Giornalista di Sky F1 colpita da abusi dopo intervista a Verstappen

La giornalista Sky F1 Rachel Brookes, colpita da abusi dopo intervista a Verstappen è stata costretta a chiudere i commenti sui canali social

Rachel Brookes, storica voce e giornalista di Sky Sports F1, ha annunciato la disattivazione dei commenti sui suoi profili social a causa di una valanga di insulti e abusi ricevuti dopo il Gran Premio di Spagna. La giornalista è da anni impegnata nel paddock della Formula 1 come intervistatrice e conduttrice, ma le recenti interazioni con Max Verstappen e Lewis Hamilton hanno acceso un clima tossico che è degenerato fuori dalla pista.

Il momento più teso si è verificato nel post-gara di Barcellona, quando Brookes ha chiesto a Verstappen se il suo stile di guida potesse “togliere smalto” alle sue qualità. Il pilota Red Bull, reduce da una penalità per il contatto con George Russell, ha risposto con freddezza: “Beh, questa è la tua opinione”.

Solo sette giorni prima, Hamilton era apparso visibilmente distaccato in un’intervista post-Monaco. Il britannico si è poi scusato in privato, spiegando di essere “molto giù di morale” in quel momento.

Giornalista di F1 vittima di abusi: chiude i commenti e non è l’unica

Durante il weekend del GP del Canada, Brookes ha pubblicato un messaggio forte: “Continuerò a postare, ma i commenti, i tag e le menzioni su Instagram e X sono disabilitati per ora, a causa dell’enorme quantità di abusi disgustosi ricevuti dopo il GP di Spagna. Potrei riattivarli più avanti, ma per ora resteranno disattivati.”

Una decisione che ha trovato risonanza immediata, soprattutto dopo che anche Lee McKenzie, storica inviata F1 per BBC e Channel 4, aveva condiviso un’esperienza simile.

McKenzie ha rivelato di aver affrontato un’operazione poco prima del GP di Spagna e, al suo ritorno in video, ha ricevuto pesanti attacchi per il suo aspetto fisico. Le sue parole sono state forti.

“Sono una persona riservata. Ma i commenti su peso e aspetto sono stati orribili. Non parliamo di salute, ma di insulti gratuiti da uomini e donne. Questo tipo di attacchi può colpire chiunque, anche chi non ha la mia forza.”

McKenzie ha sottolineato come questi commenti arrivassero anche da altre donne, evidenziando un problema culturale più ampio. Nonostante una situazione clinica in miglioramento, ha deciso di chiudere i commenti per proteggere se stessa.

Il campione del mondo 1996 Damon Hill ha difeso pubblicamente McKenzie: “Leggete ciò che ha scritto Lee. A chi l’ha insultata: andate a farvi aiutare. Avete seri problemi mentali.”

In un mondo che celebra la velocità e la competitività, le parole di Brookes e McKenzie riportano il focus sull’umanità e sul rispetto. L’abuso online, soprattutto quando rivolto a figure professionali che fanno semplicemente il proprio lavoro, è una piaga ancora troppo presente anche nel paddock della F1.

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