ieri il segretario provinciale D’Angelo ha proposto addirittura di forzare la legge in materia – e questo non è piaciuto alle Donne democratiche che proprio ieri hanno tenuto una riunione per fare il punto e per stilare un documento condiviso.

Ma a oggi le opzioni non sono molte. Perché nella volontà di Silvia Salis alcuni nomi sono inamovibili, e perché anche le singole liste vogliono garantire l’alternanza di genere. Ma al di là dei mal di pancia, la definizione della giunta sembra essere molto vicina. Qualcuno parla già di questo fine settimana per arrivare a una quadra definitiva.

Linea Condivisa rischia di restare fuori dalla giunta

Quadra che, al momento, oltre alle donne del Pd, vede penalizzata anche Linea Condivisa. Che non si è presentata con una propria lista alle comunali ma ha inserito molti esponenti (e molto votati) nella civica Silvia Salis Sindaca. Il recordman in tal senso, Filippo Bruzzone, già consigliere comunale, sembrerebbe fuori dai giochi della giunta. Nei giorni scorsi i vertici di Linea Condivisa avevano fatto capire che non sarebbero stati a guardare ma non è escluso che la possibile rottura possa ricomporsi.

Bruzzone sarebbe escluso dalla giunta sulla base di uno schema che prevede tre assessorati, complessivamente, alle due civiche a nome Salis. Con Cristina Lodi (Azione) destinata a occuparsi di Welfare e famiglia, Arianna Viscogliosi (Italia Viva) per cui ora si parla di delega alla Sicurezza, e Silvia Pericu, che entrerebbe in giunta per seguire le pratiche di Ambiente, Verde urbano e Rifiuti.

Per il resto, tra i punti fermi sembrano confermatissimi Tiziana Beghin (M5s) al Commercio e Turismo, e poi Alessandro Terrile e Massimo Ferrante, entrambi Pd, il primo vicesindaco più che in pectore (con un portafoglio di deleghe pesantissimo, tra cui Bilancio e Partecipate) e il secondo per cui si prospetta un altro multi-assessorato con temi come le manutenzioni, i lavori pubblici, il decentramento e la protezione civile.

Nodo Avs, i “verdi” chiedono più spazio e deleghe di peso

Resta spazio per due assessorati ad Avs, un uomo e una donna, con Francesca Ghio (Europa Verde) in pole, e uno tra Emilio Robotti e Lorenzo Garzarelli (entrambi in quota Sinistra Italiana).

Qui il dilemma è sulla scelta delle figure, per dirimere la quale sarebbe stato chiesto un intervento direttamente ai vertici dei verdisinistra a Roma, e poi quella delle deleghe. Avs, che avrebbe voluto tre assessori e si accontenterà di due, punta quanto meno a deleghe di sostanza.

Non solo, resta irrisolta la competizione interna tra la componente verde (che alle urne ha pesato per un 75%) e quella rossa, meno incisiva. Non è un segreto che in Europa Verde vorrebbe avere entrambi gli assessorati a disposizione, tenendo anche conto del municipio Centro Est “assegnato” alla segretaria genovese di SI Simona Cosso.

Pd, a volte ritornano: spunta il nome di Farello per la Cultura

A questo punto, se il Pd avrà – come sembra cinque posti in giunta – oltre a Terrile, Ferrante e Rita Bruzzone, resta da capire a chi andranno i due posti mancanti che, per forza di cose, dovranno essere assegnati a uomini. In ballo ci sono Davide Patrone e Claudio Villa, tra i più votati alle urne. Patrone, tuttavia, sarebbe più orientato verso il ruolo di capogruppo in consiglio comunale, anche in chiave congresso provinciale (è un papabile nuovo segretario).

A questo punto tornerebbe d’attualità, come nome esterno, ma Pd, Simone Farello. L’ex segretario regionale del Pd e già assessore con Marta Vincenzi (ma anche scrittore) potrebbe essere il profilo scelto per la delega alla Cultura.

A proposito di cultura, se Silvia Pericu sarà assessora subentrerà al suo posto, in consiglio comunale, la prima dei non eletti della lista Salis Sindaca che, dopo il riconteggio definitivo delle preferenze, è la regista Laura Sicignano.

Salis: “La grande notizia sarà l’alto numero di donne”

“Credo che la grande notizia sarà il numero di donne in questa giunta – ha detto oggi Silvia Salis, dopo l’incontro con il presidente della Regione Liguria Marco Bucci – che sarà un numero molto alto, sono felice che ci siano discussioni credo inedite per la politica italiana, e sono orgogliosa che questa discussione venga fatta su questa giunta. Poi ci sono delle quote da rispettare, l’ipotesi della deroga è molto complessa, però è un messaggio importante quello che stiamo lanciando”. E infine, alla domanda ‘quanto manca?’, la sindaca ha risposto: “Non manca molto”.

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Genova24

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