Gesù disse: “Felici i poveri” e la Fonte Q annotava il Vangelo prima dei Vangeli

  • Postato il 10 agosto 2025
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Gesù disse: “Felici i poveri, felici gli afflitti” e un discepolo scriveva, diventò la fonte Q.

Gesù disse e un anonimo discepolo prendeva appunti. Quelle parole, oggi Vangelo per due miliardi e mezzo di cristiani, le ritroviamo nei Vangeli di Matteo e Luca.

Ci sono arrivate, a quanto si è stabilito di recente, da una fonte primaria originaria, nota oggi come Fonte Q, iniziale di Quelle, che in tedesco vuol dire fonte.

Si tratterebbe di una specie di dispense ad uso delle prime comunità cristiane.

Ne ho riportato una selezione attingendo al libro “Il Vangelo perduto e ritrovato. La Fonte Q e le origini cristiane” di  Luigi Schiavo.

Luigi Schiavo, nato a Montecchio Maggiore (Vicenza) il 30 luglio 1935 e morto sempre nel Vicentino il 26 novembre 2020: fu ordinato sacerdote a Vicenza il 24 giugno 1962. Fu vicario cooperatore nella parrocchia veronese di S. Giovanni Ilarione dal 1962 al 1969 e di Magrè a Schio dal 1969 al 1975.

Nel 1975 venne nominato parroco di S. Pietro di Rosà e nel 1984 venne trasferito a Malo fino a giungere nel 1996 a S. Vitale di Montecchio Maggiore, dove rimase come collaboratore pastorale dopo aver rinunciato all’ufficio di parroco nel 2007. Luigi Schiavo è stato missionario fidei donum per vent’anni in Brasile.

Biblista specializzato in Nuovo Testamento, cristianesimo delle origini, Gesù storico e letteratura apocalittica, ha lavorato anche come teologo nelle comunità di base del Brasile, nei movimenti sociali e come professore universitario. È stato Visiting Researcher a Oxford nel 2008. Ha pubblicato vari articoli specializzati e alcuni libri sul cristianesimo delle origini.

La “Fonte Q” – da “quelle”, fonte in tedesco – è, spiega Luigi Schiavo, un ipotetico documento, probabilmente il più antico testo cristiano, che si suppone sia stato utilizzato nella composizione dei Vangeli sinottici e la cui esistenza è ancora oggetto di studio e dibattito tra gli studiosi, essendo sostenibile solo per deduzione.

Fondato nel 1989, l’International Q Project ha lavorato con impegno per stabilire il testo del Vangelo dei Detti Q. I risultati del loro lavoro sono stati pubblicati per la prima volta nell’acclamata Edizione Critica di Q, Hermeneia Supplements (Fortress Press, 2000). Questa edizione offre agli studenti un modo utile ed economico per studiare il testo in greco e in inglese, oltre a beneficiare di un’introduzione agli studi Q.

Il materiale Q consiste principalmente in detti di Gesù, ma inizia con alcuni detti di Giovanni Battista. In parole povere, Q è il materiale non marciano comune a Matteo e Luca. Mancano per la maggior parte i racconti, in particolare il racconto della Passione.

Dato che non è mai stato trovato alcun manoscritto o testo antico contenente la fonte Q, secondo alcuni Q sarebbe in realtà uno schema espositivo orale usato dai primi discepoli a scopo mnemonico e catechetico a cui si accenna in Luca proprio all’inizio del suo Vangelo.

Si tenga presente che a quei tempi l’80% delle persone erano analfabeti.

Le parole di Gesù

Gesù disse: “Felici i poveri” e la Fonte Q annotava il Vangelo prima dei Vangeli, nella foto il battesimo di Gesù secondo Piero della Francesca
Gesù disse: “Felici i poveri” e la Fonte Q annotava il Vangelo prima dei Vangeli
– Blitzquotidiano.it (battesimo di Gesù secondo Piero della Francesca)

La presente traduzione, dello stesso Luigi Schiavo, ha come riferimento l’edizione critica del testo di Q J.M. ROBINSON -P. HorMAN – IS. KLONENBORG [eds.], The Critical Edition of Q. Synopsis Including the Gospels of Mathew and Lake, Mark and Thomas with English, German and French Translations of Q and Thomas, Fortress Press, Minneapolis 2000) e “cerca di rispettare, per quanto possibile, la fedeltà all’originale greco, sia nella posizione che nel significato dei termini una ricostruzione, il testo presenta molte lacune.

Ed ecco una ampia selezione dei detti di Gesù come scritti da un anonimo discepolo.

E disse: «Felici i poveri, perché è il regno…

Felici coloro che hanno fame, perché saranno nutriti

Felici gli afflitti, perché…

Felici siete voi, quando vi offenderanno e … il male (contro) di

voi per causa del figlio dell’uomo

Rallegratevi e . . . perché la sua ricompensa (sarà) grande nel cie-

lo. Così, poi, … i profeti tra di voi.

