Gioco illegale: 4 denunce tra Reggio Calabria e Vibo Valentia

  • Postato il 14 luglio 2025
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Gioco illegale: 4 denunce tra Reggio Calabria e Vibo Valentia

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Operazione anti gioco illegale a Reggio Calabria e Vibo Valentia: 76 apparecchi sequestrati, 4 denunciati per frode e multe per 3,8 milioni di euro.


REGGIO CALABRIA / VIBO VALENTIA– Una vasta operazione di controllo nel settore dei giochi, condotta congiuntamente dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) della Calabria, supportata dall’ufficio Antifrode regionale, e dalle forze dell’ordine (Guardia di Finanza, Polizia di Stato e Carabinieri), ha portato a un duro colpo contro il gioco illegale nelle province di Reggio Calabria e Vibo Valentia. L’intervento, che rientra nelle attività del Comitato per la Prevenzione e Repressione del Gioco Illegale, la Sicurezza del Gioco e la Tutela dei Minori, ha interessato 51 esercizi commerciali.

Apparecchi “Clonati” per Evadere le Imposte

Il bilancio è significativo: 76 apparecchi di gioco sequestrati e 4 soggetti denunciati per esercizio abusivo di attività di scommessa e frode informatica. La maggior parte delle apparecchiature alterate, come precisato in una nota delle Fiamme Gialle, presentava una “seconda scheda (cosiddetto clone) che, bypassando la scheda regolarmente autorizzata da ADM, permetteva di non inoltrare o inoltrare solo dati parziali al sistema telematico dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli”. Questo meccanismo fraudolento consentiva di alterare completamente le giocate. Vanificando così il sistema di garanzia a tutela dei giocatori e impedendo la corretta trasmissione dei dati all’Erario.

Sanzioni Milionarie e Chiusure per gli Esercizi Irregolari

Le conseguenze per i responsabili saranno pesanti. Si provvederà al recupero dell’imposta evasa e all’applicazione di sanzioni amministrative che vanno da 5.000 a 50.000 euro per ciascun apparecchio irregolare rinvenuto. L’ammontare complessivo delle sanzioni supera i 3.800.000 euro. Inoltre, è prevista la chiusura da trenta a sessanta giorni per gli esercizi presso i quali sono stati scoperti gli apparecchi di gioco manomessi. Durante l’operazione è stato inoltre individuato un punto non autorizzato alla raccolta scommesse. Questo operava per conto di un concessionario estero, privo di concessione valida per operare sul territorio italiano. L’azione congiunta delle forze dell’ordine e dell’ADM conferma l’impegno costante nella lotta al gioco illegale, a tutela dei consumatori e delle finanze pubbliche.

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