“Giuliana Florio ha fatto una canzone con l’IA senza dirlo. È stata furba, la gente ci ha creduto, l’ha applaudita”: la cantante sotto accusa dopo un concerto

“Annuncio ufficiale: Monteruscello Fest 2025 8 e 9 settembre, Pozzuoli. Arriva GROSE!. Giuliana Florio, giovane artista che ha conquistato TikTok con la sua forza creativa e il suo stile unico, salirà sul palco per un’esibizione che promette emozioni vere. Con il brano virale “Gay”, Grose ha trasformato un trend in un messaggio profondo: libertà, identità, autenticità. Non è solo musica, è uno schiaffo ai pregiudizi, un invito a sentire il cuore. Proprio come il nostro tema di quest’anno”.

Con queste parole la rassegna annunciava, in pompa magna sui social, la partecipazione della cantante, balzata alle cronache, negli ultimi giorni, per l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nelle sue canzoni. Ma soprattutto dopo il concerto sono fioccate le critiche sia per la sua intonazione che per la qualità del brano. A puntare il dito è stata soprattutto, come riporta Il Messaggero, la tiktoker Sara Penelope Robin.

“Giuliana ha pubblicato una canzone fatta con l’intelligenza artificiale senza dirlo.- ha detto la content creato – È stata furba, la gente ci ha creduto, l’ha applaudita. Il punto non è Giuliana, che è pure simpatica a suo modo, non è l’autotune, non è l’IA. Il punto è che i giovani non reagiscono più: vivono solo per ‘farcela’ sui social”.

La replica della diretta interessata non si è fatta attendere. “Ho sempre dichiarato che le mie canzoni sono fatte con l’aiuto dell’IA, c’è scritto anche su Spotify – ha detto a Radio Marte -. Quella che sentite nelle canzoni è la mia voce clonata dall’intelligenza artificiale. Per produrre il pezzo sono partita dalle registrazioni della mia voce originale e poi il software l’ha clonata riproducendola e perfezionandola a livelli estremi, anche di intonazione”.

È lo sviluppo di una nuova frontiera o è solo un tentativo maldestro che non avrà seguito?

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