Pregate per coloro che vi maltrattano

Ti … in faccia, offri l’altra; e … la veste, … il mantello;

Da’ a chi ti chiede; non rivendicare (a chi ti porta via le tue cose);

(E come) volete che gli uomini facciano a voi, così fate voi a loro;

Se amate quelli che vi amano, quale il vostro salario? Gli esattori delle imposte non fanno la stessa cosa?

Siate misericordiosi, come il vostro padre è misericordioso.

Non giudicate, (per) non essere giudicati.

Nella misura con cui misurate, sarete misurati.

Può un cieco guidare un cieco? Non . . . ambedue nella buca?

Un discepolo non è superiore al maestro; (ogni … è preparato)

come il suo maestro.

La pagliuzza e la trave

E perché guardi la pagliuzza nell’occhio del tuo fratello, e non ve-

di la trave nel tuo occhio?

Come … al tuo fratello: Lasciami togliere la pagliuzza (dal) tuo

occhio, e ancora la trave nel tuo occhi o . . ? . Ipocrita, togli prima

la trave dal tuo occhio, e allora vedrai chiaramente per togliere la

pagliuzza dall’occhio del tuo fratello.

Colui che ascolta le mie parole e le pone in pratica è come l’uomo che ha costruito la sua casa sulla roccia; e cadde la pioggia e venne il torrente e si lanciarono contro quella casa e

non cadde, perché le sue fondamenta (erano) sulla pietra.

E quello che ascolta e non fa, è simile all’uomo che ha costruito

la sua casa sulla sabbia; e cadde la pioggia e venne il torrente e in-

vestirono quella casa e immediatamente cadde e la sua (rovina) fu grande.

Venne a lui un centurione, supplicandolo: il . . . figlio . . . «Vado a

guarirlo».

Il centurione rispondendo, disse: «Signore, non sono degno che tu

entri sotto il mio tetto,

Ma di’ una parola e il mio figlio sarà curato.

Perché io sono un uomo sottomesso a un’autorità, e quando comando a uno: Va’, lui va; a un altro: Vieni, ed egli viene; e al mio schiavo: Fa’ questo, ed egli lo fa».

Avendo ascoltato, Gesù restò meravigliato e disse a coloro che lo

seguivano: «Vi dico, neanche in Israele ho incontrato una fede così grande!».

E Gesù disse: «Le volpi hanno tane e gli uccelli del cielo nidi,

ma il figlio dell’uomo non ha un luogo dove appoggiare la testa».

Un altro, in seguito, gli disse: «Signore, lasciami prima andare e

seppellire mio padre».

Gli disse allora Gesù: «Seguimi e lascia che i morti seppelliscano i loro morti».

Disse (ai suoi discepoli): «La messe è grande, ma i lavoratori pochi; chiedete, perciò, al padrone della messe che mandi lavoratori nella sua messe.

Andate, ecco che io vi mando come (pecore) in mezzo a lupi.

Non portate . . . né borsa, né sandali, né bastone e non salutate

nessuno lungo il cammino.

Nella casa in cui entrate, dite: . pace …

E se c’è un figlio della pace, venga la vostra pace sopra di lui. Al

contrario, la vostra pace … voi..

Rimanete …, mangiando e bevendo ciò che è loro: perché il la-

voratore è degno del suo salario

E nella città in cui … e vi riceve…

E curate i suoi malati e dite: sta arrivando a voi il regno di Dio.

Nella città in cui entrate e non vi riceve, uscendo fuori…

Sbattete la polvere dai vostri piedi.

Chi accoglie voi accoglie me; e chi accoglie me accoglie chi mi ha

inviato».

In … disse: «ti lodo o padre, signore del cielo e della terra, perché

hai nascosto queste cose ai saggi e agli intenditori e le hai rivela-

te ai piccoli. Sì, o padre, perché così è stata fatta la tua volontà da-

vanti a te.

Tutto mi è stato dato da mio padre, e nessuno conosce il figlio se

non il padre; né il padre se non il figlio e a chi il figlio, se lo vuo-

le, lo riveli.

Felici gli occhi che vedono ciò che voi vedete.

Infatti, vi dico che molti profeti e re avrebbero voluto vedere ciò

che voi vedete, ma non lo videro; e ascoltare ciò che voi udite.

Quando pregate, dite: padre, che il tuo nome sia santificato: che il tuo regno venga;

Il nostro pane necessario per un giorno, dacci oggi;

E perdonaci i nostri debiti, come anche noi perdoniamo ai nostri

E non ci indurre in tentazione.

Io vi dico: Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e

vi sarà aperto.

E se gli chiede un pesce, gli darà un serpente?

