Giglio Bagnara in liquidazione, allarme di Civ e Confcommercio: “Rischio pesanti ricadute sul quartiere”

  • Postato il 20 febbraio 2025
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giglio bagnara

Genova. Non accenna a spegnersi l’eco della deflagrazione provocata dalla notizia della messa in liquidazione dello storico negozio Giglio Bagnara di Sestri Ponente, in attività da 155 anni. La notizia è stata diffusa mercoledì sera dall’amministratore delegato, Enrico Montolivo, che a gennaio 2024 si era già visto costretto a chiudere il punto vendita Lux Bagnara di via XX Settembre per il caro affitti e il costo delle bollette sempre più alto.

All’indomani dall’annuncio della possibile chiusura (senza compratori) del negozio di via Sestri, le reazioni non si sono fatte attendere: dopo la convocazione di un tavolo per trovare nuovi investitori da parte dell’assessore Mascia  e la chiamata a un presidio di solidarietà per i 29 dipendenti, si alza anche la voce del Civ Sestri Ponente e di Confcommercio, estremamente preoccupati per le ricadute sul tessuto economico della delegazione e per la crescente serrata dei negozi genovesi.

“Giglio Bagnara è sempre stato un punto di riferimento per Sestri Ponente – dichiara Alessandro Cavo, presidente di Confcommercio Genova – capace di attirare un gran numero di visitatori e di generare un importante indotto per le altre attività economiche della zona. La sua chiusura non è solo una ferita simbolica, ma rischia di compromettere ulteriormente la capacità di attrarre frequentatori e investimenti, con conseguenze dirette sulla vivibilità e sulla sicurezza del quartiere. È fondamentale che le istituzioni intervengano con prontezza e determinazione per riempire il vuoto lasciato da questa perdita e per garantire un sostegno concreto al rilancio del commercio locale, salvaguardando la vitalità di Sestri Ponente”.

 Anche Monia Modarelli, presidente del Civ di Sestri Ponente, ha espresso grande preoccupazione: “Ci rattrista profondamente quanto sta accadendo a un’azienda così radicata e ai suoi dipendenti. Questa chiusura, però, evidenzia un problema più ampio: una persistente mancanza di attenzione verso le necessità dei quartieri e dei centri storici commerciali. L’esperienza d’acquisto oggi non si basa solo sull’offerta dei negozi ma anche su un contesto urbano accogliente, accessibile e ben curato. Elementi come una migliore illuminazione, un’efficace rete di trasporti pubblici, parcheggi adeguati e un ambiente piacevole sono fondamentali per rendere un quartiere attrattivo e competitivo”.

“Questi aspetti – continua Agostino Gazzo, consigliere  Civ Sestri Ponente  e presidente Federpreziosi Confcommercio – sono da troppo tempo trascurati in alcune aree, tra cui Sestri Ponente. Abbiamo lavorato con impegno, come Civ e come Confcommercio, per portare all’attenzione delle istituzioni i problemi e le potenzialità del nostro quartiere ma con risultati spesso insufficienti. I temi prioritari per il territorio non sempre hanno ricevuto l’attenzione che meritavano”.

“La sensibilità verso queste tematiche sta finalmente cambiando – conclude Modarelli – ma i risultati delle politiche attuate negli anni scorsi cominciano a manifestarsi solo ora e le loro conseguenze potrebbero ancora protrarsi a lungo. È necessario un impegno più deciso per evitare che altri pezzi importanti del nostro tessuto commerciale vengano a mancare, causando un effetto domino che il quartiere non può permettersi”.

Autore
Genova24

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