Gioco d’azzardo, Avs contro Piciocchi: “Chi non ha mai preso sul serio il problema non può dare lezioni”

  • Postato il 30 marzo 2025
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  • Di Genova24
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piciocchi salis

Genova. Alleanza Verdi Sinistra ribatte alle critiche che Pietro Piciocchi, candidato sindaco per il centrodestra, ha mosso sabato all’avversaria alle comunali Silvia Salis sul tema del gioco d’azzardo. Piciocchi ha infatti puntato il dito contro la carica ricoperta dalla candidata del campo largo nel board della Fondazione Lottomatica, accusandola di incoerenza alla luce della sua partecipazione a un evento contro il gioco d’azzardo.

L’evento in questione era organizzato da Alleanza Verdi Sinistra, che domenica è intervenuta nella polemica sottolineando che “chi governa questa città non ha mai preso sul serio il problema del gioco d’azzardo. L’elenco delle omissioni  del centrodestra è lungo – proseguono da Avs – Non hanno mai applicato le leggi regionali n.17 e 18 del 2012, che prevedevano distanze minime delle sale gioco da luoghi sensibili come scuole e ospedali. Hanno bloccato ogni tentativo di riforma in Regione, da Toti in giù. Non hanno mai convocato con regolarità la Consulta regionale sul gioco d’azzardo, lasciando fuori dal confronto le associazioni e chi lavora sul campo. Non hanno formato assistenti sociali e operatori sociosanitari per affrontare la dipendenza da gioco. Non hanno fatto campagne pubbliche di sensibilizzazione, né regolato la pubblicità dell’azzardo sul territorio comunale. Non hanno coinvolto il mondo dello spettacolo, della cultura o dello sport in percorsi educativi e informativi. E ovviamente hanno ostacolato ogni proposta per limitare la diffusione delle slot machine a Genova”.

“Ci chiediamo – prosegue la nota – con quale legittimità oggi il candidato sindaco del centrodestra, Pietro Piciocchi, si presenti a pontificare su coerenza e trasparenza. Chi ha governato con Bucci e Toti, spalancando le porte all’azzardo, non è legittimato a dare lezioni a nessuno. Ma non ci limitiamo a denunciare: abbiamo anche delle proposte concrete. Per contrastare davvero il riciclaggio di denaro sporco nel settore dei giochi e delle scommesse, serve introdurre la tracciabilità totale dei flussi finanziari, legandola all’identificazione obbligatoria e digitale dei giocatori. Tessera sanitaria, codice fiscale o tessera del giocatore: ogni forma di gioco con vincita in denaro dovrebbe essere accessibile solo previa identificazione certa. È una misura semplice ma rivoluzionaria, che permetterebbe di colpire l’evasione, il riciclaggio e la dipendenza, tutelando le persone e mettendo fuori gioco le mafie”.

Già sabato lo staff di Salis aveva replicato seccamente agli attacchi di Piciocchi, cui si erano uniti Carmelo Cassibba (Vince Genova) e Mattia Crucioli (Uniti per la Costituzione): “Salis si è dimessa dal ruolo di advisor il giorno in cui ha accettato la candidatura a sindaca di Genova. Stupisce che queste insinuazioni arrivino da chi negli ultimi anni ha sempre fatto ostruzionismo alle proposte di limitare la proliferazione delle slot machine sul territorio genovese e ligure”. E di fronte alle accusa ritenute diffamatoria non è escluso il ricorso a vie legali: “Valuteremo se procedere per vie legali,  le somme derivanti saranno devolute al Cepid, centro di ricerca contro le dipendenze dell’Università Cattolica Policlinico Gemelli di Roma realizzato in collaborazione con la Fondazione”

Autore
Genova24

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