Chi non sta con me sta contro di me; e chi non raccoglie con me

disperde.

Ma, (disse): «Questa generazione è una generazione cattiva; chiede un segno, ma non gli sarà dato se non il segno di Giona.

Infatti, come Giona è diventato un segno per i Niniviti, così sarà

il figlio dell’uomo per questa generazione.

La regina del sud si alzerà in giudizio contro questa generazione

e la condannerà, perché è venuta dai confini della terra per ascoltare la saggezza di Salomone, ed ecco qui qualcuno maggiore di

Gli uomini di Ninive si alzeranno in giudizio con questa genera-

zione e la condanneranno, perché si sono convertiti alla predicazione di Giona, ed ecco qui qualcuno maggiore di Giona.

Nessuno accende u n a l a m p a d a e la mette (in un luogo nascosto), ma sopra un candelabro (e illumina tutti quelli che sono intorno

La lampada del corpo è l’occhio. Se il tuo occhio è sano, tutto il

tuo corpo (è) illuminato. Ma se il tuo occhio sta male, tutto il tuo

corpo è nell’oscurità

Se dunque la luce che è in te è oscura, che grande tenebra!

Guai a voi, farisei, perché pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma dentro siete pieni di rapina e malvagità.

(Pulite) ciò che è dentro il bicchiere e ciò che sta fuori di esso …

puro.

Guai a voi, farisei, perché pagate la decima della menta, della ru-

ta e del comino e (lasciate) la giustizia e la misericordia e la fe-

deltà. Ma queste cose si devono fare senza omettere le altre.

Guai a voi, farisei, perché vi piacciono (i primi posti nei banchet-

ti) e i primi posti nelle sinagoghe e le riverenze nelle piazze.

Guai a voi, (dottori della Legge), perché chiudete (il regno di Dio

davanti agli uomini); voi non entrate e (nemmeno) lasciate entrare coloro che vogliono entrare.

Guai a voi, perché costruite i tumuli dei profeti, ma i vostri padri li uccisero.

Per questo la saggezza dice: Manderò loro profeti e saggi e uccideranno alcuni e li perseguiteranno.

Non c’è niente di occulto che non sarà rivelato e di nascosto che

non sarà conosciuto.

Ciò che vi dico nell’oscurità, ditelo alla luce e ciò che ascoltate al-

l’orecchio, proclamatelo sui tetti.

E non abbiate paura di coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l’anima.

Non mettete insieme tesori per voi sulla terra, dove la ruggine e i

tarli distruggono, e dove i ladri entrano con forza e rubano, ma il

vostro tesoro nel (cielo) dove né ruggine né tarli distruggono e

dove i ladri non entrano né rubano.

Perché, dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.

Per questo, vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, per il ci-

bo; né per il vostro corpo, per i vestiti.

Non è la vita più importante del cibo e il corpo dei vestiti?

Osservate i corvi che non seminano, non raccolgono né conser-

vano nei granai e Dio li nutre. Non valete voi più degli uccelli?

PE chi tra voi, nella sua ansia, può aggiungere un cubito alla sua

statura ?

E perché vi preoccupate per il vestito?

Osservate i gigli, come crescono: non lavorano né filano. Vi dico

che nemmeno Salomone, in tutta la sua gloria, vestiva come uno

di loro.

Ma, se l’erba del campo è seminata oggi e domani è gettata nel

forno, così Dio vestirà molto più voi, gente di poca fede?

Ma non vi preoccupate dicendo: Che cosa mangeremo? O: che cosa berremo? O: che cosa vestiremo?.

Infatti, i Gentili cercano tutte queste cose; ma il Padre vostro sa che avete necessità di (tutte) esse.

Cercate invece il suo regno e tutte queste cose vi saranno date in sovrappiù.

1Ma sappiate questo: se il padrone di casa sapesse in quale ora viene il ladro, non lascerebbe che la sua casa fosse derubata.

E voi state preparati perché il figlio dell’uomo viene in un’ora

che non pensate.

A che il regno di Dio è simile, a che cosa potrei paragonarlo?

13,19 E simile a un g r a n o di s e n a p e che, p r e n d e n d o l o , u n u o m o getta

¡ e l l ‘ ( o r t o ) e d è c r e s c i u t o f i n o a d i v e n t a r e a l b e r o e gli u c c e l l i d e

cielo fanno i loro nidi sui suoi rami.

(E ancora): a che cosa potrei paragonare il regno di Dio?

È simile al lievito che una donna ha preso e nascosto in tre misure di farina, finché sia tutto lievitato.

Entrate per la porta stretta, perché molti vogliono entrare e po-

chi (sono coloro che attraverso di essa entrano).

Dopo che (il padrone di casa è arrivato) e la porta è stata chiusa

(e voi cominciate a star fuori e a battere sulla porta) dicendo: Signore, aprici e lui rispondendo vi dice: Non vi conosco,

Allora comincerete a dire: Abbiamo mangiato alla tua presenza,

e bevuto e nelle nostre strade hai insegnato,

Ed egli vi dirà: Non vi conosco, allontanatevi da me, operatori di

iniquità!.

(E molti) dall’oriente e dall’occidente verranno a sedersi

Con Abramo, con Isacco e Giacobbe nel regno di Dio (voi) però

sarete gettati nelle tenebre più distanti: là ci sarà pianto e stridore di denti.

Ultimi saranno primi e primi, ultimi.

Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro

che sono stati mandati a te, quante volte ho voluto riunire i tuoi

figli, come la gallina riunisce i suoi pulcini sotto le sue ali e non

hai voluto!

Colui che esalta se stesso sarà umiliato, e colui che umilia se stes-

so sarà esaltato.

Un uomo preparò un grande banchetto e invitò molti

1 4 1 7 E m a n d ò u n s u o s e r v o ( a l l ‘ o r a di m a n g i a r e ) a d i r e a c o l o r o c h e

furono invitati: Venite, perché è già pronto!

… Lavoro…

E il servo . . . al suo signore tutto questo. Allora, il signore della

casa, arrabbiato, disse al servo:

Vai per le strade e chiama tutti coloro che trovi, perché la mia ca-

sa si riempia.

(Chi) non odia il padre e la madre non può essere mio discepolo

e (chi) non odia il figlio e la figlia non può essere mio discepolo.

Chi non prende la sua croce e viene dietro a me, non può essere

mio discepolo.

(Chi) trova la sua vita la perderà, e (chi) perde la sua vita (per

mia causa) la troverà.

(Buono) il sale, ma se il sale perde il sapore, con che cosa si condirà?

Né per la terra, né come sterco è utile. Lo buttano via.

Nessuno può servire due signori: poiché o odierà uno e amerà

l’altro, o sarà fedele a uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire a Dio e a Mammona!

È più facile che passino il cielo e la terra che cadano uno iota

Chi ripudia la propria moglie (e ne sposa un’altra), commette

adulterio e chi sposa una ripudiata, commette adulterio.

Inevitabili sono gli scandali, però guai a colui per il quale essi

vengono

È meglio per lui che sia posta intorno al suo collo una pietra di mulino e sia gettato in mare, che scandalizzare uno di questi piccoli.

Quale uomo tra di voi, avendo 100 pecore e avendone persa 1 tra

di loro, non lascia le 99 (sulla m o n t a g n a ) e va alla ricerca di quella (che era persa)?

E se capita di trovarla,

Vi dico che si rallegra per questa più che per le 99 che non si era-

no smarrite.

(O quale donna che ha 10 dramme, se ne perde una, non accende

la lampada e spazza la casa e cerca fino a trovarla).

(E, trovatala, chiama le amiche e vicine dicendo: Rallegratevi con

me, perché ho trovato la dramma che avevo perduta).

(Allo stesso modo, vi dico, c’è allegria davanti agli angeli per un

peccatore che si converte).

Se tuo fratello pecca (contro di te), richiamalo; e se (si pente),

perdonalo.

E se pecca contro di te sette volte al giorno, lo perdonerai anche

sette volte.
Avendogli, in seguito, chiesto, quando viene il regno di Dio, rispondendo, disse: «Il regno di Dio non viene con osservazione,

. . . Guarda qui, o …, guarda, perché, il regno di Dio è dentro di voi.

I talenti

Un uomo che viaggiava chiamò dieci dei suoi servi e diede loro dieci mine (e disse loro:

fatele fruttare finché io ritorni).

(Dopo molto tempo) il signore di quei servi tornò e combinò il

rendiconto con loro.

E (arrivò) il primo, dicendo: Signore, la tua mina ha prodotto die-

ci mine.

E gli disse: Bene, servo buono, sei stato fedele nel poco, ti metterò

E venne il (secondo) dicendo: Signore, la tua mina ha reso cinque

mine.

Gli disse: Bene, servo buono, sei stato fedele nel poco, ti metterò

to e raccoglie dove non ha sparso e avendo avuto paura, (uscen-

do), ho nascosto (la tua mina) nella (terra). Ecco: ho preservato

il tuo.

Gli disse: Servo cattivo, sapevi che colgo dove non ho seminato e

raccolgo dove non ho sparso.

(Era perciò necessario che tu depositassi) la mia (moneta) (con i

banchieri) e, al ritorno, la ricevessi con l’interesse.

Toglietegli, perciò, la mina e datela a colui che ha le dieci mine

Perché a chi ha, sarà dato; ma a chi non ha, sarà tolto anche ciò

che ha.

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Autore
Blitz

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